Di Carlo Melina
Il calvario è iniziato nel 2011, anche se Doddore
Meloni, leader dell’indipendentismo sardo, lo racconta sorridendo: “Le
divise non mi hanno mai fatto paura. Figuriamoci quelle della Finanza”.
Tre figlie, ciascuna della quali con una propria società, l’eroe di Malu Entu,
si è ritrovato le fiamme gialle in casa in quanto, sarebbe stato,
all’oscuro del fisco, l’amministratore di fatto delle ditte Felix
commerciale sr e Marceddì srl: “non era vero, ma per accontentarli, ho
chiesto alle mie figlie di nominarmi amministratore unico”.
In seguito alla prima perquisizione, verrebbero sottratti a Meloni,
e mai restituiti, materiale politico e tutti i documenti necessari per
poter continuare le operazioni di contabilità delle due ditte: “I
finanzieri mi hanno chiesto di andarmeli a riprendere in caserma, io ho
risposto che mi li dovevano riportare loro, finché, chiusa
l’istruttoria, sono stato accusato di 5 milioni di euro di evasione”.
Per cifre simili, il codice italiano prevede il mandato di cattura. Ma
Meloni, in favore del quale la stampa sarda scrive oramai d’ufficio,
resta a piede libero. E, non disponendo dei documenti sequestrati,
chiude le aziende, motivando così la sua scelta: “Ero stufo di essere
preda dei loro comportamenti”. Comportamenti persecutori, come li chiama
Meloni, che non si interrompono.
“Io lo sapevo che non venivamo da me per questioni di tasse,
ma per la mia attività politica. La riprova c’è stata pochi giorni fa –
spiega Doddore al telefono, reduce dalla consegna di 12.999 firme per
il referendum sull’indipendenza della Sardegna – Le firme erano di più,
precisamente 27.347, come certificato anche dalla stampa locale e
italiana. Ma io ne ho consegnate di meno, per scaramanzia. La
13.000esima doveva essere la mia, ma siccome sono interdetto dai
pubblici uffici, non ho firmato.”
Il successo dell’iniziativa referendaria attraversa il Tirreno
e sbarca sul continente. Prima La Stampa di Torino gli dedica mezza
pagina, poi, il 15 e il 16 maggio, la Padania la elogia, mentre
Adnkronos batte comunicati internazionali sul cowboy sardo, patrono
degli indipendentisti. Un successo a cui, secondo Meloni, la procura di
Oristano non avrebbe voluto assistere: “Il 17 maggio il procuratore ha
firmato un duplice mandato di perquisizione, e il 21 mattina, alle 7.00,
sono arrivati il comandante della Finanza in persona, sei marescialli e
un appuntato. Hanno controllato tutto, la casa, la macchina, il cortile
e pertinenze varie, salvo portar via quattro scartoffie.”
Affatto intimidito, Meloni ricorda la perquisizione
come un momento di gloria: “Sì, perché quelli che vengono da me, non
sono quasi mai finanzieri sardi, che piuttosto si prendono un giorno di
ferie o si danno malati. La verità è che molti, fra le forze
dell’ordine, non solo hanno firmato per il referendum, ma, tolta la
divisa, hanno promosso l’iniziativa con dei banchetti nelle varie città
della Sardegna.” Fra gli attivisti che circondano Meloni c’è anche un
gruppo di più di 6.000 persone che sta facendo pressione perché
nell’isola i sindaci si rifiutino di applicare l’Imu: “una delle tante
tasse imposte da un governo di tecnici, nominato da un golpista che
applaudì i carri armati al loro ingresso a Praga.”
Impossibilitato a presenziare alla convention di Jesolo, Meloni
auspica la nascita di un coordinamento di tutte le forze
indipendentiste della penisola: “Ci vuole un organismo generale, i cui
rappresentati si turnino a vicenda. Non un partito, ovviamente, con
correnti, divisioni e personalismi. Il momento è buono, il centralismo
democratico è finito, l’Italia scricchiola, e, tanto alla Germania
quanto alla Francia, una sua frammentazione politica conviene tanto
quanto conviene a tutti noi”.
Fonte:L'Indipendenza
Related Posts
{{posts[0].title}}
{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[1].title}}
{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[2].title}}
{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[3].title}}
{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione