La Nestlé con sede a Vevey, in Svizzera, è la più grande azienda mondiale nel settore alimentare. Alcuni media francesi hanno prodotto un web documentario interattivo, una guida alla scoperta di questa multinazionale, avendo come obiettivo la possibilità di rendere più consapevoli i consumatori.
Si chiama “un impero nel mio piatto” e ci racconta di questo colosso nato intorno al 1860, quando il farmacista Henri Nestlé sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto, come riportato da wikipedia, salvò la vita di un bambino, e la Farine lactée Henri Nestlé fu presto venduta in tutta Europa.
In seguito, la Nestlé, si è ormai ramificata in tutto il mondo, e i suoi prodotti sono presenti nei biberon dei bambini, come nella ciotola di cani e gatti, ormai forte di circa 8000 marche, i prodotti Nestlé sono acquistati anche da chi non pensa di farlo.
La presentazione di questo documentario è intrigante visto che si è invitati a scoprire le sagome che coprono i vari prodotti e, anche se è in francese non è difficile riconoscere la maggior parte dei prodotti, anche perché buona parte di essi sono noti anche in Italia. I francesi sono particolarmente interessati perché rappresentano il secondo mercato al mondo, dopo gli Stati Uniti, per la Nestlé.
A partire dalla fine degli anni settanta, la Nestlé ha subito numerose critiche per quanto riguarda la sua politica commerciale, alimentando la nascita di Movimenti di opposizione fino ad approdare all’istituzione di un International Nestlé Boycott Committee (Comitato internazionale per il boicottaggio della Nestlé), di cui fanno parte numerose associazioni nel mondo.
La Nestlé viene accusata di una politica irresponsabile per quanto riguarda la produzione e la vendita dei suoi prodotti, uno per tutti la promozione di latte per neonati nei vari paesi di sviluppo e non solo, soprattutto attraverso forniture gratuite a strutture ospedaliere.
Secondo l’UNICEF, la sostituzione dell’allattamento materno con quello in polvere, porterebbe alla morte nel Terzo Mondo, di circa un milione e mezzo di bambini ogni anno a causa delle difficoltà nello sterilizzare l’acqua e i biberon utilizzati, inoltre, anche in paesi sviluppati, l’utilizzo del latte in polvere aumenta i rischi di mortalità dopo la nascita, rispetto all’allattamento materno. Diverse indagini hanno mostrato come la Nestlé e altre compagnie che producono latte in polvere, abbiano ripetutamente infranto il Codice dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità.
Vi invito a vedere questo documentario, sperando che possa essere tradotto anche in italiano, il quale ci aiuterà a conoscere meglio questa multinazionale che, per quanto mi riguarda, cerco di evitare, a maggior ragione dopo aver visto queste immagini.
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