Di Cathy Reisenwitz
La scorsa settimana, i funzionari Usa hanno chiesto al governo di Hong Kong di arrestare Edward Snowden, di cui si sono attualmente perse le tracce, anche se è stato detto che sia arrivato a Mosca e sia diretto verso Cuba e il Venezuela. L’amministrazione Obama lo ha accusato di “comunicazione non autorizzata di informazioni sulla difesa nazionale” e di “comunicazione volontaria a persona non autorizzata di comunicazioni informative classificate di intelligence”, mediante il famigerato Espionage Act. Le accuse sono state depositate il 14 giugno e accolte Venerdì scorso.
Delle nove persone che sono state incriminate con l’Espionage Act della prima guerra mondiale, l’amministrazione Obama ne ha perseguite sette di loro. La richiesta di arresto arriva due settimane dopo che Glenn Greenwald su The Guardian ha rivelato i dettagli di Prism, un programma di sorveglianza della National Security Agency (NSA) che raccoglie i dati privati. Edward Snowden, dipendente sotto contratto con la NSA, ha ammesso di essere la fonte delle rivelazioni. Snowden è fuggito a Hong Kong dopo la soffiata sulla NSA, e nel frattempo i legislatori ne hanno chiesto la sua testa. Ma perseguire Snowden è una buona idea?.
I principali esponenti Repubblicani componenti della Commissione intelligence del Senatovogliono che Snowden «guardi una giuria americana negli occhi» in quanto ha rivelato i dettagli di programmi segreti. Il senatore Lindsey Graham vuole vedere Snowden perseguito. «Consegnarlo alla giustizia e lasciare che un pubblico ministero prenda questa decisione, non un politico», ha dichiarato.
Ma perseguire penalmente Edward Snowden avrà delle conseguenze. In primo luogo l’amministrazione dovrebbe evitare di farne un martire. Tuttavia se il martirio di Bradley Manning offre qualche indicazione, anche l’ampio sostegno popolare verso la vittima e il disgusto verso il governo hanno pochissimi effetti reali sulla politica o sui politici.
I membri del Congresso, che vogliono perseguire Snowden, giustificano la decisione sulla base del fatto che le sue rivelazioni mettano a repentaglio la sicurezza nazionale; ma l’illustre collega Jeffrey Tucker contesta questa tesi: «a proposito, una risposta ovvia e veloce circa l’affermazione che la NSA debba raccogliere il più possibile dati come modo per fermare il terrorismo e proteggere lo stile di vita americano da pericolosi criminali. Se sei un pericoloso criminale o un terrorista che sta tramando un attacco, e non si è del tutto stupidi, è molto probabile l’utilizzo di comunicazioni crittografiche su servizi commerciali. Pertanto, le comunicazioni che la NSA cerca, presumibilmente sono quelle stesse che non può ottenere. Qual’è allora il punto della questione circa gli enormi centri di raccolta dati e le invasioni di tutte le altre libertà? Lo scopo è quello di controllare il resto di noi e puntellare il loro potere. Non devi essere un teorico della cospirazione per accettare questa verità. Bisogna avere solo gli occhi aperti».
In altre parole, i terroristi utilizzano crittografie abbastanza sofisticate per tramare danni. I cittadini utilizzano Yahoo. I funzionari abitualmente abusano della classificazione top-secret. Quando tutto ciò che fanno, di buono o cattivo, può essere coperto con un’etichetta top-secret, la responsabilità è difficile da trovare. In questo contesto, il problema di supervisione può davvero essere risolta solo attraverso la tutela degli informatori.
Edward Snowden potrebbe aver infranto la legge quando ha parlato, ma la sua rivelazione, di cose che non avrebbero dovuto essere chiamate segrete, riporta alla mente altri atti famosi di disobbedienza civile su impensabili violazioni clandestine giudiziarie di diritti civili.
Se Snowden è perseguito, ciò avrebbe un effetto raggelante sugli altri pentiti. Meno si denunciano le irregolarità più aumenta la possibilità per lo Stato di operare con impunità. La questione della persecuzione non può essere risolta senza uno sguardo completo alla situazione in cui siamo tutti parte in causa quando si tratta di sorveglianza. Lo spionaggio governativo sta accadendo adesso con ben poca responsabilità. Anche il Congresso abitualmente nega informazioni o mente su chi sia sempre spiato e per quale motivo.
Per esempio, l’ACLU ed Amnesty International hanno citato in giudizio il governo perché sospettavano di aver avuto i telefoni sotto controllo senza un regolare mandato. La causa non ha avuto successo: dal momento che non potevano sapere se avevano i telefoni sotto controllo, non potevano dimostrarne il danno subito. Non solo, il governo può intercettare le conversazioni telefoniche degli americani con persone all’estero ma non rivelare nemmeno se sei sorvegliato. Questo stato di cose rende impossibile, a fronte di una sorveglianza probabilmente incostituzionale, dimostrare di aver subito dei danni. Come possono gli avvocati e i cittadini veder rispettato il nostro Quarto Emendamento in tutto il mondo, evitando che esso sia violato, quando non ci è permesso di sapere chi viene spiato e come?.
Nessuno ha idea se i vari programmi della NSA siano legali, perché l’amministrazione Obama, citando preoccupazioni sulla sicurezza nazionale, ha mantenuto con successo le leggi applicabili al di là di una loro ricusazione in tribunale, nonostante una serie di tentativi. La NSA ha comunque mentito al Congresso su come funzionano i programmi.
Quando le agenzie governative possono coprire quello che stanno facendo con il pretesto della sicurezza nazionale, finiscono per utilizzare questo potere ai fini della sicurezza, e naturalmente per la crescita del loro potere. Per esempio, il video dei soldati americani che hanno sparato ed ucciso i giornalisti della Reuters è stato tenuto classificato nonostante la sua richiesta nell’ambito del Freedom of Information Act, fino a quando Wikileaks lo ha rilasciato. Senza Wikileaks, gli americani non avrebbero mai potuto sapere che gli Stati Uniti stavano bombardando segretamente lo Yemen. Come il New York Times ha riportato, «negli ultimi dieci anni, gli informatori hanno esposto tutti gli sforzi dell’amministrazione Bush di censura, dai rapporti sui cambiamenti climatici, al fallimento della Food and Drug Administration nel fermare la vendita di farmaci non sicuri come il Vioxx».
Finora, l’amministrazione Obama ha perseguito più pubblici delatori sotto l’Espionage Act di tutte le precedenti amministrazioni messe insieme. E ora il presidente Obama sta attivamente cercando di rendere più facile per le agenzie governative poter licenziare i loro dipendenti per le fughe di notizie. Quando si dispone di una amministrazione che sta permettendo alle sue agenzie di operare senza la supervisione del Congresso, senza alcuna trasparenza e senza responsabilità, gli informatori sono la tua ultima speranza per rivelare degli abusi.
Perseguire Edward Snowden dimostrerebbe assolutamente che questa amministrazione valorizza e protegge il potere delle agenzie di poter operare in segreto, al di sopra del diritto del Congresso e del popolo americano di veder garantiti e protetti i nostri diritti costituzionali.
Traduzione di Luca Fusari
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione