Di Chiara Amendola-fonte Libera l'Informazione
Il colosso dell’Industria alimentare interviene con una comunicazione
ufficiale per smentire le voci di chi sui social media l’accusava di
realizzare i propri prodotti con grano ad elevate quantità di
micotossine.
Sul sito dell’azienda viene una volta per tutte chiarita la posizione di Barilla in merito al ciclo di produzione :
“ La pasta Barilla è del tutto conforme alle normative e prodotta con
grano duro eccellente e sicuro. Barilla non utilizza materie prime
geneticamente modificate ed i livelli di micotossine o contaminanti sono
sempre ampiamente al di sotto dei limiti fissati dalle normative sulla
Sicurezza Alimentare, a loro volta già assolutamente protettivi per la
salute delle persone”:
Dunque, da quanto dichiarato, il grano duro utilizzato per realizzare
la pasta più consumata nel mondo, verrebbe scelto in seguito ad un
lungo processo di ricerca e selezione attuato da esperti del settore.
“
Per selezionate varietà di grani, in Italia, Barilla da oltre 15 anni
gestisce direttamente la semina, la coltivazione, la raccolta e lo
stoccaggio del grano duro. Inoltre, tutti i nostri fornitori sono
accuratamente selezionati e sottoposti a continui controlli che partono
dal campo e continuano al momento del ricevimento del grano al mulino, e
dopo la macinazione con la certificazione delle semole in uscita”.
Inoltre il 70% delle materie prime utilizzate per i propri prodotti è
di origine italiana mentre il restante 30% proviene da poli agricoli
del Nord America.
"Per alimentare i poli produttivi italiani, quindi Barilla utilizza
semole che provengono per oltre il 70%da grani italiani. Sono circa
30.000 gli agricoltori che coltivano grano per Barilla in Italia. Per il
restante 30% ci approvvigioniamo principalmente del Nord Amerida. I
grani esteri acquistati sono attentamente selezionati con
caratteristiche qualitative eccellenti e con una completa garanzia di
sicurezza alimentare".
Un discorso che non fa una piega ma basterà per mettere a tacere i
rumors del web? E soprattutto, se l’azienda è così limpida in merito
alle proprie strategie, cosa ha scatenato tutto questa rabbia nei
consumatori?
Solo l’evoluzione della questione potrà risolvere l’enigma.
Da http://www.controlacrisi.org/notizia/Altro/2012/4/28/22066-la-barilla-risponde-alle-polemiche-del-web-grano-duro/
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