Di Salvatore Santoru
Secondo il pensiero tradizionale, a livello spirituale e metafisico esiste un Principio cosciente universale (l'Uno) ed eterno, che è manifesto, a livello animico, in ogni essere umano e vivente.
Esso è ciò che è oltre il velo di Maya come direbbe Schopenhauer, e che è possibile percepire tramite la liberazione(moksa) secondo la tradizione orientale, o il raggiungimento del nirvana secondo buddhismo e giainismo.
Secondo molte interpretazioni, il raggiungimento di tale stato implica il "trascendere" il mondo fenomenico(fisico) e la consapevolezza dell'illusione di esso e dei suoi fondamenti (tempo,spazio,luogo ecc) e della dualità che governa lo stesso mondo materiale.
Arrivando in tal modo al raggiungimento dello stato dell'essere o noumeno come direbbe Kant, si ha la ri-connessione con il tutto, la consapevolezza di non essere altro che una piccola parte ( a livello individuale) di ciò che si intende come divino.
Questo sarebbe ciò che accomuna le tradizioni spirituali e religiose, ed essendo il mondo materiale e naturale governato dalla dualità e dalla differenza, a questa Via ci si arriva per strade diverse, perché nel mondo fenomenico ogni essere è ovviamente separato e differenziato e ha bisogno di una sua strada da percorrere.
Il celebre filosofo e esoterista René Guénon disse a proposito dell'Uno che : "è il processo della manifestazione universale: tutto ha origine dall'unità e all'unità ritorna; nell'intervallo si produce la dualità, divisione o differenziazione da cui risulta la fase dell'esistenza manifesta. L'ordine appare solo se ci si eleva al di sopra della molteplicità, si smette di considerare ogni cosa isolatamente e "distintamente", per contemplare tutte le cose nell'unità".
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