Di Manlio Triggiani
Per tanti è il rinnovatore della politica, colui che rilancia il centrosinistra rottamando i vecchi politici, colui che dispensa ottanta euro al mese ai meno abbienti, colui che svecchia e rinnova la classe politica e sta lavorando al rilancio dell’Italia attraverso le riforme…
Ma chi è davvero Matteo Renzi, giovane presidente del Consiglio che in nove anni è passato dalla carica di presidente della Provincia di Firenze a quella di presidente del Consiglio? Una cronista free lance capace e determinata, Enrica Perucchietti, di quelle che studiano le carte, vanno sul posto, parlano con coloro che sanno, con testimoni, con quanti hanno versioni differenti dalla vulgata corrente, ha dato alle stampe Il lato B. di Matteo Renzi(Arianna editrice, Cesena, pagg. 80, euro 7,90; www.gruppomacro.com) un libro che fa scoprire una realtà diversa. Grazie al lavoro di scavo, di analisi e di acquisizione di notizie non sempre di dominio pubblico, Perucchietti ha scritto questa “biografia non autorizzata” dalla quale emerge che in realtà di Renzi si sa poco. La giornalista ha intervistato anche politici di lungo corso come Rino Formica, Emanuele Macaluso, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà.
Cosa emerge? Una sorta di patto fra Berlusconi e Renzi che non riguarda soltanto gli accordi di facciata per le riforme. Rino Formica, ex ministro socialista della prima repubblica, a esempio, sottolinea nell’intervista che vede “realizzarsi dopo 35 anni il programma di rinascita nazionale di Licio Gelli”. Insomma, secondo l’autorevole ex parlamentare socialista, Renzi starebbe mettendo in pratica il programma della P2, che in precedenza anche Berlusconi aveva provato a realizzare, come afferma Perucchietti che in appendice pubblica il programma di Renzi “Cento idee per l’Italia”. Dietro Renzi, quindi, ci sarebbero maggioranze catto-massoniche. Altro scopo politico, smontare le garanzie costituzionali. Formica fa un riferimento al rischio-fascismo ma non è tanto credibile visti i differenti contesti storici e le differenti realtà politiche dalle quali provengono il fascismo, movimento nazionale, e la P2, organizzazione massonica con un progetto globalizzatore, mondialista e meramente dittatoriale. Con l’abolizione del Senato resterebbe una sola Camera. Formica ricorda che basterebbero così i due terzi del Parlamento per decidere. E la democrazia ne sarebbe indebolita.
Non solo: Formigoni parlò anche di un accordo segreto tra Verdini e Renzi per far vincere le elezioni a Firenze a quest’ultimo contro il candidato di centrodestra Giovanni Galli. Insomma, il centrodestra contro il centrodestra ma a favore dell’”amico” Renzi.
Perucchietti risale anche a chi ha sostenuto Renzi: i soliti poteri, “le solite lobby che in modo bipartisan sposano sinistra e destra, alta finanza e banche, grande industria”. Appoggi anche dall’ambiente dell’ex Dc. Renzi ha incarnato le istanze cattoliche e grazie alle grandi capacità di comunicatore e alle proprie amicizie avrebbe messo insieme una rete che lo ha appoggiato (gli amici Bianchi e Carrai avrebbero raccolto per lui con varie iniziative 4 milioni di euro per coprire le spese elettorali) e avrebbe tratto benefici. Perucchietti è andata a Firenze a parlare con chi conosceva Renzi sin da ragazzino. Tutti hanno sostenuto che lui, molto ambizioso, sin da giovane mirava al potere, al comando e dichiarava che avrebbe voluto essere presidente della Repubblica. Ma da sindaco (peraltro molto assenteista in consiglio comunale), dei 100 punti del programma non ne avrebbe realizzato neanche uno…
Non solo: Perucchietti narra episodi di società collegate come scatole cinesi che avrebbero ottenuto facilitazioni e aiuti da Renzi come premio per il supporto in campagna elettorale. E c’è anche il giudizio negativo del suo ex assessore Fantoni. In politica estera Renzi sposa tutte le cause: a favore della politica Usa e di quella europeista. Perucchietti indica anche i rapporti avuti dall’ex sindaco di Firenze con il falco repubblicano Michael Ledeen. Nella prospettiva renziana la distinzione tra destra e sinistra non c’è più. Insomma, c’è continuità con la politica berlusconiana che coniuga politica filoamericana e politica filoeuropeista. Non è un caso che Renzi si ispiri apertamente a Tony Blair e a Barack Obama…
*Il lato B. di Matteo Renzi di Enrica Perucchietti (Arianna ed., Cesena, pagg. 80, euro 7,90; www.gruppomacro.com)
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