Fonte: http://piemonte.indymedia.org/article/15034
Miguel è uno che conosce molto bene Monsanto. Ha lavorato per la multinazionale in America Latina per oltre 25 anni. Conosce vita, morte e miracoli. I segreti di Monsanto
Oggi Miguel oggi è uno dei pentiti dell’OGM. Vorrebbe fare qualcosa di costruttivo. Colto da crisi di coscienza ha deciso di raccontarci chi è Monsanto e i suoi progetti per l’Europa (e l’Italia).
Monsanto
con suoi marchi e la società sementiera leader nel mondo. Opera oggi
in oltre 60 paesi con oltre 14.000 dipendenti, ha un fatturato che
sfiora i 6 miliardi di dollari e investimenti in ricerca genomica e
biotecnologica per oltre mezzo miliardo di dollari. Dopo il pentito della TAV chiediamo al nuovo pentito degli OGM: “Senti Miguel…” (nome di fantasia ovviamente), “ma
perché mai dovrebbe preoccuparci Monsanto? Nella maggioranza di
paesi europei le sementi e gli alimenti geneticamente modificati
son banditi”. Miguel si gratta la capoccia e risponde: “Si
è vero, però Monsanto adesso ha messo in campo una potentissima
lobby e conta anche in Europa di poter cambiare le cose. Così
come ha già fatto con successo in altre aree del mondo”. Se
una volta Monsanto scappava a gambe levate dall’Europa (a causa
delle ostilità alle coltivazioni OGM) adesso ha capito che è il
momento giusto di insistere, e tornare. Anche alla grande. Potremo
dire scherzosamente “torna a casa Lasso”
(dal nome di una diabolica sostanza chimica prodotta dalla
Monsanto). Nel bacino del Mediterraneo Monsanto vorrebbe fare
ciò che sta realizzando in America Latina. Infatti nel
continente sudamericano le più importanti holding, frotte di agronomi
e grossi consorzi di produttori stanno sfruttano intensivamente i
territori usando solo le bio- tecnologie del colosso americano. Il
monopolio assoluto. Mentre un tempo le coltivazioni con prodotti
discutibili si facevano più o meno clandestinamente adesso le
fanno tranquillamente alla luce del sole. Tra le tante
corporazioni è molto attiva l’ AAPRESID, un’Associazione
Argentina di Produttori in Semina Diretta fondata nel 1989. É una
delle più importanti ONG composta da una fitta rete di produttori
innovativi di tutto il territorio Argentino, che riceve sostegno
dalla scienza targata Monsanto e sperimenta sul campo tutte le sue
nuove tecnologie. Proprio lì nella pampas, dopo decenni di
sfruttamento brutale, ora però si sta studiando il problema del
deterioramento ambientale. Le lavorazioni intensive hanno
distrutto l’integrità biologica ed ecologica del sistema suolo.
L’erosione eolica e idrica (nonchè lo spregiudicato utilizzo dei
veleni Monsanto) quotidianamente continua a causare l’inquinamento dei
corsi d’acqua, e sono fenomeni che diventano sempre più marcati e
costituiscono uno dei principali fattori di degradazione dei suoli. Se leggete il “Dossier Monsanto Dekalb – Ibridi ad alta efficienza”
(che gentilmente Miguel c’ha messo a disposizione) si parla
proprio di questo, della tecnica di sfruttamento intensivo dei
terreni, per favorire “l’aumento della produzione annuale per unità di superficie” e “aumenti della resa media poliennale”. L’Argentina
naturalmente è solo una palestra, poi il suo modello verrà
gradualmente esportato oltreoceano. Quì da noi ci son già
laboratori pronti che non vedono l’ora di poter metter a frutto
queste sperimentazioni. A Pontevico in Italia c’è ad
esempio un importante centro di ricerca Monsanto (e uno anche a
Olmeneta) che ha il compito di monitorare e vaglia il lavoro di
analisi che viene fatto dagli altri laboratori Monsanto sparsi in
tutto il mondo (Umberlandia in Brasile, Ankeny e St Louis in USA,
Boissay Francia, Bethlehem Sud Africa).
Ma una domanda ci viene spontanea: “Scusa Miguel ma sei proprio sicuro che da noi ora ci sono le condizioni favorevoli per il ritorno in grande stile di Monsanto?”.
