Di Gary Norh
Per la prima volta nella mia carriera, vedo l'establishment
internazionale, a volte chiamata Nuovo Ordine Mondiale, di fronte ad una
crisi così grande che la sua stessa sopravvivenza è a rischio. Per la
prima volta, queste persone hanno paura.
Non ce ne sono molti di loro. Nel suo libro, Superclass,
l'autore David Rothkopf stima che ci sono solo circa 6000 persone al
vertice della piramide del potere mondiale. Sono per lo più maschi, ed
almeno un terzo di loro ha frequentato le università Americane più
prestigiose. La maggior parte degli altri ha frequentato università
comparabili in Europa.
La crisi in Europa è chiaramente al di là di tutto ciò che questa
generazione di leader dell'establishment abbia mai visto. L'ultima volta
che l'establishment Europea ha affrontato una cosa del genere, si è
finiti nella Seconda Guerra Mondiale.
Durante tutto il periodo del dopoguerra, gli Stati Uniti sono stati la
forza dominante in Occidente. Il governo degli Stati Uniti con il Piano
Marshall ha firmato gli assegni per tenere a galla i governi Europei, e
ha finanziato la maggior parte della NATO, il sistema di difesa
reciproca che è stata istituita per limitare l'espansione dell'Unione
Sovietica.
Gli Stati Uniti non sono più in grado di salvare nessuno. Hanno
un'enorme deficit commerciale, e hanno un deficit federale enorme.
L'Europa si rende conto ora che, da un punto di vista economico, è da
sola. Se ci sono soluzioni alla crisi economica Europea, queste
soluzioni sono costrette ad essere generate all'interno della zona euro.
BANCHE A RISCHIO
Oggi, l'intero sistema bancario d'Europa è a rischio. Le banche sono
fortemente indebitate, e hanno fatto enormi investimenti a bassi tassi
di interesse in obbligazioni emesse da governi che sono tecnicamente
insolventi. Non vi è alcuna possibilità che uno di questi titoli sarà
mai ripagato. Non sono mai stati progettati per essere rimborsati. Sono
stati progettati per mantenere i contribuenti di tutti i paesi Europei
in schiavitù permanente nei confronti del sistema bancario.
Ora, in un completo rovesciamento di fortuna, le banche sono sempre più
dipendenti dai governi. I governi sono ora i prestatori di quasi ultima
istanza per le banche commerciali. La banca centrale, naturalmente, è il
prestatore di ultima istanza. Ma ad oggi, la Banca Centrale Europea
vuole essere neutrale. Non vuole intervenire per salvare la Grecia, la
Spagna, o l'Italia.
I governi PIIGS che hanno dato gli IOU alle banche del nord Europa sono
tecnicamente insolventi. Quando la Grecia andrà in default, cosa che
avverrà, ci saranno enormi perdite subite da alcune banche del nord
Europa. Quando la Spagna andrà in default, cosa che avverrà, queste
perdite peggioreranno. Quando l'Italia andrà in default, cosa che
avverrà, l'intero sistema bancario dell'Europa andrà in bancarotta.
Le uniche cose che oggi possono salvare il sistema bancario Europeo sono
la Banca Centrale Europea, che ha il potere di creare denaro dal nulla,
ed i contribuenti della Germania, i cui leader nazionali sono
implacabili nel loro desiderio di espandere la potenza della zona euro
su tutta l'Europa. Questi politici sono disposti a dare IOU a nome dei
contribuenti Tedeschi al fine di estendere questo consolidamento.
UNA CATENA DI DEBITO
Il problema è che i governi del Nord Europa non hanno soldi per fungere
da creditori per Grecia, Spagna o Italia. Stanno prendendo in prestito
denaro a tassi che non si sono mai visti prima in tempo di pace in
Europa. Ci si aspetta che questi governi intervengano e prestino denaro
al governo Greco. Ma tutti i governi del nord Europa sono ora di fronte
all'ulteriore responsabilità di essere i prestatori di quasi ultima
istanza per le banche commerciali di grandi dimensioni all'interno dei
propri confini.
Chi presterà ai governi del nord Europa abbastanza soldi per tirare
fuori dai guai i governi Europei del sud? Quali creditori pensano che
questa sia una buona idea oggi? Al tasso di interesse di oggi, non così
tanti. Questo è il motivo per cui i tassi di interesse aumenteranno. Ma
quando i tassi di interesse a lungo termine saliranno, ciò abbasserà il
valore attuale di mercato di tutti i bond nei portfolio dei creditori.
Così, da un lato, gli investitori devono raccogliere denaro per
prestarlo ai governi, ed i governi hanno bisogno del denaro per
ricapitalizzare le banche dei propri confini. Questo porta al problema
successivo: in modo che i prestatori possano prestare denaro ad un
governo, devono emettere assegni dai loro conti bancari. Cosa succede se
le loro banche si troverebbero ad andare sotto? Chi presterà il denaro
ai governi?
In questa catena di fiat money, di credito e di debito, la Banca
Centrale Europea è il prestatore di ultima istanza. E' il prestatore di
ultima istanza perché ha l'autorità legale per creare denaro dal nulla.
Può acquistare IOU emessi dai governi, e può prestare denaro alle
banche, in modo che le banche possano acquistare gli IOU dei governi.
I GIORNI DELLA RESA DEI CONTI
L'intero sistema politico che noi conosciamo come Unione Europea dipende
da un sistema bancario a riserva frazionaria che si è sovraesteso, ed
ora affronta il giorno della resa dei conti. In realtà, si trova ad
affrontare due giorni della resa dei conti.
In primo luogo, c'è una resa dei conti nei paesi PIIGS, quando i
depositanti ritirano fondi. Il secondo giorno della resa dei conti sta
per essere imposto dai governi insolventi che hanno preso in prestito
centinaia di miliardi di euro dalle banche.
L'arrivo di una corsa agli sportelli bancari minaccia la capacità del
governo Greco di prendere in prestito denaro da chiunque. Il governo
Greco dipende dal sistema bancario Greco per riscuotere le tasse. Se il
sistema bancario Greco va a ramengo, il governo Greco va a ramengo.
In questo sistema, solo la Banca Centrale Europea ha l'autorità per
salvare il sistema. Ogni altra fonte potenziale di euro dipende dalla
solvibilità del sistema bancario Europeo. Ma questo è esattamente ciò
che è a rischio oggi.
È per questo che tutto il sistema bancario a riserva frazionaria, in
ultima analisi, deve poggiare sul monopolio concesso dal governo ad una
banca centrale. La banca centrale, soprattutto, è il garante della
solvibilità delle grandi banche. La banca centrale è l'agente economico
dei proprietari delle grandi banche commerciali. Questi proprietari sono
ora sull'orlo della bancarotta. Detengono quote in banche
multinazionali i cui funzionari non avevano alcuna comprensione dei
fondamenti dell'economia. Hanno firmato assegni ai PIIGS.
In questo scenario, l'unico modo per salvare il sistema rischia di
distruggerlo. L'unico modo per salvare l'euro rischia di distruggerlo.
Questo perché ci sono solo due modi per salvare le grandi banche
commerciali. Il primo modo è con l'iperinflazione. Ciò consentirà alle
banche di mantenere le porte aperte, ma i mutuatari saranno in grado di
ripagare i prestiti con la vendita di una manciata di beni tangibili, in
modo da raccogliere denaro sufficiente per pagare i prestiti con euro
senza valore.
Il secondo modo per salvare le banche, che è quello che la Banca
Centrale Europea sta tentando di fare, è quello di evitare
l'iperinflazione, e di inflazionare la massa monetaria solo nella misura
in cui le grandi banche possono essere salvate mediante la concessione
di prestiti a basso tasso d'interesse. Esse a loro volta devono prestare
i soldi, se riescono a trovare mutuatari solventi, e se i mutuatari
sono disposti a prendere in prestito.
Se la Banca Centrale Europea adotta il secondo approccio, questo porterà
ad una depressione. La banca ha inflazionato. Le banche commerciali
hanno prestato denaro a governi insolventi. Questi governi andranno in
default se c'è una recessione, ma rifiutandosi di ampliare l'offerta di
moneta, la Banca Centrale Europea produrrà una recessione. Il boom
favorito negli anni di Greenspan ha fatto saltare in aria le banche
Europee, nello stesso modo in cui il boom negli Stati Uniti ha fatto
saltare le banche Americane.
