Da Nena News
Mario Monti sorrideva felice ieri, come un bambino. Ha trovato la
nuova Libia, il nuovo Muammar Gheddafi. E’ il «democratico» emiro del
Qatar Hamad bin Khalifa al Thani che ha finanziato la guerra civile in
Libia e ora sponsorizza quella in Siria ed elargisce generosamente ai
Fratelli musulmani ovunque essi siano. In visita ieri a Roma, al Thani
ha dato un «caloroso benvenuto alle aziende italiane che vorranno
partecipare con noi alla costruzione (in Qatar) di infrastrutture». Più
di tutto ha annunciato che il fondo sovrano qatariota (Qia) investirà
fortemente in Italia. Il braccio finanziario della famiglia reale
qatariota è sul punto di acquisire la Costa Smeralda Holding con i
terreni e gli alberghi dell’Agha Khan.
Si parla in particolare di hotel di gran lusso come il Cala di Volpe,
Pitrizza, Romazzino e Cervo, del Porto Cervo Marina che ospita lo
Yacht Club Costa Smeralda, del Porto Cervo Shipyard, del Pevero Golf
Club, oltre a 2,290 ettari di terreni e tante altre proprietà sempre in
Costa Smeralda. Una bella fetta della Sardegna più bella passa da ricche
società ad una ricca famiglia del Golfo. «Posso assicurare il lato
italiano che sarà felice dal nostro passo», ha detto al Thani durante la
conferenza stampa accanto ad un Monti felice come non mai. Felici sono
soprattutto i manager del Qia che sanno bene che la Sardegna, una delle
destinazioni turistiche principali del nostro paese, porterà nelle loro
casse un bel po’ di euro. Sono garantiti i livelli occupazionali con la
nuova gestione? Nessuno lo sa. Al Thani si è limitato a dire che per il
momento il managment non cambia.
Ma Doha farà molto altro. E’ sul punto di rilevare parte della (tanto
imbarazzante) quota dei soci libici di Unicredit e vuole consolidare
gli scambi con Finmeccanica comprando, peraltro, gli aerei da
addestramento M346 e gli Eurofighter (della controllata Alenia
Aermacchi). Gli M346 sono stati venduti qualche settimana fa anche a Tel
Aviv sollevando non poche polemiche visto che i piloti israeliani sono
impegnati in missioni di guerra, a cominciare dai raid contro Gaza.
Il Qatar è «tra i paesi più dinamici e ricchi del Golfo» e ha un
ruolo «molto attivo nel mondo arabo» e negli scenari interessati dalle
«primavere arabe», ha commentato i nuovi accordi il professor Monti. Eh
si, Doha è davvero molto attiva sulla scena delle «rivolte» arabe: nelle
scorse settimane, con la cugina Riyadh, ha annunciato di voler mandare
armi e soldi i ribelli siriani. Al Thani ieri ha anche scritto una
sentenza di morte sul piano di pacificazione della Siria dell’inviato
dell’Onu Kofi Annan: per lui ha solo il 3% di probabilità di successo.
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