Di Sabrina Stoppa
Cerchiamo di capire bene cosa sono gli OGM e cosa gira intorno al loro business. Lo disse già Henry Kissinger negli anni ’70:
“CHI CONTROLLA IL PETROLIO CONTROLLA IL PAESE, CHI CONTROLLA IL CIBO, CONTROLLA LA POPOLAZIONE“.
Inizialmente, si parlava di eugenetica, che significa miglioramento della specie, cioè tutti quegli interventi volti a migliorare alcune caratteristiche fisiche di una specie eliminando quelle biologiche considerate dannose.
L’eugenetica, per chi non lo sapesse, è stata da sempre il cuore della filosofia nazista. Seguendone i suoi principi infatti, i nazisti tentarono di eliminare le razze secondo loro inferiori, per preservare quella ariana.
Oggi dall’eugenetica, siamo passati all’algenia, che significa modificare, cambiare l’essenza di una cosa vivente (specie), allo scopo di perfezionarne le prestazioni. Essa comprende anche la progettazione in laboratorio di organismi nuovi, i così detti OGM.
La domanda però, nasce spontanea:
“Ma scusate un pò, l’algenia, non lo fa la natura da sola già da milioni di anni?Cerchiamo di capire meglio cosa sta accadendo intorno a noi:
La Rockefeller Fondation, finanziò molti di quegli scienziati che, dopo la caduta di Hitler furono portati negli USA dove poterono continuare a studiare, ricercare, sperimentare e, successivamente, nel 1946, Nelson Rockefeller (fin dagli anni ’30 fissato di eugenetica), finanziò la campagna “rivoluzione verde“. Scopo della campagna era vincere la fame nel mondo in India, in Messico.
Questa campagna, pubblicizzava e raccomandava semi prodotti nei laboratori delle grandi multinazionali che davano raccolti favolosi.
Quei semi, sono il risultato degli studi finanziati dalla Rockefeller Fondation e risultano oggi brevettati dalla Dekalb (Monsanto) e dalla Pioneer Hi Bred (Dupon). Inoltre, le coltivazioni di questi semi hanno bisogno di antiparassitari, fertilizzanti e diserbanti studiati e prodotti apposta per quel tipo di seme OGM dalle stesse case fornitrici dei semi stessi: un vero e proprio monopolio.
Senza pensare che, quando si coltivava utilizzando i semi di Madre Natura, non erano certo necessari diserbanti delle Pioneer Hi Bred o della Monsanto, anzi, per selezione naturale, sono i semi più forti a sopravvivere… Da sempre…
I contadini di quei paesi che, hanno introdotto l’allora “Campagna Verde”, si trovano oggi costretti a dover acquistare obbligatoriamente quelle sementi brevettate e tutto ciò che serve per la coltivazione delle piante, dai colossi che ne detengono il brevetto al prezzo che decidono loro.
Farsi i semi “in casa” come si è sempre fatto da migliaia di anni diventa un reato e quindi perseguibile dalla legge con sanzioni.
I piccoli agricoltori, ogni anno sono costretti a dover ricomprare i semi che prima si producevano da soli, dalle case produttrici e costretti anche a sostenere esorbitanti (per loro), costi di produzione e gestione.
ad oggi, le Multinazionali Monsanto e Syngenta, sono già titolari in Europa del 50% dei brevetti per i semi di pomodoro, paprica e cavolfiore.
Mentre L’EPO si appresta a concedere alla Monsanto nuovi brevetti su alcune qualità di cetrioli, broccoli, cipolle, meloni, lattuga, peperoncino e girasole, la UE in un comunicato del maggio del 2012 (un anno fa), aveva già esortato l’EPO dal concedere altri brevetti di semi che comunque mettono a rischio quelli che la natura offre da sempre.
Oltre a questo, già nel giugno del 2000, in Italia il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), aveva affermato che, le piante e l’alimentazione OGM, possono causare gravi rischi per la salute e l’ambiente.
Teniamo anche conto del fatto che, i test sui topi obbligatori per la tossicità degli OGM sono di soli 90 GIORNI, periodo assolutamente insufficiente per verificarne gli eventuali effetti cronici come ad esempio il cancro.
Per concludere, risulta molto strano che gli stessi colossi che propagandano tanto gli OGM, stiano oggi costruendo su un’isola di uno sperduto arcipelago nel mare di Barenz a circa 1.000 km dal Polo Nord, la banca delle sementi, che conterrà circa 3.000 specie di semi di piante del nostro pianeta: una vera e propria fortezza scavata nel granito con ogni tipo di antifurto ultramoderno che la rende impenetrabile.
Ovviamente, stranamente, i maggiori finanziatori di tale banca delle sementi sono proprio La fondazione Rockefeller, Monsanto e Syngenta, la Pioneer Hi-Bread che studia gli OGM per la DuPont a cui si è recentemente unito anche Bill Gates.
La studiosa e attivista Mira Shiva, medico Indiano, ha spiegato che, per esempio in India, vi sono varietà di riso fondamentali per la vita di milioni di persone.
Varietà in grado di resistere alle siccità, ai monsoni o alle inondazioni.
I colossi dell’Industria delle sementi, tra cui Monsanto e Syngenta, hanno fatto richiesta per brevettare proprio queste varietà di grano e se questi brevetti fossero concessi in India si arriverà alla fame.
Nel 2010 fu riscontrato un elevato grado di tossicità nel mais moon 810 un tipo di mais OGM.
Dobbiamo ricordarci che, tutto ciò che ci offre la natura da sempre, piante, animali, sono il bene più prezioso che abbiamo e concedere alle Grandi Multinazionali il monopolio dei semi di madre Natura è come consegnare nelle loro mani il futuro della nostra salute e della nostra sopravvivenza.
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