Dopo i numerosi scandali cha hanno colpito la Regione Lombardia Formigoni ha preso la decisione di non dimettersi: egli ha deciso di azzerare la giunta e di restare comunque tutto. Dopo i numerosi scandali invece di ridare la parola agli elettori Formigoni ha preso la decisione di proseguire con il mandato mostrando tra l’altro “un attaccamento alla poltrona”, come lo definiscono molti, formidabile. Sembra rivedere Berlusconi che attorniato da vari scandali e processi non accennò comunque a dimettersi. Ben 14 i membri della giunta e consiglio di Regione Lombardia indagati: nonostante questo Formigoni è “irremovibile e inattaccabile”. La decisione del governatore della Regione Lombardia è un ulteriore “dimostrazione” che offre una politica italiana “lontana” dai cittadini, lontana dai futuri elettori: un gesto che “scava” ancora più un “solco” tra politica e cittadini che ormai ha già assunto i connotati di un immenso canyon. Formigoni ritiene di aver ben governato insieme agli altri la Regione Lombardia e non vede i “motivi” da portare alle sue dimissioni come a quelle dell’intera giunta. La Lega Nord, tra l’altro “ricattata” da Formigoni di far “cadere” le altre regioni governate dalla Lega e dal PDL, sembra volere le elezioni per la prossima primavera a differenza del governatore che invece vuole arrivare a fine mandato con un nuovo programma “essenziale” e con persone definite da lui “eccellenti”.
Dopo tutto l’antipolitica è quella di Grillo o di Renzi e non quella di Formigoni e di altri politici italiani che non si rendono conto di quello che fanno e non comprendono il particolare momento che l’Italia sta attraversando. Formigoni e altri sono parte di una politica “miope”, completamente “ridicola” e “assurda” per quanto riguarda alcuni suoi comportamenti.
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