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La dimostrazione che ormai PD e PDL utilizzano gli stessi metodi per la bastonatura squadrista a mezzo stampa degli avversari – il metodo Boffo, o casa di Montecarlo o “calzini azzurri” – è in questo articolo de l’Espresso intitolato, come un pornazzo autoprodotto: “Grillo, l’autista e la cognata”.
Ci
si sono messi addirittura in tre per tirar fuori un’articolessa
fatta giuridicamente di niente ma contenente sufficienti messaggi
subliminali da far già gridare sui social network e sui blog al
“vedi, sono come gli altri”. Riferendosi a quelli del Movimento 5
Stelle, ovvio.
Non si è ancora insediato il nuovo parlamento, non hanno ancora detto beo, né avuto modo di fare alcunché di giusto o di sbagliato ma intanto è stata istituita la Precrimine. “Beppe Grillo, ti dichiaro in arresto per la futura corruzione, pardon scouting, del tuo deputato Pinco Pallino e per la futura inadeguatezza dei tuoi eletti”.
Non si è ancora insediato il nuovo parlamento, non hanno ancora detto beo, né avuto modo di fare alcunché di giusto o di sbagliato ma intanto è stata istituita la Precrimine. “Beppe Grillo, ti dichiaro in arresto per la futura corruzione, pardon scouting, del tuo deputato Pinco Pallino e per la futura inadeguatezza dei tuoi eletti”.
Detto
che L’Espresso non lo riconosco più da quella rivista militante e
progressista che era negli anni settanta-ottanta e che certi toni,
certe impostazioni e infine quest’ultima propensione
all’attenzionamento degli avversari dei suoi politici di
riferimento con metodi da Lavitola in
missione a Santa Lucia,
vale la pena soffermarsi sui dettagli di questo piccolo pezzo di
propaganda ad usum piddini.
In
soldoni, è proprio il caso di dire, l’articolo vorrebbe
ricostruire le attività imprenditoriali in Costa Rica dell’autista
di Grillo, tale Walter Vezzoli, definito come molto vicino al leader
del M5S, per suggerire ai suoi piccoli lettori che dietro a tanti
buoni propositi di bontà ed ecologia ci sarebbe un bel po’ di
denaro accumulato da far fruttare in altro modo. Come se gli altri
partiti, soprattutto quelli dai quali proviene la predica, si
dedicassero solo alla cura dei lebbrosi e alla lavanda dei piedi dei
derelitti, ça va sans dire.
Tornando
in argomento. Visto il suo interesse ai fini dello studio dei metodi
della propaganda, vi citerò alcuni estratti dall’articolo, con
commento mio e sottolineando le parole chiave, quelle che servono
allo scopo ultimo di accendere i ventilatori davanti al
letame.
“Tredici società aperte in Costa Rica, per compiere operazioni immobiliari, investimenti, costruzioni, incluso il progetto per un resort di lusso.
Quattro di queste società risultano immatricolate con la formula della “sociedad anonima”, uno schermo giuridico che consente di proteggere l’identità degli azionisti.”
Qui già Carlo Gubitosa ha commentato che società anonima non è sinonimo di onorata società, ergo qualcosa di losco ma è la denominazione di una delle tante possibili forme giuridiche delle società. Inoltre, come prosegue l’articolo:
“Tredici società aperte in Costa Rica, per compiere operazioni immobiliari, investimenti, costruzioni, incluso il progetto per un resort di lusso.
Quattro di queste società risultano immatricolate con la formula della “sociedad anonima”, uno schermo giuridico che consente di proteggere l’identità degli azionisti.”
Qui già Carlo Gubitosa ha commentato che società anonima non è sinonimo di onorata società, ergo qualcosa di losco ma è la denominazione di una delle tante possibili forme giuridiche delle società. Inoltre, come prosegue l’articolo:
“Dalle
carte che “l’Espresso” ha potuto consultare emerge però che
tra gli amministratori compare, insieme a Vezzoli, Nadereh Tadjik,
ovvero la cognata di Grillo, la sorella di sua moglie Parvin, di
origini iraniane.”
Le carte. Sperando che non siano false. Messe lì da qualche Scaramella o Lavitola della situazione. Proseguiamo. La cognata. Qui i cagnolini salivano perché è suonato il campanellino e davanti agli occhi è comparsa l’immagine olografica di Tulliani, della casa di Montecarlo e di Fini. Il fatal cognato, come si potrebbe dire. La riproposizione di uno schema di successo, visto l’unhappy end di Gianfranco. Chissà mai che non funzioni anche con Grillo?
Le origini iraniane. Beh, qui è un gol a porta vuota. L’Iran è pura black list, lo spauracchio dell’impero e anche il Corriere ha pucciato a lungo il biscotto l’altro giorno sul suocero iraniano, scomparso di recente.
“Nella Armonia Parvin sa – stesso nome della signora Grillo – la presidente Nadereh Tadijk e il secretario Vezzoli sono affiancati da un terzo amministratore, un italiano residente in Costa Rica che si chiama Enrico Cungi. Cungi nel 1996 venne coinvolto in un’indagine per narcotraffico. Arrestato in Costa Rica e poi estradato in Italia ha passato tre mesi nel carcere di Rebibbia, ma non risultano condanne a suo carico.”
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di proseguire nella lettura del pezzo. Quel “narcotraffico” è capace di cancellare tutto il resto – compresa l’ammissione dell’assenza di condanne della persona citata – e di imprimersi nelle testoline dei piddini come un marchio di fuoco. E’ la lettera scarlatta.
Le carte. Sperando che non siano false. Messe lì da qualche Scaramella o Lavitola della situazione. Proseguiamo. La cognata. Qui i cagnolini salivano perché è suonato il campanellino e davanti agli occhi è comparsa l’immagine olografica di Tulliani, della casa di Montecarlo e di Fini. Il fatal cognato, come si potrebbe dire. La riproposizione di uno schema di successo, visto l’unhappy end di Gianfranco. Chissà mai che non funzioni anche con Grillo?
Le origini iraniane. Beh, qui è un gol a porta vuota. L’Iran è pura black list, lo spauracchio dell’impero e anche il Corriere ha pucciato a lungo il biscotto l’altro giorno sul suocero iraniano, scomparso di recente.
“Nella Armonia Parvin sa – stesso nome della signora Grillo – la presidente Nadereh Tadijk e il secretario Vezzoli sono affiancati da un terzo amministratore, un italiano residente in Costa Rica che si chiama Enrico Cungi. Cungi nel 1996 venne coinvolto in un’indagine per narcotraffico. Arrestato in Costa Rica e poi estradato in Italia ha passato tre mesi nel carcere di Rebibbia, ma non risultano condanne a suo carico.”
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di proseguire nella lettura del pezzo. Quel “narcotraffico” è capace di cancellare tutto il resto – compresa l’ammissione dell’assenza di condanne della persona citata – e di imprimersi nelle testoline dei piddini come un marchio di fuoco. E’ la lettera scarlatta.
“A
che cosa serve questa costellazione di società, dotate per altro di
capitali sociali minimi, non più di 10 mila dollari
ciascuna?
Difficile dare una risposta precisa, visto che l’oggetto sociale indicato nelle carte appare ampio. Ad aumentare la difficoltà c’è poi il fatto che il livello di trasparenza delle informazioni societarie in Costa Rica è tra i più bassi al mondo. Non per niente il Paese del Centroamerica è inserito nella black list dei paradisi fiscali dal Tesoro italiano.”
Black list. Una parola che è in grado di pietrificare all’istante i commercialisti. Provate a portar loro una fattura, regolarissima, ma proveniente da un vostro fornitore di San Marino. “Ma sei matta?! San Marino è nella black list!” Qui parliamo addirittura di un paradiso fiscale, pensate alle associazioni che nascono nei cervellini omologati: evasione, esportazione illegale di capitali, riciclaggio, denaro sporco. Se queste parole si uniscono al narcotraffico di prima, i cervellini smettono perfino di pensare alle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, all’affare Monte Paschi e si concentrano solo sul nuovo target. Mission accomplished.
Difficile dare una risposta precisa, visto che l’oggetto sociale indicato nelle carte appare ampio. Ad aumentare la difficoltà c’è poi il fatto che il livello di trasparenza delle informazioni societarie in Costa Rica è tra i più bassi al mondo. Non per niente il Paese del Centroamerica è inserito nella black list dei paradisi fiscali dal Tesoro italiano.”
Black list. Una parola che è in grado di pietrificare all’istante i commercialisti. Provate a portar loro una fattura, regolarissima, ma proveniente da un vostro fornitore di San Marino. “Ma sei matta?! San Marino è nella black list!” Qui parliamo addirittura di un paradiso fiscale, pensate alle associazioni che nascono nei cervellini omologati: evasione, esportazione illegale di capitali, riciclaggio, denaro sporco. Se queste parole si uniscono al narcotraffico di prima, i cervellini smettono perfino di pensare alle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, all’affare Monte Paschi e si concentrano solo sul nuovo target. Mission accomplished.
Finora
solo insinuazioni e sospetti, tutto qui, quindi? Qualcosa però
l’Espresso ha trovato, nelle famose carte che ha visionato, che vi
credevate.
“Almeno una delle società targate Vezzoli-Tadijk ha però in cantiere un progetto ben preciso. Ecofeudo, infatti, è il nome di un resort extra lusso da 30 ettari da costruire sulle colline della baia Papagayo. A giudicare dalle foto pubblicate Ecofeudo non sarà un villaggio popolare.
La zona è considerata una delle più promettenti per chi vuole investire nel turismo. Nel resort le ville saranno di alto livello: «potranno avere una superficie fino a 750 metri quadri coperti su un’area propria di 5000 metri quadri». “
Siete delusi, vero? Eravate convinti che, dopo la lavanda dei piedi ai lebbrosi, queste madriterese scese in politica avrebbero fondato società per la costruzione di alloggi popolari per gli esodati e i terremotati, affidandosi alle cooperative amiche. Invece no, sono degli sporchi capitalisti che vi hanno costretti con l’inganno e gli incantesimi di Casaleggio a scippare il voto al centrosinistra, facendo piangere la Bindi e spezzando il cuoricione a Bersani.
“Almeno una delle società targate Vezzoli-Tadijk ha però in cantiere un progetto ben preciso. Ecofeudo, infatti, è il nome di un resort extra lusso da 30 ettari da costruire sulle colline della baia Papagayo. A giudicare dalle foto pubblicate Ecofeudo non sarà un villaggio popolare.
La zona è considerata una delle più promettenti per chi vuole investire nel turismo. Nel resort le ville saranno di alto livello: «potranno avere una superficie fino a 750 metri quadri coperti su un’area propria di 5000 metri quadri». “
Siete delusi, vero? Eravate convinti che, dopo la lavanda dei piedi ai lebbrosi, queste madriterese scese in politica avrebbero fondato società per la costruzione di alloggi popolari per gli esodati e i terremotati, affidandosi alle cooperative amiche. Invece no, sono degli sporchi capitalisti che vi hanno costretti con l’inganno e gli incantesimi di Casaleggio a scippare il voto al centrosinistra, facendo piangere la Bindi e spezzando il cuoricione a Bersani.
Che
vi devo dire, questo è il livello del dibattito politico. Basso,
come direbbe il compianto Professor Pazzaglia. Cosa vogliono
dimostrare queste “inchieste”, quella dell’Espresso ripresa per
altro anche in pompa magna dal TG La7 di Mentana? Niente, vogliono
semplicemente cercare di appiattire il M5S sugli altri partiti
politici, suggerendo che sono tutti uguali, che il popolo non è in
grado di fare scelte perché si affida a dei trafficoni, ecc. E solo
perché gli italiani si sono permessi di votarlo. Alla fine, non è
il M5S che è colpito – chi se ne frega, dopo tutto – è il
concetto di scelta democratica, di sovranità del popolo.
Mi
dispiace ma sono metodi da P5, da mestatori di professione e non
importa che prendano di mira Grillo o Fini o chiunque altro. Questi
mezzucci dimostrano solo lo scadimento della competizione politica e
dovrebbero preoccupare i piddini, visto che sono la prova che
l’identificazione con l’aggressore è ormai quasi completata.
“Bisogna
andare a fondo, indagare in questi fatti del Costa Rica”, gridano
già. Ecco, l’esca ha già fatto abboccare il pesce.
Solo dei fenomenali ingenui possono pensare che un qualsiasi movimento politico sia formato solo da cloni della vergine Maria. Si può solo sperare che dei nuovi del mestiere ci mettano un po’ di più del solito a farsi corrompere e che in mezzo a loro ci siano parecchie persone oneste, che esistono ancora, per fortuna.
Solo dei fenomenali ingenui possono pensare che un qualsiasi movimento politico sia formato solo da cloni della vergine Maria. Si può solo sperare che dei nuovi del mestiere ci mettano un po’ di più del solito a farsi corrompere e che in mezzo a loro ci siano parecchie persone oneste, che esistono ancora, per fortuna.
Chiudo
ricordando che ieri si è ucciso David Rossi, responsabile della
comunicazione di Monte Paschi. Ancora il caso MPS, che è un enorme
fuoco che cova sotto la cenere. La notizia è già scesa a fondo
pagina e noi di cosa stiamo parlando? Del resort di lusso nel Costa
Rica.
Capito?
Capito?
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