Di Fabristol
Ottenere
un diritto monopolistico allo sfruttamento di un’invenzione o di una
scoperta è ormai considerato universale e “normale”. Lo stato garantisce
ad un individuo o ad un’azienda il monopolio temporaneo su
un’invenzione. Questo fa sì che si impedisca ad altri di usufruire dei
proventi di quest’ultima. Ormai si brevetta tutto, fino addirittura ai
procedimenti di lavorazione di un materiale o perfino “azioni” come lo slide-to-unlock della Apple.
Ma forse pochi sanno che perfino parte del genoma umano è sotto brevetto: si pensa
addirittura intorno al 20%. In cosa consiste questa brevettazione
genetica? Una compagnia isola un gene, va all’ufficio brevetti e
richiede il monopolio sullo sfruttamento di questa informazione.
Ovviamente non possono vendere i nostri geni né evitare che le nostre
cellule li replichino o li usino per sintetizzare proteine. Ma esiste un
altro metodo per far soldi grazie all’aiuto dello stato: brevettare le
tecniche per isolare, mutare o eseguire test diagnostici su alcuni geni.
E’ famoso il caso della Myriad Genetics
che detiene il brevetto su BRCA1 e BRCA2, due geni implicati nel cancro
al seno. Myriad Genetics, grazie a questo brevetto può avere il
monopolio sui test diagnostici che coinvolgono questi geni. Nessun altra
compagnia, ospedale o privato cittadino può eseguire test su questi
geni se non con il permesso del “proprietario dei geni”. In effetti se
qualcuno detiene il diritto all’uso monopolistico di un gene, è come se
reclamasse parzialmente una proprietà sul gene. Di tutti gli esseri
umani, ovviamente. Questo, non solo ha delle implicazioni terrificanti
sul piano etico ma anche sul piano più pragmatico della nostra salute.
Infatti molte donne non possono avere la possibilità di fare test
diagnostici con altre compagnie o in ospedali, neppure se si tratta di
strutture o compagnie no-profit. In ogni caso dovranno pagare tra i 300 e
i 3000 dollari. Se qualche istituto privato o pubblico si azzarda a
replicare gli stessi test diagnostici la Myriad può attivare i suoi
avvocati e grazie al diritto sul monopolio concessogli dallo stato può
farti chiudere bottega.
Esiste un limite alla violazione del
proprio corpo da parte delle megacorporazioni in combutta con lo stato?
L’unico limite è la morte, ma anche su questa lo Stato reclama la sua
proprietà come vedremo in un altro post.
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