Il gaucho scuote la testa e risponde affermativamente senza
esitazioni. Monsanto, ci racconta, da qualche tempo ha
sguinzagliato i suoi 007 per sondare in mercato europeo (con
particolare attenzione a quello italiano) e per approcciare tutti i
più importanti maiscoltori professionisti, proponendo interessanti
contropartite in cambio dell’utilizzo dei suoi prodotti modificati
in laboratorio (per iniziare vorrebbero sponsorizzare fortemente
una varietà di mais ibrido adatto alla fascia mediterranea). In
Europa ed in Italia, ad esempio, forse non tutti lo sanno,
anche se gli OGM son ufficialmente al bando ed è stata indetta
una moratoria questi vengono ugualmente utilizzati,
studiati/sperimentati e ampiamente impiegati (l’importante è non
dire a nessuno dove e come). D’altronde le tecnologie ed i
prodotti a marchio Monsanto son già ben noti e presenti da lustri
in molte importanti realtà zootecniche (v. prodotti come DEKALB, Asgrow, Roundup e Cargill).
Diciamo
subito, per amore di verità, che in linea puramente teorica le
biotecnologie applicate all'agricoltura, potrebbero esser foriere di
grandi benefici per l’umanità, specialmente per proteggere le
colture da virus e parassiti e sconfiggere la fame nel mondo. Nella
realtà però - almeno così sostiene il nostro ben informato
interlocutore - è esattamente il contrario. Le sostanze
manipolate dall’ecomostro americano stanno soltanto causando danni
ambientali enormi. Basti solo pensare ad una varietà di mais che qualche genialoide di scienziato ha pensato bene di incrociare con del micidiale pesticida (mais varietà MON810 trattato con il Poncho 2 un potente antiparassitario prodotto dalla tedesca Bayer).
Insetticidi, fungicidi, fitofarmaci, erbicidi nonché fertilizzanti
targati Monsanto, anziché difendere l’ambiente lo stanno
letteralmente ammazzando ed avvelenando. E’ il caso di un
ipertecnologico geodisinfestante a base di Zetacipermetrina, un piretro di
ultima generazione con azione neurotossica che provoca
l’immediata paralisi e morte di larve e insetti (peccato che
ammazzi anche api e insetti indispensabili all’equilibrio
dell’ecosistema). A detta di Miguel sta sostanza di sintesi fa
anche incazzate di brutto tutte le colture (soia, mais, colza, cotone
la patata) con ricadute poco simpatiche nella catena alimentare.
E quando la natura si rivolta poi son proprio cazzi (e se non
si rivolta la natura ci rivoltiamo noi).
Che
la multinazionale di Saint Louis facesse qualche porcata, per la
verità qualcuno l’aveva già sospettato. Più volte la società Monsanto
è stata accusata di gravi negligenze, frodi, attentati alla salute e
all’integrità di persone e cose, disastri ecologici e sanitari nonché
utilizzo di false prove.
Un caso abbastanza eclatante è stato quello del diserbante Monsanto Roundup (il
più venduto al mondo ed il più utilizzato nei giardini delle
scuole e nelle aree verdi delle città) che sfortunatamente ha avuto
qualche lieve controindicazione (causa soltanto un pochetto di malformazioni e mutazioni genetiche).
Comprovati studi, da parte di ricercatori internazionali (tra cui
studiosi argentini ed inglesi) hanno accertato inconfutabilmente la
responsabilità dell’erbicida nelle malformazioni cranio-facciali degli
embrioni di polli, rane e di altri animali. Altri scienziati invece
hanno appurato che il Roundop di Monsanto distrugge il Testosterone provocando la sterilità maschile sia nell’uomo che negli animali.
Un altro team indipendente invece ha accertato che il Roundop causa
anche malformazioni neonatali, cancro, danni genetici, alterazioni al
sistema endocrino e altri danni anche se il prodotto Monsanto viene
assorbito a bassissime dosi. Figuriamoci l’impiego massivo di questo
prodotto, come avviene normalmente in agricoltura. Non c’è proprio
da meravigliarsi se è stato riscontrato un preoccupante emergere di malattie cancerogene osservate proprio sulla popolazione del Sudamerica, una delle zone al mondo in cui si usa maggiormente la soia Ogm Roundup, soia modificata geneticamente creata dai proprio dai Frankenstein della genetica biotech Monsanto per tollerare le elevate quantità di Glifosato(la
sostanza killer che è contenuta nei prodotti Monsanto). Ma i
prodotti killer son tantissimi altri, come ad esempio il
micidiale erbicida pesticida Lasso per cui Monsanto recentemente è anche stata condannata per avvelenamento ed intossicazione (vuoi vedere che alla fine ha fatto meno danni l’amianto dell’Eternit ed il benzene dell’ENI?).
