"Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
a scriverLe sono alcuni dei vincitori del programma di tirocinio presso il Ministero degli Affari Esteri, promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (programma MAE/CRUI). Il motivo che ci spinge a indirizzarLe la presente lettera è la situazione in cui versiamo da più di una settimana.
Siamo i vincitori del II Bando MAE Crui 2012, il progetto che da ben 11 anni premia il futuro dell'Italia dando la possibilità a laureandi e neolaureati meritevoli, di poter svolgere dei mesi on the job presso le sedi estere, ed italiane, del Ministero degli Affari Esteri. Progetto importante, ma totalmente a carico dei partecipanti, condizione comunque da noi accettata al momento della candidatura. Il bando di cui parliamo è stato chiuso il 4 maggio e ai vincitori è stata data comunicazione della sede di destinazione a partire dal 25 giugno. Alcuni di noi per questo motivo avevano già cominciato a prenotare voli e alloggi a proprie spese, quando il 2 luglio gli atenei di appartenenza comunicavano che lo svolgimento del tirocinio non poteva al momento essere confermato e che la Conferenza dei Rettori apprendeva con rammarico la sospensione del programma MAE-CRUI per via dell’approvazione della nuova riforma del lavoro, la quale muta la disciplina in merito ai tirocini, rendendone obbligatoria la remunerazione (cfr. art. 1 comma 34 L. n°92, del 28 Giugno 2012).
Posta l’irretroattività della L. n° 92 e posto che, per esperire pienamente i propri effetti nel campo che ci riguarda, la legge stessa dovrà essere integrata, entro 180 giorni dalla sua data di entrata in vigore, con linee-guida in materia di tirocini formativi e di orientamento, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, non è chiara la motivazione per cui si cerchi di impedire un’esperienza lavorativa a causa di una normativa che non dovrebbe influire su un bando già chiuso e con vincitori già selezionati. Partire a settembre con una remunerazione mensile come previsto dalla nuova riforma del mercato del lavoro sarebbe certamente quell’ottimo paretiano che sappiamo di ardua realizzazione, ma fra la migliore soluzione possibile e quella peggiore (ossia non partire), noi scegliamo di partire alle condizioni del nostro bando, condizioni accettate nel momento in cui la nostra domanda di partecipazione è stata inviata al MAE. Nel suddetto bando veniva chiaramente espressa la gratuità della prestazione lavorativa e noi, per motivi di ricerca e crescita formativa e personale, abbiamo accettato questa condizione, in alcuni casi rinunciando ad altre opportunità di stage o lavorative.
Siamo consapevoli di come la L. n°92 non dovrebbe compromettere la nostra posizione, ma preoccupati da questa sospensione sine die del programma MAE-CRUI, temiamo un possibile annullamento del nostro tirocinio e la conseguente violazione di un nostro diritto acquisito. Qual è l’esempio che le istituzioni ci stanno dando e stanno dando al settore privato se nel momento in cui si prescrive l’obbligatorietà di una congrua indennità per i tirocinanti la risposta del Ministero degli Esteri consiste nel sospendere completamente un programma di stage? Ci rivolgiamo a Lei perché ha sempre dimostrato quanto le stia veramente a cuore il motore del Paese, una delle più importanti risorse da sostenere e sviluppare: i giovani. Rinnovando la nostra fiducia nelle istituzioni coinvolte (Ministero degli Affari Esteri, Istituto Diplomatico e Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) affinché possano presto affrontare la questione, ritirando la sospensione del programma e fornendoci al più presto informazioni circa le nostre partenze in settembre, ci rivolgiamo a Lei perché si faccia latore della nostra richiesta presso il Ministero competente.
Certi dell’attenzione che dedicherà alla lettura di questa nostra lettera,Le porgiamo i nostri più cordiali saluti,
I vincitori del II Bando MAE-CRUI 2012" .
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