Di Luca Tomberli
L’Italia, rispetto agli altri paesi della Nato, vanta il triste primato di schierare sul suo suolo il maggiore numero di bombe atomiche. Secondo Hans M. Kristensen, un esperto del settore, sono ben 70 le testate nucleari dislocate in Italia e rappresentano il 39% delle bombe nucleari presenti in Europa . Inoltre l’Italia è anche l’unico paese europeo che ospita due basi nucleari: la base italiana di Ghedi e la base americana di Aviano.
La NATO è pronta per dotare i siti militari di nuovi camion, Secure trasportabili Maintenance System (STMS), per trasportare le bombe atomiche . Per la “modica” cifra di 26,7 milioni dollari in questi giorni dovrebbero essere consegnati 10 nuovi STMS che andrebbero ad aumentare i costi di mantenimento di un arsenale bellico difficilmente sostenibile per un paese in crisi di risorse economiche e finanziare come quello italiano.I mezzi in pronta consegna saranno in grado di gestire le nuove bombe nucleari, le B61-12, che verranno distribuite in Europa nel 2020.
Per mantenere la missione nucleare della Nato l’Italia versa diversi soldi che potrebbero essere meglio indirizzati. Lo stazionamento, la messa in sicurezza e la manutenzione degli aerei Tornado oltre la formazione dei piloti della US Air Force 704 ° MUNSS drenano risorse che se incanalate verso altri settori creerebbero occupazione e benessere in accordo con la natura di essere umani. La presenza delle armi atomiche nel suolo europeo non può essere nemmeno avvallato con la scusa della tensione tra Russia e Ucraina. Nessun paese orientale della Nato ha chiesto delle bombe atomiche per essere protetto da Putin, del resto la stessa politica condotta dalla Nato nell’Europa orientale palesa la poca importanza delle armi nucleari non strategiche nel ripristinare un possibile equilibrio.
Obama, con la scusa dello spauracchio russo, ha chiesto 1 miliardo di $ alla CE per tenere dislocate sul suolo europeo l’arsenale nucleare. Gli Yankee per preservare il loro sinistro apparato di potere sfruttano l’amicizia di governi ‘canaglia’ asserviti ad interessi di morte che mettono in ginocchio le speranze del popolo di vivere un futuro migliore. Ogni guerra calpesta la dignità umana, per questo dobbiamo impegnarci affinché divenga un ricordo sempre più lontano di un mondo che non vogliamo.
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