Di Marco Nurra
La marcia pacifica dei minatori asturiani è finalmente arrivata a Madrid. Era tardi, passata la mezzanotte di un martedì estivo come tanti, quando la colonna nera di oltre 200 minatori asturiani è giunta alla capitale[LEGGI L'ARTICOLO]. Questo è il diario della protesta scritto da uno di loro, Jonathan.
“Ieri alle 19:30 di pomeriggio circa siamo partiti verso la Puerta del Sol. L’evento della notte prima di Aravaca è stato geniale. C’era moltissima gente, era pianissimo. Di nuovo una sorpresa che non ci aspettavamo. Uno dei momenti più emotivi è stato quando Victor Manuel ha cantato canzoni tipiche di miniera. Ieri mattina abbiamo approfittato per riposare un po’ più del solito.
Per la marcia ci siamo messi il completo da minatore, come la notte, avevamo lampade e lanterne. Siamo saliti da Aravaca diretti alla Complutense, dove ci hanno dato da mangiare e da lì siamo andati verso Sol. La sera sono arrivati anche i minatori della marcia di Aragona per unirsi a noi. Li abbiamo accolti creando un corridoio umano, è stato molto emozionante. Questo è qualcosa di storico, non ci eravamo mai uniti tutti assieme. I minatori di tutta la Spagna sono rappresentati qui. Gli animi sono forti. Noi minatori siamo così, è qualcosa che abbiamo sin da piccoli. Siamo molto contenti di essere arrivati fin qui (vedi la galleria di foto ).
Dopo la manifestazione di oggi non sappiamo cosa succederà. Chiarisco che la possibile accampata davanti al Ministero dell’Industria non è un’idea nostra. Noi minatori non abbiamo bisogno di copiare nessuno, non per nulla, ma semplicemente perché abbiamo le nostre proprie rivendicazioni.
È probabile che oggi tutto questo finisca. Probabilmente torneremo a casa, però come dico sempre, questa tapa finisce però la lotta dei minatori coninuerà finché non raggiungeremo i nostri obiettivi. Anche se ce ne andiamo, non smetteremo di lottare“
Vi terremo aggiornati sulla situazione dalla nostra pagina Facebook .
Fonte: El Mundo
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