Andare oltre la dittatura dell'economia e la mercificazione dominante, per un cambio di paradigma indispensabile per una società migliore

lug 5, 2014 2 comments


Di Salvatore Santoru
Viviamo in una società dove tutto è misurato in termini economici e statistici, in poche parole tutto è mercificato , pure noi stessi... 



I valori culturali,artistici e spirituali non contano praticamente niente in essa, se non come mezzo per fini appunto economici.
L'unica cosa importante per tanti,troppi politici non è altro che l'andamento del mitico P.I.L, tanto purtroppo ben sappiamo che molti di essi sono più interessati a guadagnare spudoratamente e servire lucrosi pasti ai loro padroni banchieri, piuttosto che fare gli interessi dei cittadini, che in teoria rappresentano.



Eppure, invece di perdersi sempre e comunque in statistiche e infiniti dibattiti su qual'è la migliore teoria economica, ogni tanto basterebbe un pò di buon senso.
Bisognerebbe ripensare la stessa economia e finanza, e far sì che essa sia al servizio dell'individuo, e non il contrario.

Bisognerebbe iniziare a mettere in discussione questo sistema disfunzionale e fondato su quest'economia/casinò che in fin dei conti, a parte per grandi banche,speculatori e multinazionali, risulta ben poco costruttiva.

 Come ha detto Tiziano Terzani: « oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che dà soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente » .



  Prima di tutto bisogna liberarci dalla dipendenza dal P.I.L.


Come disse Robert Kennedy in un celebre discorso del 1968, "non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana." 
Insomma: "misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta".



C'è una piccola nazione asiatica, il Bhutan, che al posto del P.I.L ha introdotto il F.I.L, con cui si misura il reale benessere del popolo della stessa. Non dico che dovremmo imitarli, ma magari questa interessante iniziativa potrebbe essere uno spunto per cercare un'altra via, che vada oltre il dominio del P.I.L.



Essendo il P.I.L del tutto funzionale all'economia/casinò dominante e al modello del consumismo globalizzato, bisogna mettere in discussione anche quest'ultimo.
Su questo, sarebbe interessante proporre un'adeguata applicazione delle idee della cosiddetta "decrescita economica", l'ormai famosissima teoria  elaborata dai filosofi francesi Serge Latouche e Alain De Benoist, che si basa sulla rottura con il paradigma economicista e globalitarista dominante, ai fini di creare una società che miri ad essere maggiormente basata sul benessere e sul rispetto dell'ambiente, con il rilancio e la valorizzazione dell'economia locale, superando la dipendenza creata dalla dittatura del "mercato globale".



Come ha scritto Francesco Neri del movimento Ecco Cosa Vedo, "in un futuro plausibile, auspicabile, l’unico possibile, ci sono cose che dovranno aumentare, e molto, e cose che dovranno decrescere, e molto. Per esempio, le armi, l’inquinamento, le medicine, le multinazionali, lo strapotere degli straricchi, lo sfruttamento intensivo del suolo e del sottosuolo, le spese idiote, le ruberie, i privilegi dei “mediatori” del potere, le finanziarie, il potere dei “mercati”, gli spostamenti inutili, le prigioni, il crac e l’eroina, la tratta degli umani, le disuguaglianze, gli sfratti, lo stress, il traffico, la frutta che vien dall’ Argentina, il nucleare, i fat food, i fast food, le bollette, le rotture di coglioni, ecc.ecc. Tutti grandi PILoni del PIL. Debbono crescere invece la pace, la tranquillità, la solidarietà, il consumo locale, il consumo di stagione. La produzione “locale” di energia, frutta, cultura, connessioni sociali ed umane, cure e competenze, il terzo settore, la sperimentazione, la follia artistica, i classici, la musica e il teatro, il tempo libero dal lavoro e dalle preoccupazioni, tempo che poi ognuno deciderà di spendere come meglio crede."

Bisogna uscire e andare oltre quello che il filosofo contemporaneo Diego Fusaro, chiama "fanatismo dell’economia", dove "tutto è ridotto al rito del consumo e dello scambio, alla fanatica liturgia della circolazione senza misura".

Bisogna far sì che l'etica torni ad avere un ruolo importante nell'economia.
Difatti, come disse Ezra Pound, "tu non puoi fare una buona economia con una cattiva etica".



C'è bisogno di un forte cambio di paradigma: la cultura,l'arte e altri valori non meramente riconducibili a "merce" devono essere nuovamente valorizzati, e l'economia deve tornare ad avere il posto che gli spetta, certamente indispensabile ma non più totalizzante e onnipresente come succede ora.




Inoltre bisognerebbe rottamare quello che è il sistema monetario dominante, fondato sullo strapotere delle banche e la creazione del denaro del nulla, che il Premio Nobel per l'economia del 1988 Maurice Allais definì come "identica alla creazione di moneta da parte di falsari", con la sola differenza che ovviamente " sono diversi coloro che ne traggono profitto".


Speriamo in una decisa ondata di cambiamento che metta alle spalle l'attuale sistema economico e finanziario disfunzionale per la creazione di una società veramente etica,libera,responsabile e consapevole.

Commenti

  1. La situazione economica italiana stà vivendo una crisi profonda e sono convinto che non bastino ricette di governi nazionali a far invertire la tendenza, a tal proposito tengo un Blog, se ti và vieni a dare un'occhiata.

    http://thesixthcontinent.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per il commento e la segnalazione del tuo interessante blog.
      Complimenti anche per l'ottima iniziativa, che vedo sta riscuotendo un'ottimo successo :).

      Elimina

Posta un commento

Partecipa alla discussione

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto