Mi piacerebbe poter dire che su questo blog stiamo seguendo la campagna acquisti qatariota in tutti i Paesi in crisi, ma non è vero. In realtà, sono le notizie dal Qatar che saltano agli occhi una settimana sì e una no, non c'è insomma alcun bisogno di seguirle.
Il Qatar è in prima linea, coi suoi petrodollari, per godersi l'asta dei beni dei Paesi europei. Un'asta ghiotta e conveniente, visto che si svende al primo che passa a quasi qualsiasi cifra perché "si devono pagare i debiti". Gran Bretagna, Francia, persino Germania, l'emiro punta soprattutto a grandi strutture turistiche o commerciali (resort e grandi magazzini come Harrod's) e a imperi del lusso. In Italia si è già distinto per l'acquisto della maison Valentino, e dell'intera Costa Smeralda. Ma qui si va anche per asset strategici, come aeroporti (Olbia), compagnie aeree (Meridiana) e -si vocifera- persino la Snam, una ghiottoneria per un Paese produttore di gas.
Ma il Qatar, come abbiamo raccontato un mese fa, non si limita a lussi e bellezze. Ha intenzione di dire la sua anche nei futuri assetti geopolitici, come si conviene ad una emergente potenza energetica: ecco allora truppe qatariote acquartierarsi in Mali in modo da avere un posto in prima fila anche lì.
La Grecia non poteva non finire nel mirino degli investimenti in "bellezze locali". L'emirato sta infatti trattando col governo greco l'acquisto di un resort di lusso, l'Astir Palace, di proprietà pubblica. 3 alberghi, spiagge riservate, bungalows e un porto turistico sulla penisola di Vouliagmeni, come racconta Bloomberg. Un luogo che rappresenta molto anche per la storia della Grecia: aperto dagli anni '60, ha ospitato celebrità come Jackie Kennedy, Aristotele Onassis, Nelson Mandela, Jane Fonda e Frank Sinatra.
Il valore di mercato è circa 285 milioni di euro. A tanto ammonta il vendersi l'anima, per dirottarne il ricavato alle banche europee.
Fonte:http://petrolio.blogosfere.it/2013/02/svendite-crisi-ora-il-qatar-va-a-fare-la-spesa-anche-in-grecia.html
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