Fonte:http://freeskipper.blogspot.it/2012/09/prezzi-delle-case-radoppiati-tutta.html
La crisi economica che ormai soffia da diversi anni sul Vecchio
continente, risparmiando solo alcune isole felici come la Germania,
secondo molti nostalgici delle monete nazionali sarebbe la
'causa-effetto' dell’ingresso delle nazioni nella moneta unica europea:
l’euro! Così sempre più spesso si sente dire che dall'ingresso nell'euro
i prezzi delle case sono raddoppiati, mentre i salari sono rimasti
fermi. Ma se per gli stipendi, di fatto, è andata anche peggio di quel
che si dice, con una crescita, in dieci anni, inferiore all'inflazione,
sui valori immobiliari andrebbero fatte delle opportune distinzioni.
L'ingresso nella moneta unica ha certamente dato una spinta fortissima
ai prezzi delle case. Buona parte di questa dinamica è però stata
sostenuta dai mutui, in quanto per la prima volta gli italiani si sono
trovati con:
1. tassi di interessi bassi;
2. importi elevati per l'acquisto di un immobile.
Per
chi non se lo ricorda, provate a chiedere quanto costava un mutuo con
la lira e com'erano gli interessi al 12%! Secondo il settimanale 'The
Economist', che come ogni trimestre pubblica il suo indice mondiale dei
prezzi delle case, tra il gennaio 2002 (ingresso nell'euro) e il 2008
(picco dei prezzi) l'aumento in Italia dei prezzi è stato notevole:
quasi il 40%, ossia il triplo dell'inflazione, ai livelli della Spagna e
persino più che in Irlanda. Ben diversa è però la situazione se
prendiamo come riferimento l’anno corrente, il 2012: l'aumento
accumulato in sei anni si dimezza!!! Cosa è successo? Secondo 'The
Economist' dal 2008 i prezzi in Italia scendono, mentre in un paese come
la Francia i valori sono riusciti a mantenere la spinta accumulata.
Eccome se scendono. Il più autorevole settimanale economico al mondo
indica infatti che in 5 anni la diminuzione è stata del 9,4%, con un
duro colpo nell'ultimo anno (-3.4%). Insomma, in Italia comprare casa
con un mutuo è sempre più caro: a maggio 2012 il tasso medio d'interesse
sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un'abitazione si
attesta al 4,12%, con un aumento di 103 punti base rispetto ad un anno
fa. Un balzo che ci allontana dall'europa dove in media i tassi sui
mutui casa sono inferiori di 62 punti rispetto a quelli italiani. Non
c'è da stupirsi quindi se le compravendite immobiliari languono: nel
primo trimestre del 2102, infatti, hanno registrato un crollo del 17,8%.
A dirlo sono i dati di Confartigianato.
Related Posts
{{posts[0].title}}
{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[1].title}}
{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[2].title}}
{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[3].title}}
{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione