Di Salvatore Santoru
Dalle colonne dell'autorevole quotidiano britannico "Telegraph", in un articolo del 14 agosto l'editorialista Ambrose Evans-Pritchard ha affermato che per risollevarsi economicamente l'Italia abbia bisogno di uscire dall'euro.
Il giornalista ha lanciato un'appello a Renzi, secondo cui “il solo modo possibile per tener fede alla sua promessa di un Risorgimento per l’Italia, e forgiare il proprio mito, è scommettere tutto sulla lira”.
Evans-Pritchard ha anche scritto che è “un fatto incontrovertibile che i 14 anni di disastro italiano coincidano con l’adesione alla moneta unica”, e a sostegno della sua tesi ha citato il recente rapporto di Moody’s che prevede per quest’anno un calo del Pil italiano dello 0,1%, e i dati della Banca d’Italia sulla stagnazione del mercato immobiliare e il livello del debito, salito al 135,6% del Pil.
Inoltre, ha anche sostenuto che l'Italia ha bisogno di un "New Deal fiscale", di massicci investimenti in infrastrutture e capitale umano.
L'autorevole presa di posizione della Pritchard, va ad aggiungersi a quella di molti economisti che prospettano una soluzione simile, tra cui gli statunitensi Joseph Stiglitz e l'ex Premio Nobel Paul Krugman, il quale ha sostenuto che l'Italia con l'adozione dell'euro "si è ridotta a un paese del Terzo Mondo".
C'è da segnalare anche un'interessante analisi dei motivi per i quali l'Italia dovrebbe uscire dall'euro, prodotta dal sito web specializzato in economia "Scenari Economici".
Come si vede sono sempre di più le voci, anche autorevoli, che vedono nell'uscita dall'euro una possibile soluzione ai problemi economici che attanagliano il paese, e un freno ai devastanti effetti della crisi economica e finanziaria attuale.
Si spera che queste posizioni vengano il più possibile discusse e prese in considerazione, per il bene e il futuro del popolo italiano.
sono d accordo via subito ! per altro www.tcsnews.tv
RispondiElimina