Migliaia di persone hanno manifestato per le strade di Montreal nel pomeriggio di ieri.
Si manifesta contro la privatizzazione dei servizi pubblici e contro l’aumento delle tasse scolastiche del 75%.
Il percorso della manifestazione non era noto alla polizia. L’evento si è concluso nel vecchio porto di Montreal. Durante la manifestazione sono stati lanciati fuochi d’artificio ma erano gesti isolati e la polizia non è intervenuta.
C’erano circa 100.000 persone e la manifestazione è stata molto pacifica.
Riguardo alle riforme contestate dagli studenti, coloro che inizieranno la scuola nel mese di ottobre non avranno diritto ai contributi pubblici, una situazione che fa temere il peggio per chi più ne ha bisogno.
Questa è la sesta manifestazione nazionale da marzo: è iniziato tutto il 22 marzo con una grande manifestazione del movimento studentesco. Da allora il 22 di ogni mese si organizza una grande manifestazione.
É una mobilitazione molto importante quindi sia per partecipazione che per durata: il governo da maggio ha anche emesso una legge che dura solo un anno contro le manifestazioni e gli scioperi.
La legge suddetta reprime il diritto di manifestazione e associazione.
Le varie associazioni ed organizzazioni studentesche si oppongono fortemente alle riforme neoliberali che riducono il benessere delle collettività: queste riforme determinano un sempre maggiore “scarto” fra i ricchi e i poveri secondo le suddette associazioni.
Alla manifestazioni si sono unite anche organizzazioni femministe e ambientaliste e nondimeno esponenti di partiti politici: infatti il governo del Quebec in questa situazione incandescente ha annunciato le elezioni per il 4 settembre.
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