Di Salvatore Santoru
Con il termine "totalitarismo" si intende un sistema politico fondato su un forte controllo della società grazie a un'ideologia ufficiale imposta tramite l'uso dei mezzi di comunicazione di massa e il controllo dell'economia, nonché su una forte mobilitazione delle masse.
Esempi storici di sistemi totalitari sono stati i regimi nazifascisti e comunisti novecenteschi, ma tale terminologia è stata usata giustamente anche per descrivere l'attuale sistema dominante consumista e neoliberista.
Pasolini vedeva nell'ascesa della società del consumo l'emergere di un "nuovo fascismo", più subdolo e manipolatorio del fascismo storico, in quanto basato su un'apparente promozione della "libertà".
Oggi come oggi, le sue riflessioni rimangono più che mai attuali.
Difatti, l'ideologia consumista è riuscita come non mai a ri-modellare, manipolare e plasmare a proprio piacimento l'essere umano, imponendo de facto una mercificazione totalizzante e totalitaria della società.
Per arrivare a ciò, sono stati fondamentali le estreme manipolazioni operate dai mass media, tramite l'utilizzo compulsivo della pubblicità commerciale e la creazione di quella che Guy Debord chiamò "La società dello spettacolo".
Edward Bernays, il pubblicitario considerato come il fondatore delle moderne "pubbliche relazioni" nonché il padre della manipolazione mediatica attuale e dell'ideologia consumista, disse :
" La manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini organizzate delle masse costituisce un importante elemento di una società democratica. Coloro i quali manipolano questo impercettibile meccanismo sociale formano un Governo invisibile che costituisce il vero potere esecutivo del Paese. Noi siamo governati, le nostre mentalità plasmate, i nostri gusti modellati, le nostre idee suggerite in gran parte da gente di cui non abbiamo mai sentito parlare. "
La " manipolazione consapevole e intelligente " proposta da Bernays, sia in teoria che in pratica, è quella che ogni giorno dobbiamo sorbirci alla tv, dalla pubblicità commerciale sino ai reality show e alla cosiddetta "tv spazzatura".
Tale sistema di manipolazione è servito a plasmare e fabbricare un' "uomo nuovo ", dedito al culto del consumo e del denaro e al disprezzo verso tutto ciò che non è conforme a ciò.
Riflettendoci, la società del consumo e del denaro contemporanea è indubbiamente basata su un sistema totalitario.
Totalitarismo, che come tutti i totalitarismi storici, è basato sull'utilizzo radicale della propaganda, sul culto dello sport di massa, della forza,della personalità e del corpo, sulla massificazione e sulla promozione estrema del cosiddetto "vitalismo", o meglio della "volontà di potenza" nietzschiana, del primato dell'azione ( o del "fare" ), e dello screditamento verso ogni interesse intellettuale.
Riflettendoci senza pregiudizi e convinzioni, forse gli eventi sportivi ossessivamente pubblicizzati in ogni salsa, non ricordano le adunate di nazifascista memoria ?
Per non dire dei grandi concerti di massa e di altri eventi sponsorizzati dalle corporations multinazionali, le quali al giorno d'oggi rappresentano il " vero potere ".
I VIP, i calciatori, i giocatori di basket o di altri sport di massa, gli artisti più blasonati e sponsorizzati dalle major, svolgono la funzione di veri e propri "idoli" e di "Führer" per i fans, i quali si identificano in essi o nei loro messaggi, così come la massa si identificava nel Führer, o nei suoi messaggi.
Essi svolgono la funzione di "medium" di determinati messaggi conformi all'ideologia di regime, ovvero quella consumista basata sul culto del denaro, del consumo e della promozione di tutti gli aspetti più degradanti dell'essere umano.
Chiaramente tale sistema incoraggia anche una certa dissidenza, il più delle volte solo formale ma non sostanziale, utile al suo consolidamento.
Difatti non a caso, un sistema è puramente totalitario se riesce a inglobare e a compattare buona parte di ciò che gli va contro, garantendosi così una continua perpetuazione.
Al giorno d'oggi assistiamo inoltre all'espansione di un totalitarismo sempre più forte e onnicomprensivo, globale e impercettibile, tanto che noi sudditi di esso siamo talmente illusi da credere di vivere in una società realmente libera e democratica.
Eppure non possiamo stare senza gli strumenti messi a disposizione da tale totalitarismo, che sia la Tv, Facebook, i nuovi aggeggi elettronici e così via, tutti strumenti accomunati dall'essere conformi a un'ideologia: quella del dominio della tecnica "assoluta", insomma della tecnocrazia dominante, il cui potere si estende attraverso le multinazionali e le banche, che ormai al giorno d'oggi controllano quasi tutto ciò che compriamo o seguiamo nella "cultura" di massa dominante.
Per finire, una piccola e un pò banale curiosità: ma lo slogan che ci viene ripetuto in tutte le salse " One world, One people", legittimazione della propaganda per la globalizzazione consumista e neoliberista, non ricorda il motto nazista "Ein Reich, Ein Volk, Ein Führer" ( un mondo, un popolo, una guida ) ?
Ci manca solo "One Leader" e siamo a posto...
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione