Di Salvatore Santoru
13 anni fa gli USA vennero sconvolti da un tremendo attentato che costò la morte di quasi 3000 persone.
Secondo diverse teorie cospirazioniste e di informazione alternativa, tale strage sarebbe stata in realtà pianificata, e/o si sarebbe trattato di un'operazione false flag, o ancora di un'auto attentato o comunque di una complicità da parte del governo statunitense con gli esecutori di tale atto.
Per chi fosse interessato a tali tesi, consiglio la visione di due documentari italiani sulla questione: "Zero-Inchiesta sull'11 settembre", e "Inganno Globale".
Tralasciando le tante ipotesi, ufficiali e non, ci sarebbe da segnalare che comunque effettivamente un evento come l'11/9 era stato in qualche modo già "previsto".
Più precisamente, un evento di tale gravità era stato "previsto" in un documento redatto nel settembre del 2000 dal PNAC, un potente think thank statunitense, i cui membri all'epoca, come Dick Cheney e Donald Rumsfeld per citare qualcuno, erano parte integrante dell'amministrazione Bush.
In tale documento, chiamato Rebuilding America's Defenses (scaricabile qua), veniva descritta la possibilità di una " nuova Pearl Harbor" da usare come pretesto per l'intensificazione di una forte politica estera imperialista degli States.
Effettivamente tale strategia descritta nel documento, sembra sia stata abbondantemente seguita.
Difatti, l'11/9 è stato usato come pretesto per dichiarare guerra all'Afghanistan e all'Iraq, paesi notoriamente lontani da tale attacco, al contrario dell'Arabia Saudita, maggior alleato degli USA dell'area.
Citando il documento, nel 2007 l'ex generale Wesley Clark affermò in un'intervista per l'emittente televisiva Democracy Now, che le attuali e future guerre in cui erano e/o sono impegnati gli Stati Uniti e la NATO, a partire dall'Iraq sino alla Libia, erano state già pianificate da tempo .
Sia come sia, risulta ben chiaro che tale tremenda carneficina sia stata usata come pretesto per l'inizio di nuove fallimentari guerre nonchè, secondo diversi critici dell'amministrazione Bush, allo scopo di limitare i diritti civili del popolo statunitense, con provvedimenti come il "Patriot Act".
Tale politica non è servita a combattere il terrorismo internazionale, ma in alcuni casi ha avuto l'effetto opposto.
Difatti, oggi più che mai il fondamentalismo islamico continua a imperversare nel Medio Oriente e in Nord Africa, tanto che paesi un tempo laici come la Libia ritrovano sotto pressione da parte del terrorismo islamista.
O per non parlare dello stesso Iraq e della Siria, paese da cui sono nati i tremendi terroristi dell' Isis.
Facendo un piccolo bilancio, si può ben dire che da quel fatidico giorno il mondo è cambiato drasticamente in peggio.
Sono aumentate fortemente guerre e conflitti, la libertà reale ( tra cui quella all'informazione è una priorità ), è radicalmente diminuita e, stando a certe teorie cospirazioniste, il progetto per arrivare al presumibilmente distopico Nuovo Ordine Mondiale sarebbe fortemente avanzato o concluso.
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