Di Martino
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Le immense baggianate che continuano a propinarci questi signori del Governo Tecnico non possono aggirare i dati economici. E i dati ISTAT parlano chiaro: il nostro PIL, nel periodo aprile-giugno, è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre gennaio-marzo, mentre del 2,6% rispetto al secondo trimestre del 2011.
Altro che crescita. Crescita del menga! L’Italia è un paese al collasso, costretto com’è a sopportare i costi della speculazione finanziaria, con una pressione fiscale che sfiora il 55%. Il paese si colloca dietro tutte le grandi economie del mondo ed è l’unico paese che non cresce. Gli USA crescono dello 0,4%, mentre la Germania cresce del 0,3%. Alle nostre spalle, naturalmente.
Poi però abbiamo quel geniaccio di Monti, che spara le sue proverbiali assurdità. Ecco cosa dice:
Sono fiducioso nel ritenere che la parte del programma relativa all’austerità si ridurrà gradualmente. Serviva ridurre rapidamente il deficit. Ma l’Italia tornerà a crescere nel 2013, questa è la mia attesa.
Ma… ma dove vive questo? Il 2013 è alle porte e i consumi sono crollati peggio delle torri gemelle. I dati non sparano cazzate, dicono la tremenda verità: Agricoltura -1,9%; Industria -1,6%; Servizi -0,5%; Consumi Famiglie -1%. Questo nell’ultimo trimestre. Se questo è il trend, e a governare il paese ci andrà la sinistra delle tasse, la crescita la vedremo alle calende greche. Se poi ci aggiungiamo un livello della disoccupazione da record: 10,9% nel primo trimestre 2012, allora, possiamo dire che siamo alla sagra delle assurdità.
Ah, però intanto possiamo consolarci con la spesa nella pubblica amministrazione. Quella non diminuisce mai. Anzi, cresce: +0,2%. Perché lo Stato ha fame, e certe imposte inique vanno a finanziare oltre che gli interessi da restituire alle banche della speculazione, anche la burocrazia inefficiente, così refrattaria a qualsiasi riforma che ne tagli i costi.
Bugie, solo bugie. Ecco cosa ci propina il Governo Monti da dieci mesi a questa parte. E tutto per giustificare la sospensione della democrazia e tenerci buoni, mentre l’Italia si svende al peggior offerente in Europa e nel mondo. Continuiamo pure a parlare della Polverini… vah…
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