Il 2 maggio ad Odessa , nell'Ucraina dell'est , 38 persone sono morte a causa di un'incendio applicato nella " Casa dei sindacati ", sembra da parte dei miliziani di Pravy Sector , un'organizzazione armata considerata di estrema destra.
Lo scrittore di origine moldava Nicolai Lilin nella sua pagina Facebook che ha anche scritto una riflessione a tal proposito .
Ne riporto un'estratto :
" L'orrore va mostrato, condiviso e sofferto, almeno in una millesima parte. L'orrore esiste. Lo stesso orrore che vivono in questi giorni i civili in Ucraina, catapultata in una serie di violenze inaudite che prendono sempre più piede e rischiano di diventare la ripetizione dello scenario balcanico. Stamattina non ho visto nessun giornale pubblicare in prima pagina questa foto e mi sono arrabbiato. Perché tutti noi dovremmo avere davanti agli occhi le conseguenze di una politica corrotta, il modo in cui si sta concretizzando il piano di conquista economico-politico dei territori post-sovietici. Le persone arse vive nella città di Odessa erano dei civili, non erano spie, militari o rappresentanti del governo russo. Erano persone impaurite nascoste all'interno dell'edificio, nel tentativo di sfuggire alla furia omicida dei provocatori squadristi. Sono stati bruciati vivi e nessun giornalista occidentale ha avuto coraggio di raccontare - o nessun giornale si è preso la responsabilità di pubblicare - la loro storia in modo coerente, perché ufficialmente siamo dalla parte degli insorti. Perché in fondo non abbiamo ancora capito se ci serve il gas russo o se accetteremo la proposta delle compagnie americane. Perché l’ennesimo bamboccio politico italiano ha fatto carino con il Cesare americano qualche settimana fa "
Oltre alla strage di Odessa, c'è da dire che la situazione ucraina risulta veramente tesa e complicata e sempre più spesso si assiste a scontri e violenze da una parte e dall'altra e risulta ancora lontana una risoluzione pacifica tra il nuovo governo ucraino e i protagonisti delle rivolte di piazza Maidan e i separatisti filorussi.
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