Di Graziano Fornaciari
Reynolds American, il colosso che produce le sigarette Camel,è passato dalle stelle alle stalle in poco meno di una settimana, e dopo aver annunciato un accordo da 25 miliardi di dollari per acquisire Lorillard, costituendo il secondo maggiore gruppo statunitense nel settore del tabacco, in grado di competere conAltria, il gruppo che con le Marlboro vale quasi la metà delle vendite di sigarette negli Stati Uniti.
Reynolds American, il colosso che produce le sigarette Camel,è passato dalle stelle alle stalle in poco meno di una settimana, e dopo aver annunciato un accordo da 25 miliardi di dollari per acquisire Lorillard, costituendo il secondo maggiore gruppo statunitense nel settore del tabacco, in grado di competere conAltria, il gruppo che con le Marlboro vale quasi la metà delle vendite di sigarette negli Stati Uniti.
La doccia fredda è arrivata in seguito ad una condanna che costringe la Reynolds American a pagare un risarcimento da 23,6 miliardi di dollari a Cynthia Robinson, la vedova di un fumatore morto a 36 anni per cancro ai polmoni nel 1996. La Corte Suprema respinse una class action contro la Reynolds nel 2006 da 145 miliardi di dollari perché la causa intentata era composta da casi molto diversi fra di loro.
Questa “bocciatura” ha aperto di fatto la strada ai singoli per rivalersi sul colosso americano, e Cynthia Robinson è una delle mille persone che lo ha fatto, creando un varco in questa diga costituita di menzogne. Il verdetto è stato modificato a causa delle nuove prove presentate, appurando che la società aveva cospirato per nascondere informazioni riguardanti i reali pericoli del fumo.
Il legale di Cynthia Robinson, ha commentato dicendo che l’industria del tabacco non può continuare a mentire agli americani e non solo, sulla dipendenza da questi prodotti e sui chimici mortali che usa nelle sigarette. Non si può continuare a nascondere la tossicità delle sigarette mettendo a rischio la salute dei cittadini, nella speranza che le altre cause intentate colgano lo stesso bersaglio.
Il fumo da dipendenza e ci avvelena per foraggiare le multinazionali le quali fanno profitto sulla nostra pelle privandoci della salute, illudendoci poi di donarci la soluzione.
I numeri di smettere-di-fumare.it sono impietosi e ci parlano di 1 miliardo di fumatori che fumano circa 6 miliardi di sigarette all’anno.
Le industrie del tabacco sono sempre alla ricerca di nuovi mercati, e dal 1970 il consumo di tabacco nel terzo mondo è cresciuto del 67%, ma il nuovo obiettivo dei produttori di sigarette rimane il mercato cinese, dove 300 milioni di fumatori consuma 1880 miliardi di sigarette all’anno, un dato in costante aumento.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le sigarette sono la causa del 20% delle morti nei Paesi sviluppati, oltre ad essere causa del 90-95% dei tumori polmonari, l’80-85% delle bronchiti croniche ed enfisema polmonare, il 20-25% degli malanni cardiovascolari. Sono numeri da Olocausto, il fumo è la principale causa di mortalità, e ogni anno nel mondo perdono la vita circa 3.000.000 di persona a causa del fumo.
Ma cosa ci sarà dentro le sigarette per essere “demonizzate” in questo modo? Ce lo spiega focus.it, dicendo che delle circa 4 mila sostanze presenti in questi prodotti, 400 sono tossiche e almeno 40 notoriamente cancerogene. Inoltre, ogni sigaretta contiene in media 0,8 mg di nicotina, una sostanza che genera dipendenza il cui compito è quello di mantenere sempre attiva l’assunzione di questi veleni.
Ma andiamo a vedere un elenco, sempre secondo focus.it, di ingredienti tossici presenti in ogni pacchetto di sigarette:
Benzene
È un componente naturale del petrolio ed è comunemente usato in pesticidi e carburanti. È un noto cangerogeno collegato a un più alto rischio di leucemia negli esseri umani, ma anche ad anemia, danni genetici, danneggiamento dei tessuti ossei e complicazioni per le donne in gravidanza.
Formaldeide
Questo potente battericida, usato anche per preservare i tessuti durante i processi di imbalsamazione (ma anche per molti prodotti per la casa, dai materiali da costruzione ai deodoranti per ambiente) è il principale responsabile dell’irritazione ad occhi e mucose e della tosse insistente che possono colpire un fumatore o chi vi si trovi accanto.
Catrame
È il cocktail di agenti chimici prodotto dalla combustione del tabacco, un residuo marrone e appiccicoso che si attacca su denti, dita e polmoni dei fumatori.
Arsenico
È un veleno contenuto nei topicidi che si accumula nel corpo del fumatore danneggiando cuore e vasi sanguigni e interferendo con la capacità del nostro organismo di riparare i danni al DNA. Oltre ad essere cancerogeno, danneggia il sistema nervoso e quello digestivo.
Cadmio
Il metallo utilizzato per confezionare le batterie entra nel nostro organismo attraverso il fumo di sigaretta e danneggia i reni e il rivestimento delle arterie.
Cromo
Utilizzato per smalti e vernici, è tra i principali responsabili del cancro ai polmoni. Funziona inoltre da “cavallo di Troia” permettendo ad altre sostanze cancerogene di aderire con più facilità al DNA e danneggiarlo.
Cianuro di idrogeno
Danneggia cuore e vasi sanguigni, e mette ko le ciglia che proteggono le vie respiratorie consentendo alle tossine di entrare più facilmente nei polmoni.
Monossido di carbonio
È un gas incolore e inodore che costituisce il 3-5% dei prodotti della combustione delle sigarette, in grado di diminuire quantità di ossigeno trasferita nel sangue privando i tessuti della loro linfa vitale.
Ammoniaca
Si usa anche per pulire i bagni, e converte la nicotina in un gas rendendola più facilmente assorbibile da polmoni e sangue e aumentando il suo effetto da dipendenza.
Per queste multinazionali del tabacco e non solo, siamo solo contenitori nei quali sversare la loro merda così da renderci dipendenti da sostanze che hanno l’intento di creare effetti evidenti che minano la nostra salute, e una infinità di effetti collaterali per mantenerci costantemente ammalati e nello stesso tempo agire da untori.
È ora di dire basta, è il momento di alzarci in piedi, perché subire passivamente questo genocidio non è degno della dignità e del lignaggio umano.
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