Un interessante documento interno di Monsanto Italia - che grazie a Miguel abbiamo potuto visionare - esplica: “Primo
erbicida con la registrazione europea (20-11-2001). Tutti i produttori
dovranno dimostrare la sicurezza dei loro prodotti. Noi forniremo i
migliori dati fisico-chimici-tossicologici. La maggior parte delle
registrazioni saranno: cancellate o classificate (entro 2 anni).
Roundup supererà tutti gli esami (forte lobby europea di sostegno a
Monsanto)…” (v. documento qui riprodotto ed allegato pdf).
Un team di ricercatori coscienziosi di recente ha pubblicato un dossier che accusa l’industria agro-chimica americana e la Commissione Europea di sapere da almeno trent’anni della pericolosità del prodotto ma di averlo consapevolmente tenuto segreto all’opinione pubblica.
Con Monsanto si stà replicando il triste giochetto delle
multinazionali del tabacco? Sta a vedere che si ripete la storia
dell’amianto dell’Eternit? Tutti sapevano che era micidiale e oggi
facciamo la conta dei morti e feriti. Che Monsanto almeno
stavolta si mettesse una mano sulla coscienza e abbia il buon
gusto di scrivercelo in caratteri cubitali sui suoi prodotti: “Monsanto nuoce gravemente alla salute”.
Un’interessante ricerca sponsorizzata dalla Monsanto titola: “Uomo e Biotecnologie, rischi immaginari o rischi reali?” (v. doc. qui allegato e riprodotto pdf). Dicono i pro-OGM pro-Monsanto di casa nostra: “…
l’ingegneria genetica può portare a prodotti pericolosi. Vero. Le
multinazionali non operano per risolvere i problemi dell’ambiente né la
fame nel mondo bensì perseguendo i loro profitti.Vero. La legge che
permette di brevettare geni o organismi viventi è alquanto
contraddittoria. I suoi fondamenti sono basati su assunzioni arbitrarie
che individuano un diritto eticamente molto discutibile. Vero … “. Come recita il motto Monsanto: “… le società che guardano al futuro fanno molto di più che soddisfare i loro clienti. Li stupiscono”. Stavolta Frankensteinc’ha proprio stupito.
“Senti Miguel…” (intanto grazie per tutte le info) gli chiediamo “… ste cose di Monsanto ci intrigano un casino ci racconterai qualcos’altro di interessante?”
“Certo che si … se a voi non dispiace …”.
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Se
avete voglia - e tempo - potete gettare un’occhio su alcuni
interessanti documenti Monsanto (per gentile concessione di
Miguelito).
Pdf sfogliabili online (Issuu):
- Monsanto: Uomo e Biotecnologie, rischi immaginari o rischi reali?
- Monsanto Agroqualità Soia 2012
- Monsanto Diserbante LASSO
- Presentazione Monsanto Asgrow
- Monsanto CGS Sementi - Per un frumento duro di qualità
- Monsanto Mais OGM e ambiente
- Monsanto Roundup la preparazione del letto di semina
- Monsanto Argentina il dilemma tra produzione e ambiente
- Monsanto Argentina il semina diretta
- Monsanto Argentina Agricoltura Certificada la evolucion de la Siembra Directa
- Monsanto Grazer N
- Monsanto Asgrow, la redditività nelle tue mani
- Storia del Mais dalla polenta all’energia elettrica
- Dossier Monsanto Dekalb – Ibridi ad alta efficienza
- Introduzione Monsanto Italia – Roundup
- Monsanto Asgrow Dekalb valutazione Reddito Culturale per classi FAO
- Monsanto Soia la scelta varietale
- Monsanto redditività della produzione
- Storia della meccanizzazione in agricoltura e il ruolo del gruppo Fiat New Holland
- New Holland e il supporto alle filiere agroalimentari
per il mantenimento della qualità delle produzioni agricole
- Mais Monsanto: dalla tecnica al mercato
- Monsanto MAIS e parassiti
- Monsanto Agrimpianti irrigazione di precisione
- Prove di confronto di alcune FALCIATRINCIACARICATRICI
- Monsanto Dekalb Trinciato
- Monsanto Mais Agricoltura e irrigazione di precisione
I segreti di Monsanto
I segreti di Monsanto
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