Di Stefano Todisco
Le notizie di alcune “fortuite
scoperte archeologiche” effettuate in India nel 2004, hanno riportato
l’attenzione sul tema dei Giganti dell’antichità.
Le
fotografie dei giganti indiani sembravano autentiche, ma gli autori
della bufala (la redazione di Hindu Voice) hanno poi confessato il
clamoroso falso. Insomma, un abile tecnico di Photoshop e di
altri programmi di fotoritocco potrebbe riprodurre immagini di scavo in
cui vengono trovati scheletri giganti ripuliti da addetti ai lavori
minuscoli come lillput.
Le burle riportavano notizie di tavolette iscritte con un passo del poema epico indù Mahabharata, datato al 200 a.C. circa, in cui i giganti si cimentavano in una lotta contro gli dei, una vera e propria gigantomachia.
Le foto degli scheletri propongono soggetti di inimmaginabili dimensioni. National Geographic (divisione
per l’India) si era subito dissociata da tale notizia ritenendola
evidentemente falsa e ha chiarito che si trattava di uno scherzo dei
colleghi indiani. Ma, anche se questa si è rivelata una beffa, l’epica e
i testi sacri parlano più volte dei giganti dell’antichità.
La foto di un presunto “scheletro gigante” trovato in India
Femore proveniente presumibilmente dalla Mesopotamia al Blanco Fossil Museum, USA
Le Fonti Bibliche sui Giganti
“In
quel tempo vi erano i giganti (nephilim) sulla terra e ve ne furono
anche dopo che i figli di Dio si erano uniti alle figlie degli uomini e
da queste nacquero loro dei figli.” (1)
È il più celebre passo biblico
che parla di giganti ma non l’unico. Qui il libro della Genesi narra
l’incipit della vicenda di Noè, conclusasi col diluvio universale e con
la morte di tutti coloro che non erano della sua famiglia, compresi i
giganti.
La parola “nephilim” indica letteralmente “i caduti” come a indicare una stirpe dalle caratteristiche ultraterrene a metà tra uomini e dei. Uomini
di dimensioni fuori dal comune ritornano in altri passi biblici come in
quello in cui Mosè manda esploratori nella Terra Promessa:
“…e
tutta la gente che vi abbiam veduto è di grande statura; vi abbiamo
visto anche i giganti, i figli di Anac che sono della razza dei giganti.
Di fronte a loro ci pareva di essere delle locuste e noi tali
sembravamo a loro.” (2)
Il passo fa riferimento alla discendenza di Anac, primo rudimentale accenno a una discendenza di giganti causata da un’eredità genetica mentre per una notizia di tipo etnico sul gigantismo vi è il passo:
“…prima
vi abitavano i Refaim, che gli Ammoniti chiamavano Zamzummin, popolo
potente, numeroso e di gigantesca statura, come gli Anachiti.” (3)
Le caratteristiche fisiche dei
giganti fanno parte di determinati popoli (i Refaim e i già citati
Anachiti) come se fossero prerogative etniche risapute.
Golia appare come il gigante biblico più famoso, nominato nel libro di Samuele come eroe dei Filistei:
“…era alto sei cubiti e una spanna…” (4)
Viene fornita per la prima volta
una quantificazione della statura di un gigante: fra i 2,5 e i 3 metri,
altezza davvero considerevole. È citato anche un altro gigante filisteo
come Golia, della stirpe dei Refaim:
“…di grande statura, aveva sei dita per ogni mano e piede…della stirpe di Refaim…” (5)
Il passo si conclude con la sua
uccisione per mano di Gionata e con l’annientamento dei giganti di
Refaim ad opera di Davide e dei suoi soldati.
I Giganti nei Miti Nordici e Classici
I miti norreni e germanici parlano di Ymir come del primo gigante. Questi
esseri popolavano alte catene montuose e spelonche inaccessibili a
distanza dal mondo degli uomini. Spesso imparentati con gli dei erano in
conflitto con le divinità e si dividevano in due tipi: giganti di fuoco
e giganti di ghiaccio.
Odino uccise Ymir causando la
morte degli altri giganti tramite annegamento a causa del suo sangue
versato (l’acqua)(v. post correlati); solo uno, Bergelmir, rimase in
vita e fu capostipite della seconda generazione di giganti. Nel
momento del Ragnarök, l’apocalisse della mitologia nordica, il mondo
sarà distrutto dai giganti per essere poi ricostituito in un secondo
momento. (6)
La mitologia classica tramanda
il ricordo dei giganti (Γίγαντες, dal greco γίγας) come figli di Gea, la
terra, e nati dal sangue di Urano mutilato dal figlio Crono. (7)
Essi sarebbero morti solo se colpiti contemporaneamente da un mortale e da un immortale (dio). (8)
Altri erano immortali finché toccavano terra (Porfirione e Alcioneo).
Come per il mito nordico, i giganti erano rivali degli dei tanto da entrare in conflitto con questi (gigantomachia).
Fin dalla loro nascita scagliarono oggetti contro il cielo e gli dei
che per vendetta si armarono e coadiuvati da Eracle (l’unico mortale) li
sconfissero: Alcioneo trascinato lontano dalla terra natia, Porfirione
fulminato da Zeus, Efialte trafitto agli occhi da Eracle e Apollo,
Eurito percosso dal tirso di Dioniso, Clizio bruciato dalle torce di
Ecate, Mimante crivellato da proiettili di ferro rovente a opera di
Efesto, Encelado schiacciato dalla Sicilia, lanciata da Atena, Pallante
scorticato dalla stessa dea, Polibote schiacciato dalle rocce dell’isola
di Cos scagliate da Poseidone, i restanti furono fulminati e trafitti
da Zeus ed Eracle.
Nell’Odissea si ricorda la distruzione dei giganti e del loro re, Eurimedonte. (9)
Altro
aspetto in comune con le saghe nordeuropee sono la cattiveria, la forza
enorme e l’aspetto caotico, antirazionalistico e incivile dei giganti,
originari di una terra brusca e barbarica, la Tracia. Simili ai giganti, per statura e carattere, erano i Titani, i Ciclopi, gli Ecatonchiri (o Centimani, alleati degli dei contri i Titani), Tifone e gli Aloadi (alti oltre 17 metri).
Scena di Gigantomachia sull’ara di Zeus a Pergamo: Zeus ed Eracle uccidono Porfirione (Pergamonmuseum, Berlino)
Altre Fonti sui Giganti
Le
raffigurazioni sui alcuni sigilli, scoperti in città del Vicino Oriente
antico, mostrano figure umane di grandi dimensioni e figure molto più
piccole come per tutta l’iconografia diffusa presso le civiltà che
andavano dall’Egitto all’Iran.
Un rilievo rinvenuto in Vicino Oriente con scena di uomini di fronte a una figura gigantesca in trono
Erodoto narra della scoperta in Tegea della bara di un gigante, attribuita a Oreste. (9)
Il “gigante di Trezzo”
è un guerriero longobardo di nome Rodchis, il cui scheletro, di
notevoli dimensioni, è stato coperto a Trezzo (Mi). Lo scheletro
presenta le gambe piegate all’altezza delle ginocchia perché l’altezza
del defunto non avrebbe permesso una postura differente. Lo scheletro in altezza misura circa 2,4 metri.
La tomba con lo scheletro di Rodchis al momento del rinvenimento. Trezzo sull’Adda (Mi), 1989.
Il Gigantismo
La scienza medica conosce una patologia in base alla quale alcuni soggetti sono colpiti da un’abnorme crescita in altezza e, proporzionalmente, nelle dimensioni di ogni apparato dell’organismo. La causa dell’anomalia è l’eccessiva secrezione dell’ormone somatotropo (GH), detto anche “ormone della crescita”, durante la prepubertà.
