Da quando ho imparato a camminare mi piace correre (Nietzsche)
Di Andrea 'Perno' Salutari
Lo sport nel XXI secolo
Oggi inauguro una nuova sezione del mio blog dedicata allo sport.
La civiltà umana del XXI secolo contagia tutti, purtroppo anche lo
sport. Il calcio e con esso il calciomercato regala le perle migliori,
giocatori mercenari e presidenze come avvoltoi. Berbatov nei giorni
scorsi ci ha deliziato. Ma lo sport non è solo calcio, è anche tanto
sudore e sacrificio. Una medaglia olimpica come Schwazer si dopa per
essere ancora competitivo, il sette volte vincitore del Tour De France,
Lance Armstrong, lo faceva per entrare nella storia. C'è anche l'altra
faccia del doping. Siamo passati dalla "sportività" ad accusare altri di
doping solo perchè più forti, pensiamo alla polemica di Carl Lewis
contro Bolt e i giamaicani.
Certo, la pressione, la vittoria a tutti costi, obbliga a gesti estremi.
Perchè lo sport dovrebbe aiutare a vivere, ma la competizione estrema
uccide. Il tecnico della nazionale di pallavolo russa, Ovcinnikov, si è
suicidato (pare) a causa della sconfitta delle olimpiadi. Si muore anche
di sport. Rileggendo tutto ciò vengono i brividi a pensare che un’altra
atleta, Samia Yusuf Omar, è morta su un barcone di immigrati mentre
cercava di raggiungere l'Italia. Ma si sa, l'Africa ha problemi più
seri. Ad ognuno le proprie priorità.
La poltrona uccide 5,3 milioni di persone all’anno.
L'inattività fisica uccide quanto il fumo, ogni anno 5,3 milioni di
persone morirebbero nel mondo a causa dell'inattività fisica, il dato è
stato analizzato recentemente da uno studio scientifico di 33
ricercatori pubblicato su The Lancet. Lo studio è stato pubblicato poco
prima delle ultime olimpiadi di Londra. Paradossalmente mentre i
migliori atleti del mondo gareggiano e rappresentano la propria nazione,
c’è un popolo che muore seduto sul suo comodo divano forse proprio
mentre guarda in televisione le imprese olimpiche.(1)
La pigrizia dell’umanità la si può notare da piccole cose che incidono
sulla nostra vita, l’uso dell’auto anche per fare poche centinaia di
metri danneggia sia il nostro fisico, sia l’ambiente in cui viviamo.
Secondo lo studio un terzo della popolazione non svolge neanche una
passeggiata di 30 minuti e non svolge neanche 3 piccoli allenamenti di
20 minuti di un qualsiasi sport. Ma sicuramente passa moltissime ore
davanti ad un PC, una console o una televisione.
Il numero di morti per inattività fisica è in aumento, il dato è
gravoso. Nel 2008 furono 5,3 milioni su un totale di 57 milioni di morti
in tutto il mondo per malattie, pari ai decessi causati da altre
cattive abitudini mortali, come le sigarette, o all'obesità dovuta a uno
stile alimentare insano. Secondo lo studio The Lancet se il livello di
inattività calasse almeno del 10 per cento, si potrebbero salvare ogni
anno mezzo milione di vite umane.
Correre per 10 motivi
1. Correre è il miglior modo per combattere le malattie cardiovascolari.
Bastano 30 minuti al giorno 4 giorni a settimana per raggiungere un
ottimo livello di forma.
2. Correre fa bene al cuore. Dopo pochi mesi in cui si corre le pareti
del cuore si inspessiscono e i ventricoli si ingrandiscono
3. La corsa è uno sport molto economico: servono semplicemente delle buone scarpe e un abbigliamento adeguato.
4. Correre è il metodo migliore per ridurre lo stress
5. La corsa è accessibile a tutti: al parco, in montagna o per la strada, un posto per correre c’è sempre.
6. Correre è il modo migliore per bruciare calorie, dimagrire e/o tonificare
7. La corsa è un metodo di allenamento molto flessibile: si può correre da soli, in compagnia e quando si vuole
8. Correre fa stare decisamente bene: quando si corre regolarmente la
forma fisica, l’autostima e la confidenza con il proprio corpo crescono.
9. Correre è facile da imparare: non servono corsi specializzati né
insegnamenti particolari come per la maggior parte degli altri sport.
10. La corsa è per le famiglie, per i giovani e per gli individui di
ogni età: non ci sono limitazioni, l’importante è che non manchi la
passione. (2)
Correre per stare lontani, per stare fuori, per stare soli (Mauro Covacich)
Nel prossimo articolo pubblicherò i primi passi per tutti i sedentari
che vorranno provare l’ebbrezza di alzarsi dalla poltrona e poter così
vivere in maniera più completa la propria vita fisica e mentale.
Ho inaugurato questa sezione preoccupato che lo sport da cura
dell'umanità ne uscirà vittima. E’ una riflessione che spesso faccio
quando correndo per la città penso alle conseguenze dell’estrema
competitività e dei troppi soldi che circolano, lo sport dovrebbe
migliorare la vita, difficile pensarlo quando a pieni polmoni si respira
lo smog creato dalla nostra civiltà. Ma forse correre è anche fuggire da tutto questo …
Fonte:http://patriadelribelle.blogspot.it/2012/09/la-corsa-contro-la-morte.html
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