Strage allo stadio, 74 morti "E' un messaggio del vecchio regime"

feb 3, 2012 0 comments
 Oltre ai morti anche mille feriti, in terribili violenze al termine di una partita di calcio a Port Said.La polizia non interviene mentre i tifosi si massacrano. Accuse ai sostenitori dell'ex dittatore Mubarak
Le autorità egiziane hanno proclamato tre giorni di lutto nazionale per le 74 vittime dell'insensato massacro avvenuto ieri sera allo stadio di Port Said al termine di una partita di calcio. Ai 74 morti si aggiungono quasi mille feriti, e il bilancio è purtroppo ancora provvisorio: «Ãˆ il peggior disastro nella storia del calcio egiziano», ha dichiarato il vice ministro della sanità Hesham Sheiha parlando alla tv di stato, ma probabilmente il calcio c'entra solo fino a un certo punto, e una parte importante potrebbe esser stata giocata dalla politica. Le organizzazioni islamiste, come i Fratelli Mussulmani, hanno infatti subito puntato il dito contro i sostenitori dell'ex dittatore Mubarak, accusandoli di voler far precipitare il Paese nel caos. "I fatti di Port Said sono un messaggio dei sostenitori del vecchio regime", hanno detto.
I nessi in effetti ci sono: la resposabilità della strage sembra doversi addossare alla tifoseria violenta della squadra di al Masry, i cui fan sono scesi in campo, evidentemente con un'azione pianificata, armati di coltelli e bastoni immediatamente dopo il fischio di fine partita per aggredire i tifosi della squadra di casa. E a quanto pare gli ultras di al Masry hanno avuto un ruolo importante durante le settimane di passione di piazza Tahrir, l'anno scorso, nel rendere la vita difficile ai manifestanti anti-Mubarak. C'è poi la questione, cruciale, del ruolo della polizia: pur presenti in forze allo stadio - anche perché ormai è da tempo che le tifoserie egiziane danno vita a scontri e violenze negli stadi - gli agenti non hanno praticamente mosso un dito per impedire l'attacco agli spalti, restando a guardare la sanguinosa aggressione. Il capo del consiglio militare Hussein Tantawi ha promesso che gli ispiratori della violenza non resteranno impuniti e ha destituito l'ufficiale di polizia responsabile della sicurezza nello stadio. Alcune decine di persone sono state arrestate.
La maggior parte delle vittime, morti e feriti, è rappresentata da persone rimaste schiacciate nella calca e nel panico seguito all'aggressione, ma sono numerose anche le vittime uccise o ferite da coltelli e accette. La violenza e il caos sono stati tali da rendere necessaria l'evacuazione dei giocatori -rimasti bloccati all'interno dello stadio mentre intorno gli scontri proseguivano furiosi - con due elicotteri. La Federazione calcio egiziana ha sospeso tutte le partite sine die, mentre il Parlamento è convocato oggi per una seduta straordinaria.

Fonte:il Manifesto

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