Gallerie, musei, archivi di stato, biblioteche, fondazioni civiche etc. sono in pericolo sia per i diversi tagli alla cultura attuati negli anni recenti dai diversi governi sia per quelli che si stanno per attuare grazie al governo attuale con la “spending review”.
Istituti prestigiosi come il Centro sperimentale di cinematografia rischiano la soppressione entro il 2013. Si tratta di un intero patrimonio culturale che può andare perduto.
Vi sono decine di consorzi e fondazioni civiche, gallerie e musei sparsi in tutta Italia che rischiano a causa di ulteriori tagli.
Mentre all’estero, come ad esempio in Francia, si valorizza la cultura e con la quale si hanno anche considerevoli incassi, in Italia si taglia su di essa.
Si tratta di impoverire ancora di più il nostro bene più prezioso, ossia la cultura per la quale l’Italia è famosa all’estero. Un immenso patrimonio artistico e culturale che non va bistrattato e maltrattato ma al contrario dovrebbe rappresentare un’eccellenza da valorizzare.
La maggior parte degli istituti a rischio ha sede nella capitale, a cominciare dal già citato Centro sperimentale di cinematografia a Cinecittà , una scuola che richiama studenti da ogni parte del mondo e “insegna la professione del cinema” attraverso corsi di recitazione, montaggio, sceneggiatura etc. e dove si custodiscono oltre 150000 film.
Mentre alcuni rischiano la soppressione, altri rischiano la privatizzazione.
Non si contano i posti di lavoro che andrebbero persi a causa dei tagli del governo e delle strutture che andrebbero chiuse o privatizzate: i sindacati e le associazioni “sono sul piede di guerra” e “minacciano battaglia”.
Come dicono molti: -Non si può svendere la nostra cultura!-.
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