Di Miguel Martinez
Valentino Clemente Ludovico Garavani è
un ottantenne dai capelli vivacemente tinti, che da mezzo secolo si
presenta al mondo semplicemente come Valentino, disegnando abiti per signore oziose.
Tale attività gli ha permesso di ricevere dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito, il titolo di Cavaliere di Gran Croce e la nomina a Cavaliere del Lavoro; alcuni anni fa, gli è stata conferita anche la Légion d’honneur, “la più alta onorificenza della Repubblica Francese.”
Wikipedia ci racconta qualcosa della vita privata del signor Garavani:
“Valentino vive
tra il Castello di Wideville, a Crespières, nei pressi di Parigi,
acquistato nel 1995, residenza cinquecentesca con un parco annesso di
oltre 120 ettari, la villa a Roma sull’Appia antica, il palazzo
ottocentesco a Londra, nel cui salone si trovano i cinque quadri di
Picasso che fanno parte della collezione dello stilista, e lo Chalet
Gifferhorn, dimora invernale dello stilista a Gstaad. A Roma si trova
anche Palazzo Mignanelli, nei pressi di Piazza di Spagna, residenza
romana di Valentino nonché sede della casa di moda e dell’Accademia
Valentino.”
Insomma, tutto ciò che rende l’Italia unica sul mercato mondiale, coniugando Tradizione e Modernità:
“Essere al passo
con i tempi significa anche saper coniugare la tradizione artigianale
con la modernità, garantita da uno staff professionale che ha portato
l’azienda nel mondo preservando l’essenza del Made in Italy, fatta di
cura dei dettagli e pregiata manifattura.” [1]
Come sapete, in una parte lontana del mondo, c’è il Qatar,
un luogo in cui solo un abitante su sette ha diritto di cittadinanza
(gli altri sono tutti immigrati assai precari), governato in maniera
assoluta da un signore con tre mogli, arrivato al potere con un colpo di
Stato.
Però l’Emiro al-Thani e le sue signore piacciono ai media e ai governi mondiali, e quindi hanno potuto comprare – ad esempio – l’Hotel Gallia di Milano e la Costa Smeralda Costa Smeralda Holding in Sardegna.
E adesso si sono comprati anche Valentino (il marchio, non il Clemente Ludovico), in attesa di comprarsi la Siria e, perché no, anche Roma.
Intanto, per questo Natale, i grandi
magazzini Harrod’s di Londra – sempre proprietà della famiglia reale del
Qatar – organizzeranno un grande festeggiamento per Natale,
in collaborazione con la Disney, incentrato sulla figura delle
svenevoli Principesse paramedievali dell’azienda mediatica statunitense.
Poi dicono che gli arabi non apprezzano la Nostra Civiltà.
Nota:
[1] Qui ammettiamo di aver barato un po’
– la citazione poteva certo venire dalla pubblicità di Valentino, ma è
tratta in realtà dal sito della Giambertone Hair Machine,
che non c’entra niente con Valentino: la Giambertone Hair Machine serve
ad attaccare pezzi aggiuntivi di “capelli di primissima scelta, europei
e asiatici” alle capigliature delle persone.
La Giambertone Hair Machine è stata inventata da tale Giambertone Ubaldo, erede di una secolare tradizione di incollatori di capelli umani.
Fonte:Kelebek
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