La scienza medica conosce una patologia in base alla quale alcuni soggetti sono colpiti da un’abnorme crescita in altezza e, proporzionalmente, nelle dimensioni di ogni apparato dell’organismo. La causa dell’anomalia è l’eccessiva secrezione dell’ormone somatotropo (GH), detto anche “ormone della crescita”, durante la prepubertà.
Conclusioni sul Mito dei Giganti
Tenendo
conto che la redazione dei libri biblici sono di difficile
inquadramento storico (se non per alcuni eventi che si pongono come
terminus ante quem non o come terminus post quem), se non quello di
Samuele I (721 a.C. ca.) e quello delle Cronache I (fine V secolo a.C.),
non ci è dato affermare con certezza se gli Ebrei attinsero dalla
mitologia greca (Esiodo e Omero, VIII-VII secolo a.C.) per il mito dei
giganti o viceversa. Sicuramente Samuele I non prese spunto dall’epos
ellenistico.
Non sappiamo neppure quando i giganti comparirono per la prima volta nella letteratura antica prima di Esiodo e di Omero.
L’eccezionalità
della presenza dei giganti nei miti indù, classici, nordici ed ebraici
fa ipotizzare o una diffusione di racconti leggendari da una civiltà che
ha trasmesso le proprie credenze ancestrali oppure si può pensare a una
parziale veridicità, sempre interpretata e da
interpretare con la mentalità degli antichi, circa le stirpi di giganti
che popolarono la terra prima e dopo il diluvio.
Davvero significativa è la coincidenza tra mitologia norrena e scritti biblici circa
lo sterminio dei giganti: un diluvio universale, in entrambi i casi,
fece perire le creature mostruose che riuscirono comunque a ripopolare
la Terra.
Le discipline umanistiche in
questo caso chiedono un particolare supporto da parte della scienza
medica la quale risponde con gli studi sul gigantismo e sulle
disfunzioni tumorali della tiroide e dell’ipersecrezione dell’ “ormone
della crescita”.
È quindi lecito pensare che anche in antico vi fossero casi di disfunzioni, genetico o non, in alcuni soggetti.
La Bibbia infatti tende a
identificare i giganti come appartenenti a determinati ceppi etnici
(ipotesi genetica); non sarebbe improbabile nemmeno pensare ad un
relativismo interpretativo poiché alcune popolazioni, magari arrivate in
Israele e Palestina in seguito a migrazioni (come nel caso appunto dei
Filistei che, secondo un’ipotesi, sarebbero i Peleset, i “Popoli del
mare” giunti da occidente) potevano sembrare più alti di chi li
descrisse, con annesse esagerazioni di misurazioni magari per vantare
gesta eroiche (Davide contro Golia).
Là dove i sigilli e
l’iconografia archeologica del Vicino Oriente antico rappresentano
persone molto più grandi di altre, in un’unica scena, è possibile vedere
simulacri di divinità di dimensioni oltre quelle umane (i coevi
ritrovamenti indicano che le dimensioni delle statue degli dei erano
inferiori alla grandezza naturale ma ciò non toglie che con materiali
deperibili fossero state erette sculture sacre non pervenuteci).
Note
(1) Genesi 6, 4.
(2) Numeri 13, 33.
(3) Deuteronomio 2, 20-21.
(4) Samuele I 17, 4.
(5) Cronache I 20, 6.
(6) Edda poetica (Völuspà, Grìmnismàl e Vafthrùdnismàl)
(7) ESIODO, Teogonia, 185.
(8) OVIDIO, Metamorfosi I, 151 e Fasti V, 35.
(9) OMERO, Odissea VII, 58 e 206; X, 120.
(10) ERODOTO, Storie I, 68.
Bibliografia
Cronache, Genesi, Deuteronomio, Numeri, Samuele in Sacra Bibbia.
Völuspà, Grìmnismàl, Vafthrùdnismàl in Edda Poetica.
ERODOTO, Storie I, 68
ESIODO, Teogonia.
OMERO, Odissea VII e X.
OVIDIO, Fasti.
OVIDIO, Metamorfosi.
Articolo pubblicato sul sito Antika.it
Link diretto:
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione