Chi uccise veramente Kennedy ?

giu 22, 2014 0 comments

Di Salvatore Santoru

L'assassinio di John Fitzgerald Kennedy è considerato come uno degli eventi più tragici della storia statunitense nonchè un'argomento tutt'ora molto dibattuto.
Difatti la versione ufficiale dell'evento non ha mai convinto più di tanto, e tutt'ora più della metà della popolazione statunitense non ci crede .
Le ipotesi e le versioni indipendenti, spesso etichettate dai mass media come " cospirazioniste ", sostengono che l'omicidio dell'allora presidente non era frutto del caso ma pianificato da determinati poteri a cui Kennedy dava fastidio.
Approfondendo un pò la questione, questa teoria appare più che plausibile.




Il celebre discorso del 1961

Il 27 aprile 1961, presso l'hotel Waldorf-Astoria di New York, Kennedy fece un discorso molto interessante in cui denunciava l'esistenza di un vero e proprio " governo ombra " che tramite un'occulta  " cospirazione monolitica " stava destabilizzando l'equilibrio democratico del paese.



Ecco un'estratto del discorso:
 " Signore e signori, la parola "segretezza" è ripugnante in una società libera e aperta e noi, come popolo, ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente, alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza, sull'infiltrazione anziché sull'invasione, sulla sovversione anziché sulle elezioni, sull'intimidazione anziché sulla libera scelta. È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scientifiche e politiche. Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete. I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti. II suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata. Nessun segreto viene rivelato ".



La ribellione di Kennedy ai diktat dei poteri forti

Oltre al discorso appena citato, nell'informazione alternativa un'altro fatto molto citato è senz'altro la ribellione di Kennedy ai diktat dei poteri forti, a cominciare dall'alta finanza.

Difatti con la firma, il 4 giugno 1963,  dell'ordine esecutivo 1110 J.F.K. autorizzava il Tesoro a stampare moneta senza delegare alla Federal Reserve, la famigerata banca centrale statunitense legata e creata dal cartello dei banchieri internazionali .



Prima di lui solo Lincoln si era ribellato dalle pressioni dell' alta finanza facendo stampare le greenbacks, ovvero delle monete prive di interessi.

Oltre a questi fatti, è da citare anche il ripensamento avuto da Kennedy sulla guerra del Vietnam, che su pressione del complesso militar-industriale aveva contribuito ad innescare nel 1961.

Contando la fortissima influenza che la finanza internazionale ( tramite la FED ) e il complesso militar-industriale hanno negli USA, questi fatti sono da prendere sicuramente in considerazione.



Bohemian Club, società segrete e intrecci della famiglia Kennedy

Nel discorso del 1961 Kennedy fa un'esplicito riferimento al potere delle società segrete e del governo ombra da esse formato, che scardina gli equilibri democratici.
Bisogna dire che su ciò l'allora presidente non era certo uno sprovveduto: Kennedy conosceva molto bene quel mondo, ma se ne era allontanato pochi mesi prima di morire e aveva deciso di cambiare direzione all' America.



J.F.K era stato un partecipante dei meeting del Bohemian Club, una sorta di circolo elitario/società segreta che riunisce alcune tra le più influenti e importanti personalità dell'alta finanza,della grande industria e della politica statunitense ( tra gli altri vi hanno partecipato personaggi dal calibro di David Rockefeller e Henry Kissinger), e nei cui incontri i partecipanti partecipano a riti adorando la gigantesca statua di Moloch, la divinità del "sacrificio sacro" ( o " olocausto " ) presso i cananei.



Da non dimenticare inoltre che, come ricordato anche dall'ex giudice Ferdinando Imposimato nel libro "La repubblica delle stragi impunite", nella limousine presidenziale il giorno dell'omicidio di Kennedy c'era anche  John Connally, personaggio legato alla massoneria deviata e alla mafia e che fu coinvolto anche in vicende che riguardarono la famigerata loggia P2.
Inoltre c'è da segnalare che lo stesso padre di J.F.K,Joseph Kennedy, era membro di una potente società segreta, la Pilgrims Society, il cui obiettivo era ed è la costruzione di un unico governo mondiale tramite l'utilizzo dell'imperialismo ( militare e culturale ) anglostatunitense.
Difatti Kennedy proveniva da una famiglia ben inserita nei circoli dell'elitè dominante, elitè ai cui piani diabolici Kennedy aveva deciso di ribellarsi negli ultimi mesi della sua vita, e che a quanto pare gli costò caro, così come al fratello Robert, anch'egli ucciso.
Ci sarebbe da notare che nel 1964 un misterioso incidente aereo colpì anche l'altro fratello di Kennedy,Ted, che però al contrario del pilota e dell'assistente,riuscì a sopravvivere.

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto