.: Il business della guerra è redditizio. Nel 2011, le 100 più grandi imprese hanno fatto profitti per oltre 410 miliardi dollari in armi e servizi militari. 10 di queste società hanno ricavato oltre 208 miliardi dollari.
Sulla base di una lista delle prime 100 aziende produttrici di armi e servizi militari stilata dal Stockholm International Peace Research Institute, nel 2011, il 24/7 Wall St. propone le 10 società che hanno ottenuto le maggiori vendite in campo militare.
Queste aziende hanno tratto enormi benefici dalla crescita della spesa militare negli Stati Uniti. Nel 2000, il bilancio della difesa statunitense era pari a circa 312 miliardi di dollari. Nel 2011, questa cifra è cresciuta fino a toccare i 712 miliardi di dollari. La vendita delle armi è cresciuta insieme all’aumento generale dei fondi per la difesa. Il SIPRI ha osservato che tra il 2002 e il 2011, la vendita di armi tra le prime 100 aziende è cresciuta del 51%.
La tendenza, tuttavia, recentemente, ha subito un’inversione. Nel 2011, i primi 100 commercianti di armi hanno venduto il 5% in meno rispetto al 2010. Susan Jackson, una esperta di difesa al SIPRI, dichiara in una e-mail al 24/7 Wall St. che le misure di austerità in Europa occidentale e negli Stati Uniti hanno ritardato o rallentato l’acquisto di diversi sistemi d’armamento. I tagli al bilancio del governo statunitense, che hanno avuto luogo all’inizio di questo mese – porteranno ad una contrazione del mercato delle armi di circa 500 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni a meno che non si eliminino alcuni dei tagli.
Inoltre, il coinvolgimento degli Stati Uniti nei conflitti iracheni e afghani si è notevolmente ridotto. L’ultimo convoglio americano in Iraq ha lasciato il paese nel dicembre del 2011. Anche il ritiro delle truppe dall’Afghanistan è iniziato nel 2011. Infine, il SIPRI ha sottolineato che le sanzioni sui trasferimenti di armi verso la Libia ha avuto un ruolo nel calo delle vendite di armi.
Molte di queste aziende stanno cercando nuovi mercati all’estero in modo da compensare la diminuzione delle vendite negli Stati Uniti e in Europa. I produttori di armi sono particolarmente interessati alle aree dell’America Latina, del Medio Oriente e di alcune zone dell’Asia, afferma la Jackson. Per esempio, la BAE sta per concludere affari con l’Arabia Saudita. Nel frattempo, il direttore finanziario della Northrop Grumman ha recentemente dichiarato che la sua azienda venderà i Global Hawk in Corea del Sud o in Giappone.
Queste aziende hanno tratto enormi benefici dalla crescita della spesa militare negli Stati Uniti. Nel 2000, il bilancio della difesa statunitense era pari a circa 312 miliardi di dollari. Nel 2011, questa cifra è cresciuta fino a toccare i 712 miliardi di dollari. La vendita delle armi è cresciuta insieme all’aumento generale dei fondi per la difesa. Il SIPRI ha osservato che tra il 2002 e il 2011, la vendita di armi tra le prime 100 aziende è cresciuta del 51%.
La tendenza, tuttavia, recentemente, ha subito un’inversione. Nel 2011, i primi 100 commercianti di armi hanno venduto il 5% in meno rispetto al 2010. Susan Jackson, una esperta di difesa al SIPRI, dichiara in una e-mail al 24/7 Wall St. che le misure di austerità in Europa occidentale e negli Stati Uniti hanno ritardato o rallentato l’acquisto di diversi sistemi d’armamento. I tagli al bilancio del governo statunitense, che hanno avuto luogo all’inizio di questo mese – porteranno ad una contrazione del mercato delle armi di circa 500 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni a meno che non si eliminino alcuni dei tagli.
Inoltre, il coinvolgimento degli Stati Uniti nei conflitti iracheni e afghani si è notevolmente ridotto. L’ultimo convoglio americano in Iraq ha lasciato il paese nel dicembre del 2011. Anche il ritiro delle truppe dall’Afghanistan è iniziato nel 2011. Infine, il SIPRI ha sottolineato che le sanzioni sui trasferimenti di armi verso la Libia ha avuto un ruolo nel calo delle vendite di armi.
Molte di queste aziende stanno cercando nuovi mercati all’estero in modo da compensare la diminuzione delle vendite negli Stati Uniti e in Europa. I produttori di armi sono particolarmente interessati alle aree dell’America Latina, del Medio Oriente e di alcune zone dell’Asia, afferma la Jackson. Per esempio, la BAE sta per concludere affari con l’Arabia Saudita. Nel frattempo, il direttore finanziario della Northrop Grumman ha recentemente dichiarato che la sua azienda venderà i Global Hawk in Corea del Sud o in Giappone.
10. United Technologies
Vendita di armi 2011: 11,6 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 58,2 miliardi dollari
Profitto totale: 5,3 miliardi dollari
Occupazione totale: 199.900
Settore: Aereo, elettronica, motori.
La United Technologies produce una vasta gamma di armi – in particolare elicotteri militari, tra cui l’elicottero Black Hawk per l’esercito degli Stati Uniti e l’elicottero Seahawk per la US Navy. La società è stata la più redditizia rispetto alle altre aziende in questo elenco, facendo profitti per più di $ 5,3 miliardi, nel 2011. E’ anche la più grande azienda per numero di dipendenti, impiegando quasi 200.000 persone in tutto il mondo. Le armi costituivano solo il 20% dei $ 58,2 miliardi di vendite (totali) nel 2011. Altri prodotti realizzati dalla United Technologies comprendono ascensori, scale mobili, condizionatori d’aria e frigoriferi. Le vendite internazionali hanno costituito il 60% del fatturato totale della società nel 2012.
9. L-3 Communications
Vendita di armi 2011: 12,5 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 15,2 miliardi dollari
Profitto totale: 956 milioni dollari
Occupazione totale: 61000
Settore: Elettronica.
Circa l’83% dei ricavi dell’L-3 Communications, nel 2011, proveniva dalla vendite di armi, per un totale di poco più di $ 12,5 miliardi. Si tratta di un dato negativo rispetto ai $ 13,1 miliardi ottenuti nel 2010. L’azienda ha quattro diversi segmenti di business: sistemi elettronici, ammodernamento e manutenzione dell’aeromobile; soluzioni per la Sicurezza Nazionale; comando, controllo, comunicazioni, intelligence, sorveglianza e ricognizione. Tra i molti prodotti fabbricati, l’azienda è diventata una delle principali fornitrici di sistemi aerei senza pilota. Nel 2011, l’azienda ha ottenuto un profitto di 956 milioni dollari impiegando circa 61.000 persone.
8. Finmeccanica
Vendita di armi 2011: 14,6 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 24,1 miliardi dollari
Profitto totale: -3.2 miliardi di dollari
Occupazione totale: 70470
Settore: Aviazione, artiglieria, motori, elettronica, veicoli militari, missili, armi di piccolo taglio, munizioni
La società italiana Finmeccanica produce una vasta gamma di armi, inclusi elicotteri e sistemi di sicurezza elettronica. Dei circa $ 24,1 miliardi di fatturato della compagnia, nel 2011, il 60% proveniva dalla vendita di armi. Finmeccanica ha perso $ 3,2 miliardi nel 2011. La società italiana si sta attualmente difendendo dall’accusa di aver pagato tangenti al fine di vincere un contratto di circa 750 milioni di dollari per fornire 12 elicotteri militari al governo indiano, nel 2010. L’allora capo della società , Giuseppe Orsi, venne arrestato nel mese di febbraio, negando però qualsiasi accusa. Altri dirigenti, tra cui il capo dell’unità elicotteri della società , sono stati sostituiti e l’azienda ha ritardato il rilascio dei recenti risultati finanziari aspettando che la vicenda si risolva.
7. EADS
Vendita di armi 2011: 16,4 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 68,3 miliardi dollari
Profitto totale: 1,4 miliardi dollari
Occupazione totale: 133.120
Settore: Aerei, elettronica, missili, spazio
L’European Aeronautic Defence and Space Company (EADS), con sede nei Paesi Bassi, ha ottenuto, nel 2011, $ 16,4 miliardi, dalla vendita di armi. Si tratta, tuttavia, solo del 24% dei profitti totali della società , che ammontano a circa $ 68,3 miliardi. L’EADS e la BAE Systems, tentarono di fondersi nel 2012, creando la più grande società aereospaziale del mondo. Tuttavia, l’accordo crollò nel mese di ottobre, dopo che Angela Merkel espresse preoccupazioni riguardo al fatto che la nuova società avrebbe marginalizzato l’influsso del governo tedesco, concentrando il processo decisionale su Francia e Regno Unito.
6. Northrop Grumman
Vendita di armi 2011: 21,4 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 26,4 miliardi dollari
Profitto totale: 2,1 miliardi dollari
Occupazione totale: 72500
Settore: Aerei, elettronica, missili, navi, spazio
Come molte delle aziende in questa lista, la Northrop Grumman produce una vasta gamma di armi, compresi droni, radar di difesa aerea e missilistica e sistemi di risposta agli incidenti critici. Nel 2011, la Northrop Grumman ottenne circa $ 21,4 miliardi dalla vendita di armi. Tale dato è tuttavia negativo se lo compariamo ai $ 28,2 miliardi del 2010. La società attribuisce il calo ai tagli nella spesa pubblica. La società ha comunque registrato un utile di oltre $ 2,1 miliardi nel 2011.
5. Raytheon
Vendita di armi 2011: 22,5 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 24,9 miliardi dollari
Profitto totale: 1,9 miliardi dollari
Occupazione totale: 71000
Settore: Elettronica, missili
La Raytheon, con sede a Waltham, nel Massachusetts, è uno dei più grandi appaltatori della difesa degli Stati Uniti. L’azienda produce una vasta gamma di prodotti per la difesa, tra cui missili come il Tomahawk Cruise Missile. La vendita di armi, nel 2011, è stata pari a circa $ 22,5 miliardi, ovvero il 90% delle vendite totali. Il volume di affari è tuttavia diminuito rispetto ai 23 miliardi di dollari del 2010. Le vendite totali nel 2012 sono scese dell’1,5% e la Raytheon si aspetta un ulteriore ribasso (3%) nel 2013. “Fortunatamente”, l’azienda può contare sui clienti d’oltremare per compensare in qualche modo le deboli vendite nazionali. A partire da gennaio, circa il 40% del portafoglio ordini della società è stato prenotato all’estero. La società prevede, nel 2013, un aumento di circa il 5% delle vendite internazionali.
4. General Dynamics
Vendita di armi 2011: 23,8 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 32,7 miliardi dollari
Profitto totale: 2,5 miliardi dollari
Occupazione totale: 95100
Settore: Artiglieria, elettronica, veicoli militari, armi leggere, munizioni, navi
Con 18.000 transazioni per un valore di $ 19,5 miliardi nel 2011, General Dynamics è stato il terzo più grande appaltatore degli Stati Uniti. La società ha ottenuto circa 23,8 miliardi dollari dalla vendita di armi, ovvero il 73% delle vendite totali. L’azienda impiega circa 95.000 lavoratori in tutto il mondo producendo: imbarcazioni elettriche, cingolati e gommati, veicoli militari e carri armati. L’azienda ha espresso preoccupazione per i potenziali effetti sui tagli al bilancio imposti dagli Stati Uniti.
3. BAE Systems
Vendita di armi 2011: 29,2 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 30,7 miliardi dollari
Profitto totale: 2,3 miliardi dollari
Occupazione totale: 93500
Settore: Aerei, artiglieria, elettronica, veicoli militari, missili, armi di piccolo calibro, munizioni, navi
La BAE Systems era la più grande società non statunitense di armamenti, con vendite di circa $ 29,2 miliardi, nel 2011. Si tratta del 95% del totale. Si tratta di una perdita rispetto al 2010, quando la società vendette $ 32,9 miliardi di dollari in armi. I prodotti della BAE includono il L-ROD Bar Armor System che protegge i veicoli di difesa e l’Hawk Advanced Jet Trainer che offre sofisticate simulazioni ai piloti militari. Nel 2013, la società si aspetta di trovare nuovi mercati al di fuori di Stati Uniti e Gran Bretagna.
2. Boeing
Vendita di armi 2011: 31,8 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 68,7 miliardi dollari
Profitto totale: 4,0 miliardi di dollari
Occupazione totale: 171.700
Settore: Aerei, elettronica, missili, spazio
1. Lockheed Martin
Vendita di armi 2011: 36,3 miliardi dollari
Vendite totali 2011: 46,5 miliardi dollari
Profitto totale: 2,7 miliardi dollari
Occupazione totale: 123.000
Settore: Aerei, elettronica, missili, spazio
La Lockheed Martin ha ottenuto $ 36,3 miliardi di fatturato nel 2011, qualcosa in più rispetto ai $ 35,7 miliardi del 2010. La vendita di armi, nel 2011, ammonta al 78% delle vendite totali della società . A partire dal 2011, l’azienda contava 123.000 dipendenti in tutto il mondo. Nel settore aerospaziale e della difesa, la Lockheed produce una vasta gamma di prodotti, tra cui aerei, missili, droni e sistemi radar. L’azienda e i suoi dipendenti sono preoccupati per gli effetti dei tagli al bilancio.
Tratto e tradotto da Neovitruvian
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