Subito dopo il governo francese ha criticato la visione «caricaturale e schematica» espressa dal direttore generale del Fmi Christine Lagarde, la quale ha inviato i greci a «pagare tutte le tasse». A commentare le dichiarazioni di Lagarde è stato il portavoce dell'esecutivo francese Najat Vallaud-Belkacem, secondo il quale «non è il momento di dare lezioni» alla Grecia. Nell'intervista pubblicata al Gurdian, Lagarde aveva anche detto che l'Fmi non aveva intenzione di addolcire i termini del pacchetto di austerità per Atene, aggiungendo di avere più simpatia per i bambini privati dell'istruzione nell'Africa sub-sahariana che per molti greci che rischiano la povertà per la crisi. «I genitori greci devono pagare le tasse», ha detto riferendosi al fenomeno dell'evasione fiscale nel Paese.
Da Atene una levata di scudi. Il capo del partito socialista Pasok, Evangelos Venizelos, ha detto che la Lagarde ha "umiliato e offeso" i greci, mentre il leader di Syriza, il partito della sinistra rdicale greca, Alexis Tsipras, ha dichiarato che i greci "non cercano l'amicizia" di Lagarde e che i "lavoratori pagano le imposte". Il tutto mentre la stampa ellenica ha pubblicato alcune note del premier Lucas Papademos, che aveva parlato del "rischio concreto" di uscita dall'euro, se il governo non riuscirà a onorare i suoi impegni sulla nuova tranche del prestito salva-stati Ue e dal Fmi.
Fonte: Globalist.it
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