Di Paolo De Gregorio
La principale ragione per cui ho in odio l’attuale modalità del fare politica e del suo modo di rapportarsi con i cittadini elettori è la sfacciata e plateale DOPPIEZZA: linguaggio diretto, brutale, mirante al sodo, usato per parlamentare e inciuciare tra di loro; sfumato surreale, sfuggente, retorico, quando ci si rivolge ai cittadini, e sempre lontanissimo dalla realtà dei fatti.
Questi politicanti, con Napolitano in testa, ci trattano da sudditi deficienti, inadatti a capire gli altissimi concetti del gioco politico (io do questo a te e tu dai questo a me), ci parlano di etica, di valori, di senso delle istituzioni, di amor patrio, mentre praticano illegalità , spartizioni, prepotenze alleanze sottobanco con mafie, banche, Curia vaticana, massoneria, potentati economici.
Wikileaks e il suo creatore Assange sono odiati e perseguitati in mezzo mondo semplicemente perché hanno messo a nudo il reale funzionamento e il reale linguaggio della politica e della diplomazia, nello stesso modo in cui oggi in Italia si attaccano il Fatto Quotidiano, Di Pietro e Grillo che chiedono che siano pubblicate le telefonate intercorse tra Napolitano e Mancino.
Anche se prive di valenza penale (come già dichiarato dai magistrati di Palermo), le telefonate tra Napolitano e Mancino non devono essere pubblicate perché disvelerebbero il reale linguaggio e il bieco livello della politica, fatta di amicizie personali, spintarelle, ricatti, intromissioni, e potrebbero fare a pezzi la credibilità di Napolitano quale garante di terzietà e indipendenza della sua funzione istituzionale.
Dopo l’ascolto di queste intercettazioni, il primo discorso ufficiale di Napolitano sarebbe accolto da risate, sberleffi, scherno, e si sa che una risata ti seppellisce prima ancora della tua dipartita.
L’argomento ricorda gli anatemi della Chiesa che se la prende con le coppie di fatto e quelle omosessuali censurandone lo scandalo morale, mentre copre e protegge chi nelle sue file insidia bambini, violenta, sevizia, maneggia denaro sporco e seppellisce in chiesa un boss della Magliana, tanto pio e che cacciava tanti soldi.
Tutto ciò, in politica come nel mondo dei preti, è ancora possibile che avvenga grazie all’omertà di un sistema mediatico TOTALMENTE di proprietà capitalista, compresa “Repubblica” che è di De Benedetti, eccezione fatta per “il Fatto Quotidiano” che è di proprietà dei giornalisti che vi lavorano.
Tutto il resto della disinformazione è in mano alla Chiesa che, con quotidiani, televisioni, opere, università , parrocchie, orienta il popolo cattolico verso il voto politico alla destra.
Per una speranza di cambiamento dobbiamo sommare 3 fattori nuovi:
-in un sondaggio la credibilità della politica arriva solo al 5%
-l’anno scorso il 57% degli italiani, sconsigliati da tutti i grandi partiti, andarono a votare per bocciare 3 decisioni del governo che voleva privatizzare l’acqua, ricominciare col nucleare, introdurre l’impunibilità di Berlusconi.
E gli italiani vinsero.
-alle prossime elezioni per la prima volta vi è una vera alternativa, il Movimento 5 Stelle che si presenta alle elezioni con un programma scritto che parla chiaro, e che se vincesse azzererebbe tutta la attuale classe politica con leggi di salute pubblica che impongono che tutti i parlamentari non possono andare oltre le due legislature (retroattive), che i condannati non possono andare in Parlamento, che siano eliminati i senatori a vita, che la RAI diventi una “pubblic company” dove i cittadini che pagano il canone siano i soli azionisti ed i soli ad eleggere il direttore generale con tutti i poteri.
Questa volta gli italiani non hanno un alibi. Se veramente vogliono azzerare l’attuale classe politica possono farlo, e questo sarebbe un grosso passo in avanti.
Da Facebook
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