Di Marco Travaglio
Appassionante questo dibattito a colpi di “fascista” e “destro”. Ma soprattutto attuale. Da un momento all’altro potrebbe saltar su uno a urlare “babilonese che non sei altro!” e un altro a rispondergli “sei peggio dei cartaginesi!”: nessuno ci farebbe più caso. La politica italiana si conferma la prosecuzione delle guerre puniche con altri mezzi, infatti i politici scrivono in alfabeto cuneiforme, al massimo usano ideogrammi che capiscono solo loro. A sinistra, vent’anni fa, si rise a crepapelle quando B. si fabbricò il fantoccio del comunismo. Ora gli stessi che ridevano riesumano il fantoccio del fascismo, nel tentativo di dare un senso all’esistenza del Pd, altrimenti piuttosto imperscrutabile. Solo che i fascisti, più o meno ex, sono tutti alleati del Pd: metà nel Pdl che sostiene il governo Monti col Pd e metà in Fli che sta nel Terzo Polo con cui il Pd sostiene il governo Monti e vuole allearsi anche dopo le elezioni. Però i fascisti sarebbero Di Pietro (che mai ha governato con B. e i fascisti) e soprattutto Grillo. L’idea che Grillo parli un linguaggio fascista poteva venire giusto a un Bersani: giuste o sbagliate che siano le cose che dice, Grillo parla il linguaggio di Grillo e basta aver visto un suo spettacolo o comizio per saperlo. Solo che quando dava del ladro a Craxi e dello “psiconano testa d’asfalto” a B., a sinistra faceva comodo. Ora che prende per i fondelli anche Napolitano, Bersani e Violante, ricordando gli inciuci della sinistra con B. sulla tv, il conflitto d’interessi, la giustizia e la loro congenita allergia al rinnovamento, diventa la reincarnazione del Duce. Il bello è che Bersani, dandogli del fascista, è sinceramente convinto di smentire Grillo che gli dà del trapassato: non s’accorge che così conferma di essere rimasto comunista, un Flinstone della politica, un fossile del ’900, imbalsamato nei tic e nelle etichette del secolo scorso di cui peraltro gli sfugge la drammaticità, appiattito com’è su una conoscenza basica, da abbecedario, Peppone & don Camillo. “Fascista!” gli esce spontaneo, come al Dottor Stranamore partiva il braccio teso. “Fascista!” si urlava a sinistra negli anni 70 contro chi, come Montanelli, steccava nel coro della cultura dominante. Una sera Costanzo lo invitò in tv e Scalfari trovò la cosa disgustosa, perché il vecchio Indro era un “fascista” (anche se, diversamente da lui era stato condannato a morte dai fascisti). Camilla Cederna, lombrosianamente, scrisse che Montanelli aveva addirittura “il cranio fascista”. Lorsignori, in quanto “de sinistra”, avevano il monopolio della democrazia e chi non la pensava come loro andava ghettizzato, confinato nel lazzaretto degli appestati. Salvo poi ottenere la riabilitazione se diventava “funzionale” alla causa: accadde a Montanelli nel ’94 quando (non perché fosse di destra o di sinistra ma perché era un uomo libero) attaccò B. (non perché fosse di destra, ma perché era pericoloso.) Ecco: quanti, nella sinistra politica e giornalistica, hanno attaccato B. perché erano di sinistra e non perché lo reputassero pericoloso (tant’è che ogni tanto ci andavano a letto?). Ora, non potendo più sventolare lo spaventapasseri di B., anche perché è loro alleato, s’inventano un nuovo nemico, ma senza fantasia: la “nuova destra populista” e, te pareva, “fascista”. Strano che Ezio Mauro, che viene dalla cronaca e non dal sinedrio, per levarsi d’impaccio nella rissa interna a Repubblica, caschi nel vecchio giochino di recintare la zona dei buoni (“il campo democratico”) per escluderne “la destra peggiore”, che poi sarebbe chi non scioglie ditirambi a Napolitano nella sua guerra personale alla Procura di Palermo. La destra migliore ora è proprio Montanelli, che per Repubblica era la peggiore (come i magistrati antimafia, che diventano buoni solo da morti). Meno male che B. si è fatto, almeno per un po’, da parte: così, dopo vent’anni, tutti possono vedere cos’è davvero la sinistra italiana. E capire chi ha regalato all’Italia 20 anni di fascismo, 40 di Democrazia cristiana e 20 di berlusconismo.
Da Il Fatto Quotidiano del 28/08/2012.
http://triskel182.wordpress.com/2012/08/28/cartaginese-sara-lei-marco-travaglio/
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