La notizia dei testi missilistici di Pyongyang ha alimentato queste paure. Per affrontare il problema bisognerebbe capire prima di tutto bene come e' distribuito l'arsenale atomico sulla Terra e quali e quanti sono gli armamenti veramente a rischio.
Dati affidabili sono difficili da trovare - anche perche' gli impegni per le operazioni di smantellamento e di disarmo sono strettamente legate al numero di armamenti che ogni singolo stato sostiene di avere.
Tra le poche fonti attendibili dal punto di vista statistico c'e' il bollettino degli scienziati nucleari, citato in un' infografica suggestiva del Guardian
Fondato nel 1945 da un gruppo di esperti di bomba atomica, nell'ambito del progetto Manhattan, il suo obiettivo e' sempre stato quello di avvisare la gente comune dei pericoli costituiti dal nucleare. Ora pubblica a scadenza regolare report sullo status dell'industria nucleare mondiale.
Le cifre riguardanti Cina, Corea del Nord, Israele, India e Pakistan non sono attendibili. Quello che si sa per certo, tuttavia, e' che quasi 2.000 dei circa 4.400 arsenali sono in uno stato di massima allerta operativa.
Russia e Stati Uniti rimangono ancora largamente in testa rispetto agli altri rappresentanti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (gli altri tre membri permanenti sono Cina, Francia e Regno Unito).
C'e' da dire che, come promesso anche da Dmitrij Medvedev all'ultima riunione contro la proliferazione svolta a Washington tre anni fa, Mosca ha fatto enormi progressi negli ultimi tempi nell'opera di smantellamento degli armamenti. Tanto che gli arsenali attivi sono circa 4.650 al momento, contro i massimi di 45 mila toccati nel 1986.
Gli Usa da parte loro hanno 2.150 arsenali, contro i 31.255 del 1967, all'apice della Guerra Fredda. Entrambi sono decisamente molto piu' armati di Francia (300 arsenali attivi), Cina (240) e Regno Unito (225).
Fonte:http://www.wallstreetitalia.com/article/1543126/alert/arsenali-nucleari-dove-si-trovano-e-quanto-sono-rischiosi.aspx
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