Mentre Obama e Cameron minacciavano un diretto intervento occidentale per creare una "no-fly zone" e un corridoio umanitario (sic) lungo il confine siro-turco, il Primo ministro israeliano Benjamin Nethanyahu intensificava le minacce di un attacco preventivo contro l'Iran nelle prossime settimane. Le minacce di Nethanyahu hanno spinto nuove personalità, come il gen. Gabi Ashkenazi, fino a poco fa Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate israeliane, a unirsi alla crescente schiera di leader militari, del Mossad e dello Shin Bet che hanno preso posizione pubblica sia contro le esternazioni di Nethanyahu che del suo ministro della Difesa Ehud Barak.
Gli specialisti di sicurezza israeliani hanno preso nota del fatto che, mentre il capo degli Stati Maggiori Riuniti USA gen. Martin Dempsey ha ripetutamente ammonito Israele contro un'azione unilaterale, la sola voce che sicuramente costringerebbe Nethanyahu e Barak ad obbedire, quella del Presidente Obama, è rimasta silenziosa. Il quotidiano Ha'aretzha scritto questa settimana che il silenzio di Obama viene visto come un semaforo verde per i piani di Nethanyahu e Barak.
Questo è il parere di Lyndon LaRouche, il quale considera l'intero Medio Oriente come una polveriera che può innescare un conflitto mondiale. Il Presidente Obama, denuncia LaRouche, sta conducendo il mondo verso uno scontro termonucleare con Russia e Cina, usando le situazioni in Siria e Iran come pretesto per una guerra generale.
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