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Ci sono persone per le quali le domande che contano consistono principalmente nel modo di vivere. Le altre invece si chiedono "perchè vivere?", "per quale motivo?", "a fare che cosa?" o "cosa bisogna raggiungere?". Di sicuro la maggior parte non penserà tanto al senso della vita quanto alla vita stessa.
A molti ad esempio sembra che farsi domande esistenziali sia una semplice perdita di tempo. Ma da che cosa derivano esse stesse?
Sarei quasi certo che ottenendo una casa desiderata da tanto tempo, un lavoro stabile, una famiglia e dei figli, la maggior parte di noi si chiederà il "perchè" di tutto questo. E se ciò non viene fatto quando si è giovani o maturi, lo si farà quando si è anziani.
Le riflessioni sul senso della vita arrivano a tutti noi tardi o presto. Sono qualcosa di nostro che nessuno ci può togliere perchè appartengono al nostro animo umano.
Purtroppo nei giorni d'oggi mentre si è praticamente schiacciati dalle "logiche dominanti" come:
il consumismo,
il profitto,
la competizione,
il successo
la crudeltà ;
non possiamo spesso o peggio - quasi mai, soffermarci e chiederci "oggi vivo? sì, e perchè lo faccio? lo faccio per qualcuno o per me stesso?", "che cosa sto cercando di fare e che strada voglio intraprendere?".
Questi nostri pensieri umani, naturali ed intelligenti sono scomodi a coloro che vogliono ottenere un "ricavo" a costo di rendere sia se stessi sia gli altri degli schiavi del materialismo.
Ed il sistema globale ci costringe a non essere più riflessivi e cercare le risposte alle domande che ci poniamo.
Dobbiamo trovare tempo per soffermarci, meditare e riflettere.
Solo così potremmo vivere e non solo esistere.
Solo così potremmo raggiungere la nostra serenità , ma anche quella altrui.
Fonte:http://storieriflessioni.blogspot.it/2012/12/il-pensiero-la-ricchezza-spirituale.html
Grazie della condivisione! :)
RispondiEliminanon possiamo spesso o peggio - quasi mai, soffermarci e chiederci "oggi vivo? sì, e perchè lo faccio? lo faccio per qualcuno o per me stesso?", "che cosa sto cercando di fare e che strada voglio intraprendere?''.
RispondiEliminaQuello che scrivi è esatto, poichè per ognuno di noi è possibile trovarsi davanti a quel ''bivio''.....quindi il senso è: quanto si è disposti a rischiare?Se rimaniamo fermi non lo sapremo mai, se torniamo indietro non lo sapremo mai se prendiamo una via possiamo pentirci e dire che si è rischiato per la strada sbagliata, e se ci va bene ci diremo di aver saputo rischiare.........Tu sei propositivo Jan, ma a volte le persone rimangono ''bloccate'', non per mancanza di coraggio ma per amore verso chi non si vuole ferire, verso chi ha diritto di vivere la sua vita senza vincoli ed in piena libertà ..Non quella scelta che si vede ma quella scelta che si sente, comprenderai?
LAnonima
Ci ripasso spesso da questo posto, non so sento che mi appartiene solo condividendo quel che è scritto, mi dico:é possibile incrociare persone così simili a noi a livello interiore? E' possibile sentirsi vicino a qualcuno così distante, e sentirsi così distante a qualcuno così vicino?
RispondiEliminaCiao Jan......
Non mi sarei mai aspettata da tutto questo il NULLA!!
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