Di Massimo Mazzucco
Non
era mai accaduto nella storia che un papa incontrasse un altro papa.
Tutti e due vestiti di bianco, tutti e due con il sorriso dipinto sul
volto, ciascuno di loro ha creduto per un istante di trovarsi di
fronte ad uno specchio.
Poi si sono resi conto che la propria immagine era fatta di carne, ed hanno deciso di abbracciarsi a vicenda.
Ma non deve essere stato facile per ciascuno di loro confrontarsi con la propria immagine allo specchio.
Ratzinger forse si è domandato se davvero sarebbe bastato citare San Francesco e andare a lavare i piedi ai carcerati, per riuscire a tenere in mano le redini della Chiesa.
Bergoglio forse si è domandato quale errore abbia compiuto Ratzinger per arrivare a dimettersi, sperando di non commettere lo stesso errore anche lui.
Ratzinger si sarà sentito terribilmente freddo e nordico, e avrà invidiato quel tipo di calore umano che emana istintivamente dal sudamericano Bergoglio.
Bergoglio forse si sarà sentito a suo agio, nel ricevere l'accoglienza calorosa di Piazza San Pietro, ma si sarà chiesto se avrà il rigore analitico e la lucidità dottrinale di un grande teologo come Ratzinger. [...]
Il Papa illustrissimo si sarà sentito alleggerito dal peso di un compito che non riusciva a portare a termine, e forse avrà provato un po' di compassione per Bergoglio, che si ritrova ora a dover dipanare la stessa matassa.
Bergoglio avrà forse invidiato Ratzinger, finalmente libero da ogni responsabilità, ma avrà provato magari un guizzo d'orgoglio, al pensiero di poter riuscire laddove l'altro ha fallito.
Ciascuno di loro si sarà sentito infinitamente grande, nel ruolo di pontefice, ma infinitamente piccolo, di fronte al compito che Dio gli ha assegnato.
Sicuramente ciascuno di loro, guardando se stesso negli occhi dell'altro, si sarà domandato se davvero lui sia infallibile, oppure no.
E quando finalmente è venuto il momento di separarsi dal proprio doppio, e di riassumere la propria individualità, non saprei davvero nei panni di chi sarebbe stato meglio trovarsi.
Forse il problema è più grande di loro, e forse questa è l'unica cosa della quale nessuno dei due, guardandosi negli occhi dell'altro, è riuscito a rendersi conto.
Poi si sono resi conto che la propria immagine era fatta di carne, ed hanno deciso di abbracciarsi a vicenda.
Ma non deve essere stato facile per ciascuno di loro confrontarsi con la propria immagine allo specchio.
Ratzinger forse si è domandato se davvero sarebbe bastato citare San Francesco e andare a lavare i piedi ai carcerati, per riuscire a tenere in mano le redini della Chiesa.
Bergoglio forse si è domandato quale errore abbia compiuto Ratzinger per arrivare a dimettersi, sperando di non commettere lo stesso errore anche lui.
Ratzinger si sarà sentito terribilmente freddo e nordico, e avrà invidiato quel tipo di calore umano che emana istintivamente dal sudamericano Bergoglio.
Bergoglio forse si sarà sentito a suo agio, nel ricevere l'accoglienza calorosa di Piazza San Pietro, ma si sarà chiesto se avrà il rigore analitico e la lucidità dottrinale di un grande teologo come Ratzinger. [...]
Il Papa illustrissimo si sarà sentito alleggerito dal peso di un compito che non riusciva a portare a termine, e forse avrà provato un po' di compassione per Bergoglio, che si ritrova ora a dover dipanare la stessa matassa.
Bergoglio avrà forse invidiato Ratzinger, finalmente libero da ogni responsabilità, ma avrà provato magari un guizzo d'orgoglio, al pensiero di poter riuscire laddove l'altro ha fallito.
Ciascuno di loro si sarà sentito infinitamente grande, nel ruolo di pontefice, ma infinitamente piccolo, di fronte al compito che Dio gli ha assegnato.
Sicuramente ciascuno di loro, guardando se stesso negli occhi dell'altro, si sarà domandato se davvero lui sia infallibile, oppure no.
E quando finalmente è venuto il momento di separarsi dal proprio doppio, e di riassumere la propria individualità, non saprei davvero nei panni di chi sarebbe stato meglio trovarsi.
Forse il problema è più grande di loro, e forse questa è l'unica cosa della quale nessuno dei due, guardandosi negli occhi dell'altro, è riuscito a rendersi conto.
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