Nella "notte del mondo" (Heidegger) propria del fanatismo dell’economia, tutto è ridotto al rito del consumo e dello scambio, alla fanatica liturgia della circolazione senza misura. Non vi si sottrae nemmeno più la scuola. Valutati secondo un demenziale sistema di “debiti” e “crediti”, gli studenti delle scuole secondarie sono oggi ministerialmente definiti “consumatori di formazione”; i presidi sono sviliti a managers d’azienda, e la lingua greca è sostituita da una orwelliana neo-lingua, l’inglese non di Wilde e di Shakespeare, ma dello spread e della spending review. Ciò segnala l’avvenuta riduzione, in forma compiuta, dell’umano a merce, della nuda vita a funzione variabile della logica mercatistica. Mai prima d’oggi la forma merce si era elevata a mezzo di comunicazione totale di una cultura.
Fonte:https://www.facebook.com/diegofusarofilosofo/posts/409741555833759?fref=nf
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