Di Giuseppe Sandro Mela
Per gli statalisti è una grande vittoria. Per la
prima volta un Governo si appresta a tassare Internet e l’accesso alla
stessa. É il primo passo di un lungo itinere che riporti le cose sotto
il controllo statale. Si é liberi solo quando si intuisce e si attua la
volontà dello stato. I malpensanti potrebbero dire dei Governanti di
turno, ma siccome son malpensanti nessuno darà mai loro credito. I più
malpensanti ancora lo stimeranno un regalo per i Governanti futuri:
quelli che saranno inamovibili, per intenderci.
Il Governo tedesco ha approvato un progetto di legge secondo il quale i
siti
che riportano titoli o contenuti della stampa tedesca, quali per
esempio i motori di ricerca, sarebbero tenuti a pagare i diritti di
autore alle fonti citate.
Si noti però che in Germania i diritti di autore sono tassati al
cinquanta per cento, per cui questo provvedimento sembrerebbe tutelare
più le casse dello stato che non i diritti di editori ed articolisti.
Si prospetterebbero anche situazioni molto contraddittorie.
Gli editori spenderebbero denari sonanti per pagarsi una pubblicità
Internet, pubblicità che peraltro i motori di ricerca prima eseguivano
gratuitamente, e quando i motori di ricerca la avessero pubblicata
sarebbero tenuti a pagarci sopra il suddetto balzello. Insomma: lavoro
che crea lavoro. Tasse che generano tasse.
Ovviamente, i motori di ricerca potrebbero essere costretti a rendere
oneroso il loro servizio. Grasso che cola! Ogni abbonamento sarebbe un
balsamo al cuore del Fisco.
Il tutto in nome della libertà di stampa, della tutela della proprietà, e
del Cittadino, che potrebbe anche leggere cose per le quali non sarebbe
pronto, che potrebbe non capire o capire male, dalle quali potrebbe
restarne turbato.
E se Google, tanto per fare un nome a caso, mettesse l’ostracismo alla
stampa tedesca? Ma amico mio carissimo, sarebbe incriminabile per aver
violato la libertà di circolazione delle notizie: sciocchino, non te la
eri ancora data?
Ci sono dei forti dubbi, però. Se il motore di ricerca avesse come base
legale un paese differente dalla Germania, potrebbe non essere tenuto a
pagare diritti di autore. Di conseguenza, forse potrebbe essere
suggeribile che i giornali tedeschi rilasciassero i loro contenuti solo
agli abbonati a pagamento.
Insomma: qualcosa per il momento non torna nei conti.
Legiferate gente, legiferate.
Fonte:http://www.rischiocalcolato.it/2012/08/ed-ecco-la-nuova-tassa-sulle-news-in-internet-statalisti-in-festa.html
ADNK. 2012-08-29. Internet: Germania vuole tassare motori ricerca per
visualizzazione news ( http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Internet-Germania-vuole-tassare-mo tori-ricerca-per-visualizzazione-news_313643359585.html ) .
Berlino, 29 ago. – (Adnkronos/Dpa) – Il governo tedesco ha approvato oggi
un disegno di legge che impone ai motori di ricerca, come Google, il
pagamento di diritti d’autore ai media tedeschi in caso di
visualizzazione dei titoli delle notizie sui loro siti web. Una scelta
che la filiale tedesca di Google ha condannato parlando di un “giorno
nero” per il Web, augurandosi che il
disegno di legge venga respinto dal Bundestag. Fino ad oggi i siti aggregatori
di notizie non sono sottoposti in Germania all’obbligo di pagare i diritti per
la pubblicazione dei titoli e delle anteprime degli articoli.
http://illupodeicieli.blogspot.it/2012/08/ed-ecco-la-nuova-tassa-sulle-news-in.html
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