La Sicilia è vicina al default

lug 19, 2012 0 comments
La Sicilia è vicina al default. Una situazione così grave da determinare l’intervento in prima persona del presidente del consiglio Mario Monti. Quest’ultimo ha chiesto le dimissioni dell’attuale governatore Raffaele Lombardo. La risposta di Lombardo:
- ho parlato al telefono con il primo ministro Mario Monti rassicurandolo del fatto che, nonostante le criticità segnalategli, peraltro precedute da una campagna mediatica mirata alla delegittimazione e fondata su dati palesemente mistificati e funzionali a interessi politico lobbistici ben evidenti, gli rassegnerò formalmente, oltre all’immane impegno riformatore svolto in questi quattro anni, tutti gli elementi utili a dimostrare la sostenibilità della finanza regionale”. “Al presidente Monti parlerò anche della scelta di dimettermi per consentire agli elettori l’esercizio al diritto democratico di scegliere un nuovo governo e un nuovo parlamento, entro un tempo costituzionalmente previsto, nel corso del quale viene assicurata la piena funzionalità dell’esecutivo. -
Al di là delle dichiarazioni di Lombardo, la crisi della Sicilia avviene dopo dissennate “ruberie” ai danni della regione. Corruzione, nepotismo, clientelismo la fanno da padrone in una regione come la Sicilia ma anche nel resto dell’Italia. Siamo all’ennesima dimostrazione dei tanti mali che affliggono l’Italia, dalla regione Lombardia, con le inchieste sul “Pirellone”, fino all’estremo sud.
Il nostro paese è come un malato affetto da una malattia incurabile e se non incurabile è una malattia per la quale ci vorranno molti anni prima di guarire

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