Non esiste un equivalente del FDIC nel sistema bancario Europeo. Non
esiste un solo governo che abbia gli asset o l'autorità legale per
prestare a qualunque altro governo. Non esiste un sistema fiscale
comune, il che significa che tutti i governi possono avere grossi
deficit. Ciò significa che i governi sono in costante competizione l'uno
con l'altro per prendere in prestito denaro a sufficienza e finanziare i
loro deficit.
Così, il sistema è teso fino al limite. I pochi finanziatori rimasti che
hanno abbastanza soldi nelle loro banche per firmare assegni ai governi
insolventi si rifiutano di firmare tali assegni. È per questo che la
Spagna sta pagando oltre il 7% per attirare creditori che le diano
fondi. I creditori che ci cascano finiranno come gli sciocchi che hanno
prestato denaro al governo Greco prima del 2010. Vedranno crollare il
valore dei loro investimenti se i tassi di interesse saliranno a doppia
cifra in Spagna, cosa che accadrà a meno che la Banca Centrale Europea
non intervenga e conceda prestiti di denaro fiat al governo della
Spagna.
VERTICI NEL FINE SETTIMANA
Vi è ora almeno una riunione d'emergenza mensile nel weekend tra le
autorità politiche, accompagnati dai loro burocrati dei ministeri delle
finanze. Si riuniscono di Sabato per parlare di come si possa salvare il
sistema. Rilasciano un comunicato stampa la Domenica. Il comunicato
stampa è sempre a corto di dettagli. Nel giro di un mese, la crisi si
inasprisce ancora una volta, e c'è un altro vertice il weekend.
Ogni volta che c'è un vertice, gli investitori che dispongono di denaro
sufficiente per investire attendono con il fiato sospeso la Domenica
pomeriggio per vedere se c'è una qualche soluzione. Non c'è mai una
soluzione, così il mercato azionario scende il primo giorno o due dopo
la riunione.
E' ormai chiaro a tutti che non esiste una soluzione imminente. Non
esiste un accordo politico, in particolare tra Germania e Francia, su
chi firmerà gli assegni per salvare il prossimo governo PIIGS prima che
si schianti sul muro di mattoni.
Ricordo quasi 40 anni fa, ascoltando un discorso di un giovane
economista pallone gonfiato a Yale, venivamo informati che ci sarebbe
stato un nuovo sistema monetario in Europa entro il 2000. Questa fu una
previsione accurata. Venne fondato nel 1999. Il pallone gonfiato si
trasferì a Harvard. E' scomparso dalla vista pubblica. Ma era chiaro dal
suo discorso che era convinto che questo nuovo sistema monetario
avrebbe creato un ordine economico completamente nuovo in Europa.
Accidenti, aveva ragione!
Il nuovo ordine economico in Europa si sta disintegrando. I politici, i
burocrati, ed i portavoce dell'establishment stanno guardando con orrore
a come il sistema che i loro predecessori avevano progetto per
funzionare in modo permanente si sta disintegrando. Non per fare
paragoni impropri, ma tutto ciò ricorda la promessa di Adolf Hitler sul
Reich millenario. Durò 13 anni. Quest'anno, l'euro compie il suo 13°
compleanno. Finora, non è stato un buon compleanno.
NIENTE FIREWALL
I leader dell'establishment Europeo non hanno mai avuto a che fare con
una qualsiasi crisi come questa. Continuano a parlare della necessità di
un firewall. Fintanto che dispongono di un firewall, nessuno è disposto
a gridare "Al fuoco!" Eppure, il fuoco sta ora imperversando.
Che tipo di firewall può essere creato per impedire che un default di un
governo diventi il default di un altro governo? Che firewall può
esistere per una grande banca multinazionale che ha appena perso la metà
del valore dei bond che aveva acquistato ad un tasso del 3%, ora che il
tasso di interesse è del 7%? Ogni volta che il tasso di interesse
raddoppia, il valore di mercato dei titoli diminuisce del 50%, come
minimo.
Non vi è alcun firewall. Il sistema finanziario d'Europa è correlato
attraverso l'euro. Ognuno utilizza la stessa valuta in 17 paesi. Tutti
dipendono dalla stessa banca centrale, e tale banca non sta esercitando
la leadership. Il capo della banca continua a dire che i governi devono
farsi avanti ed assumersi le loro responsabilità. Ogni volta che dice
questo, mi viene in mente quello che Ben Bernanke continua a dire al
Congresso.
