Di Beppe Grillo
Il trionfalismo con cui è stato celebrato l'incasso di 9,6 miliardi dell'IMU è surreale. Ricorda l'oro alla Patria di mussoliniana memoria con le fedi donate dalle spose d'Italia per sostenere il Regime. "L'imposta ha fatto centro!". "Superato l'obiettivo della prima tranche". Se pagare le tasse "è bellissimo" come disse l'ex ministro dell'economia Padoa Schioppa, pagare l'IMU è stato un orgasmo.
Certo, chi non ottempera si vede arrivare Equitalia ed è meglio un IMU
in casa che un Befera all'uscio e se non si salda e va male, la propria
abitazione può finire all'asta. Ma questi sono effetti secondari.
L'allegrezza
quasi infantile da parte del Governo e la spudoratezza dei giornali
ricorda il sorriso stralunato dei pazzi con il vagare delle loro orbite
alla ricerca di un punto di riferimento. L'IMU è obbligatorio, se fosse
stata concessa la scelta agli italiani, o indetto un referendum, nessuno
lo avrebbe pagato. Chi punta una pistola alla testa di qualcuno per
rubargli il portafoglio, conclusa la rapina non sfila per le strade come
un novello Cesare in trionfo.
Il messaggio è forte e chiaro. Il
governo delle tasse riesce a fare pagare una tassa iniqua, forse
incostituzionale, in modo coercitivo, che colpisce un bene primario come
la prima casa, e ne è addirittura felice, scoppia di gioia! Una tassa
che non guarda in faccia a nessuno, in particolare a chi ha redditi
bassi o nulli, non proporzionale alla ricchezza del contribuente. Una
sottrazione di quasi 10 miliardi alle famiglie per finanziare gli
sprechi colossali della classe politica (la seconda tranche dopo il
declassamento dei titoli pubblici potrebbe essere molto più pesante, una
tredicesima). Qualcuno dovrebbe spiegare agli italiani perché l'IMU
dovrebbe portare allegrezza e felicità quando non si toccano neppure con
un fiore 100.000 pensioni d'oro che costano 13
miliardi all'anno allo Stato e non si blocca, nonostante le perplessità
francesi, come ha tenuto a ricordare il ministro indagato Corrado Passera, l'investimento TOTALMENTE inutile di 22 miliardi di euro per la TAV. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
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Bravo Beppe Grillo, continua a farci ridere delle nostre disgrazie - dato che non vogliamo morire né di depressione né di infarto - e a combatterle politicamente con tutte le velenose frecce del tuo arco. Così una volta tanto sarà il Popolo italiano a ridere e gli inquilini del Palazzo a piangere! A proposito, hai notato quanto spesso lo fa il nostro Presidente della Repubblica, il marchettaro delle grandi Banche?
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