Crollo delle partenze d’agosto con un calo del 29,5 per cento rispetto
allo stesso mese di un anno fa nei dati diffusi da Federalberghi,
secondo cui quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa durante i mesi
estivi e quelli che si muoveranno saranno circa 27 milioni (rispetto ai
33,2 del 2011), pari al 44,7% della popolazione (rispetto al 55% del
2011).
"A memoria statistica non si era mai visto un calo così generalizzato e
devastante di uno dei settori che potrebbe, se opportunamente
supportato, rappresentare il primo volano per la ripresa economica del
Paese", ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca,
alla lettura dei dati. "Inoltre -sottolinea il presidente degli
Albergatori italiani- tra tutti coloro che stanno per fare o hanno già
fatto le vacanze estive, il 76,6% sceglie l’Italia (rispetto al 77,7%
del 2011) contribuendo seppur parzialmente a rilasciare ricchezza
economica nel proprio Paese e solo il 18,5% (rispetto al 21,4% del 2011)
preferisce l’estero".
I dati
E sul fronte di coloro che non faranno vacanza per motivi economici,
aggiunge Bocca, "il numero quest’anno s'impenna al 51,6% (rispetto al
42,8% del 2011) portando ben 3 italiani su 10 a dichiarare la propria
povertà turistica". Il segnale, a questo punto, argomenta, "è
inequivocabile: la crisi dopo aver falcidiato la classe medio-bassa,
adesso sta colpendo il ceto medio che in Italia ha sempre costituito la
struttura portante del sistema dei consumi e la situazione ci obbliga a
richiedere a Governo e Parlamento lo stato di crisi del settore, unico
strumento tecnico-giuridico per mettere in moto, auspichiamo, quella
scossa indispensabile per definire mezzi e misure dei quali il turismo
non può più fare a meno".Tornando ai dati, secondo le stime
diFederalberghi le flessioni registrate sono: su giugno dai 8,4 milioni
del 2011 ai circa 6,6 milioni (-21,5%); luglio da 12,5 milioni del 2011 a
circa 10,9 (-13%); agosto da circa 21,9 milioni del 2011 a 15,4 milioni
(-29,5%), settembre da 5 milioni del 2011 a 3,6 (-27,7%), dati
comprensivi di chi ha fatto più di una vacanza...
Per scongiurare il rischio di "fallimento o chiusura di centinaia di
imprese", Bocca chiede "un ministero del Turismo con portafoglio, la
riapertura dei 'Buoni Vacanzà destinati essenzialmente ai meno abbienti,
una rivoluzione nella Governance del settore con restituzione allo
Stato di alcune competenze, un’intelligente ristrutturazione
dell’Enit-Agenzia del Turismo, combinati con la revisione e il riesame
di leggi quali quelle che hanno introdotto l’imposta di soggiorno o
limitato l’uso del denaro contante". Questi "potrebbero essere i primi
punti all’ordine del giorno alla riapertura dell'attività parlamentare"
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