I capi delle due più grandi banche centrali del mondo continuano a
lamentarsi che i politici devono assumersi la responsabilità di
risolvere la crisi. Ma questo è esattamente ciò che i politici non
vogliono fare. I politici hanno sempre capito che la banca centrale li
avrebbe salvati dalla loro crisi, creando semplicemente nuovo denaro e
comprando gli IOU del governo. Questa è sempre stata la giustificazione
pubblica per il settore bancario centrale.
I politici sembrano ciechi alla vera ragione dell'esistenza della banca
centrale, vale a dire, salvare le grandi banche commerciali sotto la sua
giurisdizione. La Banca Centrale Europea si trova di fronte ad un
problema enorme: ha sotto la sua giurisdizione le più grandi banche in
ogni paese della zona euro, ad eccezione della Gran Bretagna. Deve
intervenire per salvare qualsiasi grande banca che si trova sotto la sua
giurisdizione, perché se così non fosse, ci sarebbe una corsa agli
sportelli bancari in quella nazione.
UNA CORSA AGLI SPORTELLI BANCARI
I depositanti possono andare nelle banche e trasferire il denaro ad una
banca al di fuori del paese. Di solito, questa si rivela essere una
banca Tedesca. Giuridicamente, la banca ricevente si può rifiutare di
prendere un deposito, ma quale banca oserebbe non accettare i depositi?
Qualunque banca che non prenderebbe i depositi da qualsiasi altra banca
lancerebbe un segnale ai media che l'altra banca è sulla soglia
dell'insolvenza. Questa è l'ultima cosa che qualsiasi banca in nord
Europa vuole fare rispetto a qualsiasi banca in Grecia, Spagna o Italia.
La Banca Centrale Europea è seduta su una polveriera. La miccia è già
stata accesa. Tale miccia è collegata al sistema bancario Greco. Se il
sistema bancario Greco esplode, e con questo intendo implode, ciò
accenderà un'altra miccia. L'altra miccia conduce in Spagna. Potrei
sbagliarmi. Ci possono essere due micce, uno che porta verso la Spagna e
l'altra che porta all'Italia.
Non vi è alcun firewall. Il firewall sarebbe solo per le banche nel nord
Europa che si rifiutano di prendere nuovi conti da parte di persone che
stavano chiudendo i loro conti in Europa meridionale. Ma se non si
fermano le corse agli sportelli bancari in Grecia, il governo Greco
andrà in default per il proprio debito ed uscirà dalla zona euro. Non
avrà altra scelta. Se le sue banche sono al collasso, come sarà in grado
di finanziare il suo debito? Come sarà in grado di raccogliere le
tasse?
Si può vedere cosa è in gioco qui. Una piccola corsa agli sportelli
bancari è andata avanti per almeno un anno in Grecia, ed ora sta
minacciando di sfociare in una vera e propria corsa. Le banche del nord
Europa potrebbero rifiutarsi di prendere nuovi depositi in euro dai
depositanti in Grecia. Ma tutte dovrebbero farlo in una sola volta. Se
solo una o due grandi banche in Europa del nord si rifiutano di
accettare nuovi conti dai Greci, questo invierà un messaggio a tutti gli
altri Greci: "Fareste meglio a portare via i vostri soldi dalla vostra
banca, velocemente, e portarli in una banca del nord Europa che non ha
ancora chiuso nuovi depositi." La corsa agli sportelli bancari si
intensifica.
Poiché non tutte le banche sono sotto le stesse leggi bancarie, e poiché
nessuna agenzia di regolamentazione può dire loro cosa fare, l'Europa
ha un sistema in cui i depositanti nei paesi PIIGS sono in grado di
creare enormi corse agl isportelli bancari nei confronti delle banche
dei loro paesi.
Non vi è alcun firewall contro questo. Le corse agli sportelli sono
iniziate in Grecia. Le banche al di fuori della zona euro possono
rifiutarsi di accettare nuovi depositi, ma le banche all'interno della
zona euro non possono farlo senza mettere in pericolo la sopravvivenza
del sistema bancario. Inoltre, se non creano un firewall, le banche
crollate di Grecia, Spagna, e Italia porteranno al fallimento i loro
rispettivi governi, e ciò a sua volta porterà a perdite enormi per le
banche del nord Europea.
Non si vede una discussione dettagliata di questo sulla stampa
mainstream, per un buon motivo: la stampa mainstream ha paura di essere
incolpata per aver innescato una corsa agli sportelli bancari Greci.
Tutti tra le autorità sanno che è iniziata una corsa agli sportelli
bancari Greci, ma questa non è una notizia da prima pagina. Non è certo
una storia per gli spettacoli serali dei notiziari televisivi. Forse
"The PBS News Hour" ospiterà due o tre esperti per discuterne, i quali
offriranno punti di vista rivali, ma i network giornalistici non
parleranno della corsa agli sportelli bancari Greci fino a quando non
arriverà nella sua fase terminale.
Così, le persone che gestiscono il nuovo ordine Europeo staranno lì,
inermi, completamente dipendenti da decisioni prese dai depositanti
nelle banche Greche. In qualsiasi momento, un'ondata di paura potrebbe
diffondersi in tutta la Grecia, e la maggior parte dei depositanti
inizierà a fare la fila per ritirare i propri soldi. Se ritirano i loro
soldi in moneta, ciò farà crollare la banca locale, che dovrà vendere
asset per comprare la valuta della Banca Centrale Europea al fine di
consegnarla al depositante. Questo tipo di corsa agli sportelli bancari è
un male per una singola banca, ma di solito i depositanti spendono i
soldi. Quando un depositante spende i soldi, l'attività che riceve i
soldi li ri-deposita nella sua banca. Quindi, una corsa agli sportelli
bancari per la valuta non è una minaccia enorme per il sistema bancario
Greco nel suo complesso.
Il contrario, tuttavia, è una corsa agli sportelli bancari in forma di
trasferimenti di denaro digitale fuori del paese. Tutte le banche Greche
si trovano oggi ad affrontare questa minaccia. Una volta che gli euro
lasciano il sistema bancario Greco, non sono ridepositati nel sistema
bancario Greco.
Quello che stiamo vedendo è il collasso del sistema bancario Greco. A
meno che non intervenga di nuovo la Banca Centrale Europea, entro la
fine dell'anno, non ci sarà un sistema bancario Greco. Tutte le banche
andranno in bancarotta.
Non c'è nulla che gli Eurocrati possono fare al riguardo. L'unica
agenzia che ha il potere di fermare ciò è la Banca Centrale Europea, che
può fare quello che vuole, in definitiva, il che significa prestare
denaro alle banche Greche in base a qualsiasi garanzia vogliano
presentare, in particolare IOU emessi dal governo Greco.
CONCLUSIONE
Angela Merkel può urlare, urlare, e trattenere il respiro fino a quando
non diventa blu, ma alla fine non ha alcun potere sulla Banca Centrale
Europea. In definitiva, nessun politico ha alcun potere su di essa.
Nessun politico vuole veramente il potere su di essa. Perché no? Perché
quel politico sarebbe di conseguenza responsabile della creazione del
denaro che la Banca Centrale Europea stava per creare, ma che è stata
ostacolata dal politico.
Per questo motivo la Banca Centrale Europea inflazionerà, inflazionerà e
inflazionerà. Il capo della banca può fare tutti i commenti che vuole
sulla responsabilità dei politici di intervenire per far andare avanti
l'attuale sistema, ma lui è in definitiva lo spacciatore d'alcol del
sistema. Lui è il tipo che ha il controllo della stampante. Egli è
l'unica persona, insieme ai suoi colleghi, che è in grado di mantenere
il sistema a galla.
Non vi è alcun firewall. C'è solo la capacità della Banca Centrale
Europea di creare denaro attraverso prestiti alle banche commerciali o
direttamente ai governi. Non importa che tipo di norme e regolamenti del
1999 sono in vigore che in teoria avrebbero dovuto impedire tutto ciò.
Nel bel mezzo di un incendio, nessuno al potere punterà il dito contro
la Banca Centrale Europea quando interviene per salvare un governo che
sta per andare in default per il suo debito. Il motivo è chiaro, o
almeno mi è chiaro: nessun politico vuole essere responsabile della
creazione del denaro che andrà a salvare le grandi banche del suo paese,
ognuna delle quali sarà a rischio di insolvenza a causa del default di
Grecia e Spagna, perché ciò produrrà un effetto domino per tutti i
governi PIIGS.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli
Fonte:http://lewrockwell.com/north/north1159.html
http://johnnycloaca.blogspot.it/2012/06/panico-nel-nuovo-ordine-mondiale.html
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Da far accapponare la pelle!
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