Tim Berners Lee è uno dei padri fondatori del World Wide Web, l’invenzione del secolo che se da un lato ci offre una notevole libertà d’informazione e intrattenimento dall’altro intacca fortemente la nostra privacy. Nulla è gratis e niente accade per caso. Ma stavolta l’allarme di Lee, secondo quanto riportato da Repubblica.it , è più forte e specifico.
Di Alessandro Longo
Internet
è sotto minaccia, da più fronti: governi, operatori telefonici, che
vogliono controllarla, manipolarla, e così chiudere la libertà dei
cittadini. Parola di Tim Berners Lee, l'uomo che
a inizi anni '90 ha creato il web e uno dei principali innovatori del
nostro tempo.
"Tanti
attori stanno maturando il potere di spiare i cittadini attraverso
internet e purtroppo questi se ne accorgono solo quando, di colpo, un
regime li disconnette dalla rete".
Per
non arrivare a porsi il problema quando è troppo tardi,
"l'indipendenza
della stampa è sacra, come deve essere quella di internet".
E'
un discorso sui massimi sistemi quello che il guru del web ha fatto
oggi a Trento, durante gli Ict Days organizzati dalla Provincia di
Trento e Trentino Network, all'interno del nuovo quartiere smart city
Le Albere, che sarà inaugurato a giugno.
Tim
Berners Lee, nato 57 anni fa a Londra, ha anche ricevuto nel 2004 il
titolo di Knight Commander of the British Empire dalla regina
Elisabetta II per i meriti scientifici, e ora insegna al Mit di
Boston. Oggi a Trento non ha affidato solo allarmi, alla platea, ma
anche uno sprone a combattere per la libertà del web. Per non
perdere di vista un futuro in cui, anche grazie alla collaborazione
costruita sul web e su nuova tecnologie, potrà prendere forma una
società più aperta e con meno barriere.
"La
collaborazione è uno dei principali motivi per cui ho creato il web.
E adesso andiamo verso un futuro in cui tutte le interazioni con il
governo saranno online. Ma non solo questo. E' importante che i dati
delle pubbliche amministrazioni siano online. Ma anche che i nostri
dati personali siano accessibili sul web: tutto quello che le aziende
e il governo sanno di noi, i nostri gusti, le nostre abitudini, i
nostri dati sanitari. Sempre più dobbiamo essere messi in grado di
scaricarli, farne una copia e magari condividerli".
Tim
Berners Lee vede un futuro in cui, grazie all'accessibilità dei
dati, "potremo
sapere meglio la situazione della nostra comunità. Se sta diventando
più in salute o no".
"Una
rivoluzione abilitata dall'internet delle cose e dei sensori".
A
proposito, Tim ha mostrato al polso un braccialetto che misura e
raccoglie tutti i dati della sua attività fisica. "L'abbondanza
dei dati, pubblici o personali, e la loro apertura sul web daranno
nuovi poteri ai cittadini".
L'altra
previsione per il futuro è che "ci
saranno sempre più pixel, sempre più economici, ovunque. Schermi
più grandi che riempiranno le stanze, per videoconferenze che
simuleranno l'effetto presenza delle persone".
La
combinazione tra accessibilità dei dati e tecnologie di
videochiamata farà sì che la collaborazione tra cittadini potrà
raggiungere nuovi livelli.
"Potremo
scegliere la comunità globale dove partecipare. In fondo ho creato
il web per facilitare la creatività di gruppo. Scienziati,
economisti potranno sempre più facilmente collaborare, mettendo
insieme le proprie idee per risolvere i problemi più gravi
dell'umanità. Il riscaldamento globale è una di quelle emergenze
che richiede molta condivisione e partecipazione da parte di tutti
quelli che possono aiutare".
La
speranza è nella nascita di "nuovi
sistemi di governo in cui persone affini, anche lontane e di diversa
cultura possano collaborare. Internet abbatte le barriere".
Tim
Berners Lee però non si fa illusioni. Sa che questa potenzialità
del web ha, come contro altare, grosse minacce. "I
governi possono spiare i cittadini sul web. Gli operatori possono
violare la neutralità della rete spingendo i pacchetti di dati nelle
direzioni volute, a favore di specifici servizi o contenuti e a danno
di altri".
La
soluzione? Il web ha in sé anche un possibile antidoto ai propri
veleni: ancora una volta, la collaborazione tra individui animati
dagli stessi ideali può mettere pressione sui governi, le
istituzioni e gli operatori telefonici perché si evitino derive che
restringono le libertà dei cittadini.
"In
futuro, il solo posto in cui si prenderanno decisioni politiche sarà
il web",
si augura Tim Berners Lee.
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