Di Tommaso Genetti
Oggi in tanti programmi televisivi è presente una mercificazione enorme dei sentimenti e delle emozioni umane. Tutto è spettacolarizzato, tutto è vendibile, tutto è mercificabile per la tv contemporanea: dai sentimenti e le emozioni ai drammi umani e sociali. Perciò assistiamo alla spettacolarizzazione e al contempo alla mercificazione di una vasta gamma di emozioni e sentimenti umani: tutto ciò avviene davanti alle telecamere che poi interrompono il loro “spettacolo di vendita” per dar spazio alla pubblicità che rappresenta la “vendita vera e propria”. Una vendita vera e propria la pubblicità , come già detto, che interrompe la vendita “subdola e meschina” dell’immagine, di concetti, di idee, di stili di vita e come anticipato prima anche di sentimenti ed emozioni umane.
La società dei consumi che col tempo è diventata anche società dell’immagine e dell’apparire non rinuncia a niente pur di vendere, pur di mercificare, pur di mercanteggiare ogni cosa possibile e immaginabile. La società dell’immagine e del consumo che è allo stesso tempo anche società borghese e imprenditoriale ha sostituito il contatto e il calore umano tra gli individui con il nudo interesse mercantilistico di voler vendere qualsiasi cosa in un epoca del “marketing perenne”, in un’epoca della narratologia e dell’oratoria al servizio della vendita “spudorata”. “Inganno mistificatorio” quello messo in scena dalla televisione come da altri media, inganno al servizio della società dei consumi e della “dimensione dei consumi”, dimensione questa ultima che è ormai l’unica dimensione, piatta e senza confini, “arida e deserta”, la quale contiene tutti gli individui, la “dimensione del consumatore”, che ha l’illusione di possedere la libertà di scegliere cosa volere e cosa consumare. Una società dell’immagine e dei consumi dove il saper vendere e il saper comunicare sono diventate caratteristiche essenziali per ogni individuo: saper vendere e comunicare le proprie aspirazioni, i propri sogni, il proprio stile di vita etc. in un esibizionismo senza limiti che sfocia nel web come nella vita quotidiana.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione