Di Graziano Fornaciari
I bambini continuano a subire angherie, sempre più presi di mira dalle multinazionali, in quanto rappresentano un vasto mercato da riempire con cose perlopiù inutili. In questo mondo sempre più drogato, i bambini sono utilizzati come pusher per raggiungere il mondo degli adulti, creando una via di mezzo, una società di bambini sempre più adulti, e adulti sempre più bambini, ai quali, vendere ormai, quasi gli stessi prodotti.
Il pallone è uno di questi prodotti che accomuna tutte le generazioni, tanta gente che lo guarda rotolare da una parte all’altra, tifando come in un rito tribale, per un colore o per l’altro, ma pochi si pongono il problema che, quell’aria rivestita di cuoio, viene confezionata da bambini, in luoghi estremamente poveri e privi di ogni tutela.
È il caso del distretto di Sialkot, in Pakistan, una zona industriale dove si produce di tutto, all’interno di aziende di medie dimensioni, e in migliaia di piccoli laboratori artigianali. Si fabbricano strumenti ottici, attrezzi chirurgici, scarpe e tappeti, tutti destinati all’esportazione, ma soprattutto si producono e rifiniscono palloni di cuoio, del tipo professionale, cuciti a mano, circa il 75% del totale dei palloni venduti nel mondo.
Le multinazionali fanno così, individuano una zona povera, illudono con la possibilità di un maggiore benessere, tutto questo produce un boom economico del quale beneficiano in pochi, tanto poi le statistiche fanno la loro, perché se uno mangia un pollo e l’altro no, la statistica ci dirà che hanno mangiato mezzo pollo a testa.
Il risultato è il peggioramento delle cose, perché si crea un accrescimento del divario sociale, e coloro che beneficiano di tutto questo tendono a ridurre in quasi schiavitù i lavoratori, perlopiù bambini, creando un contrasto stridente fra la modernità dei prodotti che vengono creati e una condizione di lavoro servile.
Il male delle multinazionali agisce in questo modo, perché le sue vie sono sempre lastricate di buone intenzioni, ma alla fine l’unico scopo è quello di creare ulteriori separazioni attraverso le quali potersi incistare ulteriormente. Nella separazione vi è la malattia, ed è questa la condizione principe che queste cavallette vogliono creare, perché in questo caso il profitto è certo e continuativo, si perché loro guardano al futuro, perché tutto serve, nel cercare di colmare la loro insaziabile voracità.
I bambini rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza, non lasciamo che vengano spenti nello loro qualità, che vanno ben oltre il fatto che hanno le mani piccole e minori pretese degli adulti. Mantenere in queste condizioni i bambini, significa creare adulti separati da loro stessi, più facilmente controllabili tanto da renderli alieni a loro volta.
Quando vedete un pallone, quando gli date un calcio, oppure lo osservate semplicemente in televisione durante una partita di calcio, pensate a quanta sofferenza ci possa essere dietro, quante piccole dita si sono adoperate per costruirlo… allora potrebbe essere il caso di posarlo quel pallone, così da favorire l’infanzia di un bambino.
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