Di Salvatore Santoru
La tremenda crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando ha convinto molte persone della necessità di un radicale cambiamento della situazione politica e sociale attuale.
In molti invocano una rivoluzione, spesso rifacendosi a credenze di stampo ideologico.
Il punto è che ovviamente abbiamo bisogno di una Rivoluzione, ma non di una rivoluzione politica e sociale comunemente intesa o non solo questo.
Non abbiamo bisogno di una rivoluzione eseguita nel nome di ideologie ( anche ormai obsolete) o così via.
La Rivoluzione che ci serve è di ben altro tipo .
Non abbiamo bisogno di sovvertire alcunché e non abbiamo bisogno di sostituire un sistema oppressivo con un'altro
La Rivoluzione di cui abbiamo bisogno deve partire prima di tutto dal livello individuale, e deve puntare a un reale miglioramento e cambiamento della società nel suo insieme.
Una Rivoluzione Consapevole che miri a un reale cambio di paradigma e alla costruzione di una società realmente equilibrata e armonica.
Il primo passo verso di essa deve essere costituito da una forte " presa di coscienza " sulla reale situazione, utile per comprendere e affrontare meglio il percorso.
L'informazione in questo campo è la prima risorsa : senza una reale comprensione della situazione, può diventare molto difficile raggiungere il traguardo prefissato.
Inoltre, ciò di cui abbiamo bisogno è di una nuova visione che vada oltre i soliti dogmi con cui vengono interpretate le situazioni politiche e sociali.
Una reale Rivoluzione non può essere basata sulla " destra " o la " sinistra" comunemente intese, o altri dogmi con cui il "potere" ci ha in fin dei conti manipolato e diviso.
Una reale Rivoluzione Consapevole è oltre la destra e oltre la sinistra attuali e non ha a che vedere con certe narrazioni ideologiche, di per sé.
Una vera Rivoluzione Consapevole non si basa solamente sugli aspetti critici e "distruttivi", ma anche (e sopratutto) su quelli costruttivi.
Una vera Rivoluzione Consapevole politicamente non deve essere guidata da criteri rigorosamente ideologici, ma basterebbe ad esempio, che lo sia da queste tre parole d'ordine: libertà, giustizia e solidarietà.
Come già accennato nell'articolo, il primo passo della Rivoluzione Consapevole è una radicale presa di coscienza della reale situazione economica, politica e sociale.
Passando dalla teoria alla pratica, dobbiamo prendere coscienza del funzionamento economico e politico della società e, al contempo, adoperarci per offrire una valida alternativa che miri al superamento di tale sistema.
Molto sinteticamente, come sostenuto da diversi opinionisti oggi la nostra società è "succube " economicamente e politicamente di un sistema di potere che fa gli interessi di una ristretta "élite" e/o oligarchia dominante, costituita ad esempio dal potere del sistema dell'alta finanza internazionale e/o dal dominio "oligopolistico" di alcune lobby e corporations e buona parte della politica mondiale fa, direttamente o indirettamente, gli interessi di questo sistema dominante.
Detto questo, non bisogna dimenticare la diffusa corruzione che alberga nella politica nazionale e internazionale e altre problematiche della società.
Detto questo, non bisogna dimenticare la diffusa corruzione che alberga nella politica nazionale e internazionale e altre problematiche della società.
Comunque sia, il "sistema" tramite il quale i cosiddetti "poteri forti internazionali" egemoni continuano a consolidare e ad accumulare potere è basato sulla cosiddetta "dittatura del denaro" e sulla conseguente mercificazione totalizzante della società.
Tenendo conto che il problema non è certamente il denaro in sé, come soluzione alle "contraddizioni del sistema" bisogna dire che le proposte più costruttive sono quelle della riappropriazione della sovranità economica, la diffusione di pratiche come la promozione di una finanza e più in generale di un'economia e di una politica maggiormente sostenibile, e sopratutto di un nostro Cambiamento personale, sia interiore che a livello sociale.
Su quest'ultimo punto, si può ben dire che dovremmo in modo graduale "disintossicarci" da alcune "illusioni" veicolate da certi media "mainstream" (e non solo mainstream) e al contempo partecipare a un positivo Cambiamento del sistema dei media e dell'informazione in generale, strumenti eccezionali e assolutamente indispensabili per il funzionamento della società contemporanea in cui viviamo.
Inoltre, dovremmo considerare il denaro come un'eccezzionale mezzo e non solo come un mero fine, non dovremmo più vivere invidiando, non dovremmo più dipendere così tanto dalle tante illusioni e dovremo semplicemente ritornare ad essere noi stessi e a migliorare, nel nostro piccolo e nei nostri limiti, la nostra e altrui situazione.
Belle parole. Solo belle parole. Bravo.
RispondiEliminaDovrei criticarti...ma devo anche darti ragione perché siamo già nel 2017 è vedo poco dei quei cambiamenti che abbiamo bisogno. In Italia basta vedere la politica, incredibilmente in Italia hanno piu paura dell'italiano che del straniero.
EliminaGrande articolo, complimenti.
RispondiEliminaIl processo di cambiamento penso che sarà molto arduo e molti non saranno disposti ad intraprenderlo.
Mah, staremo a vedere se questa crisi(anche di coscienza) produrrà dei buoni frutti.
Un saluto.
Marcello.
Grazie per i complimenti, concordo con ciò che dici nel commento.
EliminaUn saluto anche a te.
Salvatore.
è difficile cambiare senza cambiare le regole del sistema.
RispondiEliminaLa Legge Aurea "Fa agli altri quello che vorresti fosse fatto a te" (Matteo 12;6) mi sembra ottima per guidare il cambiamento. Peccato che esiste da quasi 2000 anni, ma nessuno finora l'ha mai presa in considerazione.
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