Fonte:Comidad
Il governo Monti è costretto a trovare alla svelta un centinaio di
miliardi per pagare al Pentagono la fornitura di caccia F-35 e di droni.
La dipendenza dagli armamenti statunitensi inoltre crescerà nei
prossimi anni, perché quei velivoli da combattimento sono stati
concepiti per impiegare solo munizionamento "Made in USA", come risulta
dalle informazioni de "Il Sole-24ore". [1]
Grazie all'attuale
ministro della Difesa, il funzionario della NATO Giampaolo Di Paola, la
lobby delle bombe ha riportato un successo di rilievo agli inizi di
questo mese di luglio, quando per la prima volta l'aviazione italiana ha
avuto l'onore di partecipare ai bombardamenti in Afghanistan. La
notizia ormai era attesa, e l'unica sorpresa è consistita nel fatto che
nessun nostro aereo sia cascato. [2]
Quando il quotidiano
confindustriale pubblica di queste notizie non riceve mai l'onore di
rilanci da altri media; quando invece butta lì cifre senza pezze
d'appoggio, come i "24mila statali in esubero", allora la conquista
delle prime pagine è assicurata. Gli esuberi o gli sprechi per siringhe o
lenzuola costituiscono più di un alibi per attuare tagli, diventano per
i media l'occasione per una rigenerazione morale della nazione. Con
meno siringhe e più bombe l'amministrazione diventa "virtuosa". Il
sedicente Occidente deve infatti la sua superiorità morale
esclusivamente al suo potenziale di bombardamento, che nell'800 si
esprimeva con la Politica delle Cannoniere, ed oggi con i bombardamenti
aerei. Il Bombing Business è uno dei moventi-interessi principali della
cosiddetta politica estera degli Stati Uniti e dei suoi "alleati", cioè
vassalli.
Per attuare gli agognati tagli alla Pubblica
Amministrazione, ribattezzati col pomposo nome di "spending review", il
tecnico Mario Monti ha dovuto chiamare il "super-tecnico" Enrico Bondi,
il quale deve la sua mirabolante carriera ad Enrico Cuccia, colui che fu
il monarca assoluto di Mediobanca. Bondi è stato per anni l'uomo di
fiducia di Mediobanca, inviato a "risanare aziende in crisi", o almeno
questa era la versione ufficiale. Oggi Bondi dovrebbe invece risanare la
Pubblica Amministrazione per conto di Monti. Strano però che Bondi non
abbia fatto presente al suo nuovo datore di lavoro quanto fu pubblicato
dal Centro Studi di Mediobanca nel 2010, e cioè che, nel decennio
1998-2008, la bistrattata Pubblica Amministrazione italiana ha prodotto
più valore aggiunto dell'industria. Anche questa notizia era stata
diffusa da "Il Sole-24 ore". In pratica i tagli di Bondi vanno a colpire
proprio quel PIL e quella produttività a cui, nei proclami, tanto si
dice di puntare. [3]
Quanto a progettualità il governo Monti
dimostra quotidianamente il suo vuoto pneumatico, si tratta solo di
eseguire giorno per giorno le direttive del Pentagono, della NATO, del
Fondo Monetario Internazionale e dell'Organizzazione Mondiale per il
Commercio (WTO). Le continue provocazioni mediatiche dei ministri di
Monti servono proprio per fornire ai media gli "assist" per finti
dibattiti utili a mascherare questo vuoto e questa mera funzione
servile. Come già il governo del Buffone di Arcore, anche il governo di
Monti si configura come un'agenzia di intossicazione mediatica, con
funzioni di depistaggio: i veri moventi ed i veri mandanti di certe
operazioni devono essere occultati o, almeno, lasciati in ombra.
La
classe "dirigente" di un Paese colonizzato deve spendere la gran parte
del suo tempo e delle sue forze per coprire le magagne dei propri
padroni. Ciò non riguarda solo gli affari, ma anche le operazioni di
guerra psicologica, come gli attentati "false flag" compiuti dagli
psywarrior del Pentagono e della NATO. Uno dei sequestrati di Stato
nell'ambito della cosiddetta "Operazione Ardire", Giuseppe Lo Turco, dal
carcere di Marassi ha fatto pervenire un suo comunicato, con data 2
luglio, in cui afferma tra l'altro: <<...vanno aumentando i
tentativi di costruire teoremi accusatori sui cosiddetti "reati
associativi", si pensi ai recenti casi italiani o esteri ... pretesti
per usare leggi ad hoc ed imprigionare anarchici e anarchiche che spesso
neanche si conoscono tra di loro. >>[4]
In effetti è proprio così, poiché la propaganda ufficiale, attraverso le
sue fiabesche narrazioni poliziesco-giudiziario-mediatiche, cerca di
far passare la cospirazione criminale, il "reato associativo", come una
caratteristica esclusiva degli oppressi. La stessa propaganda ufficiale
ci assicura infatti che i potenti non hanno bisogno di fare attentati e
cospirazioni perché sono già potenti; è un luogo comune reazionario che
fa il paio con quello che dice che i ricchi non avrebbero bisogno di
rubare perché sono già ricchi. In realtà, visto che la ricchezza si basa
sul furto continuato ai danni dei poveri, allo stesso modo anche il
potere deve la propria riproduzione alla destabilizzazione, suscitando
cioè un clima di emergenza permanente quanto artificioso, e
costantemente deviato su falsi obiettivi. Il potere misura sé stesso
sulla base della possibilità di violare le proprie stesse regole; ogni
potere è abuso di potere.
L'errore sta nel cercare la cospirazione criminale in gruppi che fanno
parte del folklore delle pubbliche relazioni, come il Bilderberg, il
Bruegel o la Trilateral; quando invece, ad esempio, il "reato
associativo" è insito negli stessi Trattati Internazionali. Soltanto in
pura malafede si può affermare che organizzazioni internazionali come la
NATO o il WTO possano reggersi rispettando non solo la "democrazia" o
lo "Stato di Diritto", ma persino un minimo di legalità dei rispettivi
Paesi. La stessa sopravvivenza di queste organizzazioni internazionali
presuppone infatti che l'opposizione interna rimanga un'eventualità del
tutto formale e astratta, e che non si eserciti mai in concreto. Se dei
parlamentari, dei sindacalisti o dei popoli si rifiutano di ratificare
certe decisioni, allora andranno ricondotti all'ovile o con la
corruzione, o con la frode o con l'intimidazione.
Altrimenti perché i potenti manterrebbero degli apparati militari
appositamente adibiti ad attuare queste "psychological operation", come
l'USACAPOC Army? [5]
Una notizia curiosa di domenica scorsa riguarda l'incendio avvenuto al
centro della polizia scientifica di Roma che avrebbe distrutto parte
delle prove inerenti all'attentato di Brindisi. Meno male che a Brindisi
c'è già la confessione del "colpevole". L'incendio non sarebbe per
niente doloso, anzi la colpa viene attribuita tutta all'anticiclone
Caronte, che però non ha ancora confessato. A garantircelo è stata la
stessa polizia scientifica che ha fatto le indagini sulle proprie stesse
magagne, cioè il depistaggio sul depistaggio. [6]
[1] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-29/washington-vendera-armi-droni-122009.shtml?uuid=AbvPaBkF
[2] http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-06/afghanistan-aerei-italiani-bombardano-160523.shtml?uuid=AbH9kl3F
[3] http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-791249/industria-mediobanca-10-anni-meno/
[4] http://www.anarchaos.org/tag/op-ardire/
[5] http://www.usacapoc.army.mil/
[6]
http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_08/esplosione-centro-polizia-scientifica_0e8c5b4c-c911-11e1-8dc6-cad9d275979d.shtml
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